Per Marziana
“Naturalmente non sono niente, soprattutto nei tuoi riguardi, ma mi rifaccio a ciò che insegna la Chiesa Cattolica; se non vieta le trasfusioni, posso essere sicura che segue la volontà di Dio.”
Qui c’è un salto logico clamoroso. Infatti, che la Chiesa non vieti le trasfusioni, non vuol dire per contro che sia lecito obbligare qualcuno a subirle. Il problema non è la liceità delle trasfusioni per la dottrina cattolica ma cosa direbbe la Chiesa qualcosa qualora tu volessi sottoporre qualcuno, obbligandolo, ad un trattamento che la Chiesa ritiene lecito. Io non credo proprio che il magistero della Chiesa sostenga qualsivoglia coercizione in campo di cure mediche.
“Poi non ho mai detto che bisogna costringere qualcuno, ho sempre sostenuto che un individuo adulto e consapevole può effettuare le scelte che desidera, se tali scelte non limitano la libertà di altri.”
Allora non stiamo più parlando della stessa cosa. Ti avevo erroneamente allineata al parere di coloro che in questo forum stanno sostenendo che lecito forzare la volontà del paziente perché “loro sanno” che il paziente è un abbindolato.
Per Achille
“Mi domando allora perché siamo qui a discutere di "geovismo" e a cercare mettere in risalto "errori e contraddizioni" di questa ideologia. A questo punto, visto che non si può dimostrare che nulla può essere oggettivamente giusto o sbagliato, lasciamo che ognuno creda e faccia quello che vuole.”
Il fatto che non esistano dimostrazioni non vuol dire che non si possa convincere qualcuno in base ad un livello di probabilità che può essere pressoché totale. Non è neppure dimostrabile che nel sistema solare ci sia un solo sole, e infatti ci sono alcuni scienziati che credono viviamo in un sistema binario, tuttavia le evidenze a sostegno del fatto che di sole ce ne sia uno solo sono così tante che la gente si lascia persuadere. Lo scopo di questo sito non è inseguire la dimostrazione, è impossibile in questi campi, ma mostrare gli errori appellandosi all’evidenza.
“Mi domando anche come mai lo Stato intervenga per togliere la patria potestà a quei genitori che scelgono di rifiutare il sangue ad un loro figlio che sta per morire”
Perché in quel caso non è il bambino a decidere per se stesso ma per l’appunto i genitori: lo Stato ritiene che un bambino non possa avere scelte consapevoli come un adulto. Comunque dal punto della filosofia morale hai toccato un tasto a cui io tengo molto, e cioè che tirate le somme qualsiasi etica laica è indimostrabile e si fonda sul nulla. In realtà non c’è un motivo dimostrato del perché una strage sia una cosa negativa, o del perché fare il male è errato, non c’è nessuna possibilità, come diceva Nietzsche, di spiegarmi perché mai dovrei piegarmi all’assioma “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” qualora sia io il più forte. L’etica, come sostiene il pensatore tedesco, può essere tranquillamente l’invenzione dei deboli che tentano di ripararsi dai più forti. Motivo per cui, la risposta alla tua domanda è che prescindendo da Dio in realtà qualsiasi realtà etica si basa sul nulla, e che se lo stato si permette di intervenire è unicamente perché c’è un accordo tra le persone che così sia giusto: ma il perché il parere della maggioranza debba essere vero lo stato non può dirtelo, si limita a supporlo altrimenti crollerebbe tutto il suo impianto.
“e la gente ha il diritto di morire per i suoi errori, perché non rispettare anche le decisioni di questi genitori?”
Lo Stato per l’appunto ritiene che tu possa morire per le tue convinzioni ma non far morire qualcun altro, giacché la gente ha un generale accordo col principio “la tua libertà finisce dove inizia quella degli altri”. Ma il perché questo principio debba essere vero, qualora volessimo ragionare come se Dio non ci fosse, nessuno potrà mai dirtelo, giacché questo "perché" laico non esiste.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)