00 12/12/2006 01:10
Re: Re: X Trianello

Scritto da: (Mario70) 11/12/2006 16.37


NRV 1 Giovanni 5:20 Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna.




1Giovanni 5:20
Ma sappiamo che il Figliuol di Dio è venuto e ci ha dato intendimento per conoscere Colui ch'è il vero;


In questo terzo noi sappiamo Giovanni riassume la fede dei credenti nel Salvatore e termina così l'epistola glorificando colui del quale si è proclamato il testimone fin dalle prime linee. Il mondo è sotto il dominio del maligno; ma da questo stato di tenebre e di schiavitù è venuto a liberarci il Figliuol di Dio coll'abbassarsi, col farsi uomo simile a noi. Ha dissipato le tenebre che oscuravano le menti dei pagani adoratori della creatura invece del Creatore, ed anche dei Giudei. Ci ha dato intendimento cioè la facoltà di conoscere e di capire la verità religiosa, di discernere il vero dal falso che dilaga nel mondo quando si tratta della divinità; ci ha fatti capaci di conoscere Colui ch'è il vero, cioè il vero Dio, per opposizione agli dèi falsi e bugiardi, creati dall'immaginazione umana.

Ripetutamente il Vangelo di Giovanni presenta Cristo come il rivelatore del Padre: «Nessuno ha mai veduto Iddio; l'unigenito Figliuolo che è nel seno del Padre, è quel che l'ha fatto conoscere». «Chi ha visto me ha visto il Padre... Non credi tu ch'io son nel Padre e che il Padre è in me?» Giovanni 1:18,14,9. Gesù ch'è la luce del mondo ha fatto conoscere il vero Dio col suo insegnamento e colla sua vita; mediante il dono dello Spirito egli ha "aperto la mente" ai suoi discepoli per conoscere l'Iddio ch'è spirito e ch'è Padre, l'Iddio che è amore ed ha amato il mondo perduto fino a dare per la salvezza di esso il proprio Figliuolo.


E noi siamo in Colui ch'è il vero (Dio), nel suo Figliuolo Gesù Cristo.


Nella comunione col Figliuolo, i credenti godono della comunione col Padre, col vero Dio. Non solo, lo conoscono coll'intelligenza, ma lo conoscono col cuore essendo entrati con lui in relazione intima, di fede e di amore. Perciò dice: Siamo in Colui ch'è il vero, cioè in comunione col vero Dio. «Niuno conosce appieno il Padre se non il Figliuolo e colui al quale il Figliuolo avrà voluto rivelarlo» Matteo 11:27. "Chi... non dimora nella dottrina di Cristo non ha Iddio" 2Giovanni 9. «Niuno viene al Padre se non per mezzo di me»

Giovanni 14:6.


Questo è il vero Dio e la vita eterna.


Gl'interpreti, fin dai tempi antichi, hanno inteso questa breve proposizione gli uni del Figlio di Dio, Gesù Cristo, gli altri di Dio Padre; e bisogna riconoscere che vi sono ragioni serie da far valere così a sostegno dell'uno come dell'altro senso. Coloro che applicano l''outoV (questi, esso, questo) al Figlio insistono sul fatto ch'egli è la persona nominata immediatamente prima e quindi, secondo le norme ordinarie della sintassi, ad essa va riferito il questo; inoltre si fa notare ch'è più naturale il riferire il predicato: "la vita eterna" a Cristo che disse di sè: "Io son la vita" e di cui Giovanni ha detto in 1Giovanni 5:12: "chi ha il Figlio ha la vita". D'altra parte si osserva che non sempre Giovanni si attiene alle più rigide regole della sintassi e qui potrebbe riferirsi al soggetto principale mentovato due volte colla locuzione il vero [Dio] (Cfr. 1Giovanni 2:22; 2Giovanni 7). Si osserva pure che, pur essendo esplicitamente riconosciuta negli scritti di Giovanni la divinità di Cristo, non è mai chiamato il vero Dio, quasi lo si volesse sostituire al Padre; che, essendo Dio la fonte e il datore supremo della vita eterna, ben può l'apostolo dire del Padre ch'esso è la vita eterna. Si fa notare inoltre l'analogia tra questa proposizione e quella che si legge nel Vangelo Giovanni 17:3: «E questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo». Da ultimo, si fa notare che, intesa di Dio Padre, la frase conduce più naturalmente all'esortazione che segue di guardarsi dagli idoli. Tutto considerato, ci pare che le ragioni in favore di quest'ultima interpretazione abbiano maggior peso. Il vero Dio, la fonte prima della vita eterna è Colui che Cristo ci ha fatto conoscere e al quale ci ha condotti.
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Ho inserito la giusta interpretazione dei due versi secondo un noto commentario ,inserito anche da Achille nel link delle Bibbie online.

Ora spiegami caro Mario come mai propio tu cadi vittima di errori di alcune traduzioni bibliche ovviamente di parte,si propio tu che amavi documentarti e non davi nulla per scontato!!!!!!!!

mi apro alla chiusura