00 18/06/2007 08:42

Ben presto però ci si accorse che questo era un errore infatti noi Cattolici usiamo il nome di Jahve perchè ci basiamo su come i Samaritani , che non sono mai stati in esilio , chiamavano Dio. I Samaritani hanno sempre detto Jahve , in latino è sempre Jahve.
E' giusto quello che mi è stato detto ?
A me la cosa che un pò mi lascia perplessa è che gli Ebrei col tempo si dimenticarono il nome di Dio ma come è possibile una cosa del genere?



La questione è che gli ebrei non facevano uso delle vocali nel loro sistema di scrittura, ma solo delle consonanti; era il lettore che, di volta in volta, dal contesto, capiva quale parola era quella che stava leggendo e la vocalizzava. Quando i Masoreti, nel medioevo fecero la prima edizione “critica” della Bibbia ebraica, siccome l’ebraico ormai era una lingua che non era praticamente più parlata da nessuno, per evitare che la pronuncia dei termini andasse perduta, inventarono un ingegnoso sistema di punti e liniette per vocalizzare le parole (che fino ad allora erano scritte con le sole consonanti). Come ha spiegato Polymetis, quando si trattò di vocalizzare il Tetragramma (il nome che Dio aveva rivelato a Mosè), siccome agli ebrei è fatto divieto di pronunciarlo, per ricordare ai lettori questo monito, decisero di inserire tra le quattro consonanti le vocali di Adonay (con la “a” mutata in “e” per ragioni fonetiche che sarebbe complicato spiegare). Successivamente, un frate domenicano spagnolo, Raimondo Martini, esperto cristiano di lingue semitiche, verso la metà del Tredicesimo secolo, traducendo alcuni testi ebraici, si imbattè nel Tetragramma così vocalizzato e, ignorando la storica che c'era dietro di questo, si limitò a traslitterarlo in caratteri latini così come lo trovò. La traslitterazione Jehovah (da cui l’italiano Geova) entrò così nell’uso dei cristiani (così si trova scritto, infatti, in vecchie traduzioni della Bibbia e in alcune chiese) fino a che, con la nascita della filologia ebraica, non si comprese che questa era sbagliata.
I motivi per cui oggi gli studiosi preferiscono la pronuncia “Jahvé” per il Tetragramma sono diversi. Tra questi, certamente non ultimo sta il fatto che la pronuncia samaritana è “Jaoue”, così come ci attestano diverse testimonianze di Padri della Chiesa, i papiri di Elefantina e i papiri magici della cabala ebraica

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)