Scritto da: Emanuele139 12/06/2007 23.05
Scusate...forse dico una cavolata, ma perchè questa discussione si trova tra gli argomenti dottrinali?
Si tratta più, a mio parere, di un problema storico...di traduzione.
A cosa serve un nome? Per distinguere un oggetto o una persona dagli altri. Dio è uno...unico e inconfondibile. Non ha bisogno di distinguersi da altro.
Ritengo che il "nome di Dio" sia soltanto frutto del bisogno dell'uomo di etichettare...conoscere e catalogare tutto.
Se domani si scoprisse un documento che testimonia in modo certo che l'esatta pronuncia del nome usato nell'AT è Geova...non cambierebbe nè la mia fede, nè il mia vita, nè tanto meno la dottrina in cui credo.
Poi però se rimaniamo nel campo della discussione storica posso essere d'accordo!
Emanuele
Infatti il problema per noi non esiste. Ma è il CD ad insegnare che se non si usa il nome divino non si può essere catalogati tra i salvi. E questo per il CD è un punto di dottrina, anche se è linguistico; il punto forse più insistito. Ecco perché ritengo che stia bene qui e non altrove.
Riguardo alla
a (un patah) di Adon che diventa
e (uno shewa) ciò è dovuto al fatto che in Adon si trova sotto allo ALEF (che non è un vera e propria consonante ma somiglia tanto allo spirito dolce del greco), mentre in YHWH viene a trovarsi sotto lo JOD che è consonante forte. E' questo che ne determina la trasformazione.
Ce n'è voluto per scoprire come mai tutti dicevano che
eoa sarebbero le vocali di Adonai (che a prima vista sembrano
aoai). In realtà bisogna sapere sia di questa trasformazione della prima
a in
e (e precisamente in una e muet francese), e che l'ultima
i è fuori gioco perché in Adonay (che vuol dire Signore mio) è una consonante.
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est modus in rebus