00 23/02/2007 05:51
Quoto in toto, salvo solo qualche nuances, il discorso e...
... ritengo che il nucleo del problema, e della soluzione, stia tutto qui
>Questo non significa che una comunità sia sempre pacifica nel senso comune del termine, anzi a volte i suoi membri si confrontano anche duramente, tuttavia si tratta di uno scontro costruttivo perché basato sull'amore.

R- Il che fa pensare all'esclamazione di Don Abbondio che uno il coraggio (e così l'amore) non se lo può dare. Deve venirgli dalle idee di fondo.
Io lo ricavo dalla serena persuasione che Dio ci ama tutti come un padre affettuoso ama i suoi piccoli che sanno appena camminare e che perciò passerà sopra a tutte le nostre cattiverie (che restano tali ma sono davanti all'Immenso, piccole e incoscienti). Quindi penso che ci salverà tutti, anche nostro malgrado dandoci nel momento decisivo una chance che difficilmente potrebbe essere rifiutata. La chiamano "opzione finale".
Ciò non toglie che Gesù sia venuto a donarci la vita e che voglia che l'abbiamo "in abbondanza". Il che ci impegna in un discorso di indagine del suo pensiero che è la Verità, su cui è giusto che ci accapigliamo (non farlo significherebbe relativismo qualunquista e menefreghismo del maggior bene degli altri), ma dovremmo farlo sempre da fratelli; perché se Lui, in quanto Creatore, è come un Padre (e per chi crede nell'adozione battesimale un vero Padre), noi siamo fratelli (avversari compresi).
E basta così, altrimenti diventa una meditazione che non ho il diritto di fare.
A tutti/e [SM=x570897]
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est modus in rebus