00 12/12/2006 07:25
@bigpuffo@ ha scritto:

l'unigenito Figliuolo,

I Codici Sinaitico, Vaticano ed Efrem di Parigi, tre delle antiche versioni, cioè la Siriaca Antica o Peshito, l'Etiopica, e la Siriaca Filossenica (nel margine, non nel testo), nonché un gran numero di Padri leggono: unigenito Iddio, anziché l'unigenito figliuolo, e hanno seguaci, ai nostri dì, il Tregelles nella sua versione, e i più recenti espositori inglesi, come Hort, Westcott, Plummer, Milligan ecc.; ma la lezione del Textus Receptus è sopportata dal Codice Alessandrino, da una copia posteriore del Codice di Efrem, e, coll'eccezione di quelle più sopra ricordate, da tutte le versioni antiche, compreso il testo della Siriaca Filossenica, nonché da tutti gli scrittori latini, da Tertulliano in poi. L'ammettono Tischendorff, Alford, Revel, Riggenbach, la recente versione inglese e la maggior parte dei critici ed esegeti tedeschi ed inglesi. "La lezione l'unigenito Figliuolo è certamente la vera" (Godet). "La lezione straordinaria e assai dura: l'unigenito Iddio, che il Tregelles adotta, per deferenza a tre fra i più antichi manoscritti e ad alcune altre autorità che scrivono anziché è combattuta da tante autorità favorevoli al Testo Ricevuto (così conforme allo stile di Giovanni, Confr. Giovanni 1:14; 3:16,18; 1Giovanni 4:9) che Tischendorf sta per quest'ultimo, e così fanno pressoché tutti i critici"

Citi un commentario abbastanza obsoleto nel campo della critica testuale. Si cerca di difendere la lezione del Textus Receptus (Unigenito Figlio), come la più corretta, quando ormai è universalmente noto che il Textus Receptuts non è il testo più affidabile. E perfino la WTS ha tradotto "unigenito dio".

Per quanto riguarda comunque l'espressione "Unigenito Figlio", al posto di "Unigenito Dio", copio/incollo alcune mie ossrevazioni dalla pagina www.infotdgeova.it/principio.htm :

"Nessun uomo ha mai visto Dio; l’unigenito dio che è nella posizione
del seno presso il Padre è colui che l’ha spiegato". Giov. 1:18 (TNM).
"Dio nessuno l’ha visto mai. L’Unigenito Dio, che è
nel seno del Padre, egli lo ha rivelato" (CEI).

Giov. 1:18 va inteso nello stesso modo. Anche qui Giovanni non voleva dire che il Logos fosse un "dio" ("d" minuscola) come traduce la TNM; questo è evidenziato dal fatto che nel versetto il Logos è definito "unigenito". Ciò fu ben compreso anche dagli antichi copisti i quali, in molti manoscritti, sostituirono la parola "Dio" con "Figlio", dato che il significato era identico: "Unigenito Dio" è infatti l’equivalente di "Unigenito Figlio".(Nota 1)

Facciamo un esempio per rendere maggiormente chiaro il punto. Supponiamo che Giovanni avesse scritto: "Dio (= il Padre) nessuno lo ha mai visto; un dio ce lo ha rivelato". Scrivendo "un dio" l’evangelista sarebbe stato molto generico: questo "dio" poteva essere un membro qualunque della famiglia degli angeli, o addirittura un uomo investito di particolare autorità (cfr. Es. 7:1).

Sostituendo "dio" con la parola "figlio" otteniamo lo stesso risultato: "Dio (= il Padre) nessuno lo ha mai visto; un figlio ce lo ha rivelato". Invece Giovanni scrive: "Dio (= il Padre) nessuno lo ha mai visto. L’Unigenito Dio ce lo ha rivelato".

Si noti che questo "Dio", che si trova "nel seno del Padre", è chiamato l’unigenito. Questo titolo dà risalto alla natura divina del Figlio, che è "generato" (= della stessa "sostanza") dal Padre; ed è l’unico generato, cosa ben diversa dall’essere creatura.(Nota 2) Infatti, non si legge in nessun passo biblico che Dio abbia generato altri figli oltre al Logos che è, appunto, l’Unigenito (cfr. Ebrei 1:5,6). Nella locuzione "l’unigenito Dio", l’enfasi va messa dunque sulla parola "unigenito": il significato del versetto non cambia se noi togliamo la parola "Dio", o se la sostituiamo con "Figlio", come fecero gli antichi copisti.

Anche in questo caso, rendere il passo (come la TNM) "l’unigenito dio" è una contraddizione: infatti, se il Logos è Unigenito ha la stessa natura di Dio ed è dunque Dio, così come non può essere semplicemente un figlio ma è invece Il Figlio, l’Unico generato.

Giovanni, in diversi punti del suo vangelo, mette in risalto questa uguaglianza di natura tra il Padre e il Figlio.

Chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio (5:18).
Tu benché sei uomo, fai di te stesso Dio (10:33).
Sono Figlio di Dio...Il Padre è in me e io sono nel Padre
(Si noti che i giudei volevano lapidarlo per quest’ultima affermazione; 10:36,38,39).
Chi ha visto me ha visto anche il Padre... io sono nel Padre e il Padre è in me (14:9-11).
Tommaso gli disse: "Mio Signore e mio Dio!" (20:28).
Queste cose sono state scritte affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio (20:31).

Note:
(1) La lezione "Unigenito Dio" si trova nei seguenti manoscritti: Papiro Bodmer XIV, XV, gr., ca. 200 d.C; Codice Sinaitico, gr., IV sec. d.C.; Ms. Vaticano 1209, gr., IV sec. ; Codice Ephraemi rescriptus, gr., V sec.
"Unigenito figlio" si legge invece in questi altri: Codice Alessandrino, gr., V sec. d.C.; Codice del Cairo, ebr., 895 d.C.; Vetus Latina (Itala, antiche versioni latine), II-IV sec.; Vulgata latina, di Girolamo, ca. 400 d.C.; Siriaca curetoniana, V sec.; Versione siriaca filosseniana-harclense, VI-VII sec.

(2) "Generare" e "creare" sono verbi diversi, sia in italiano che in greco, con significati ben distinti: - creare significa "produrre dal nulla" - generare significa "trasmissione di sostanza vitale". Un albero "genera" un frutto, non lo crea dal nulla; così come un "genitore" (da cui il significato del termine) il figlio. Solo Dio può creare le cose dal nulla. Giov. 1:18 fa capire che Gesù è l’unico "generato" dal Padre ed è pertanto ben distinto dalle cose "create".
Un’ultima riflessione: come è possibile che la Parola (Gesù) sia stata creata (come sostengono i TdG) dal momento che Dio Padre ha creato ogni cosa per mezzo della Parola? Se la Parola fosse stata creata, per mezzo di quale altra Parola sarebbe stata creata? Giovanni dice: In principio era la Parola. Se era vuol dire che non è stata creata, altrimenti avrebbe detto "in principio fu creata la Parola"! A conferma del fatto che che "tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e niente è venuto all’esistenza senza di Lui" (Giov. 1:3). Per finire, una domanda da porre ad un TdG che conosce il greco (il che è rarissimo): se Giovanni avesse voluto dire che Gesù è Dio come suo Padre ma è da Lui distinto, come si sarebbe espresso? Risposta: esattamente come è scritto in Giov. 1:1!

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 12/12/2006 18.21]