00 03/12/2006 20:52
Scritture modificate affinché non si confonda Geova con Gesù nel NT dal punto di vista dei tdg:

I testimoni di Geova credono che il nome di “Geova” (forma ibrida che usa le consonanti (YHWH) giuste ma le vocali di adonay) sia il nome del solo padre, ed in quanto tale, non può appartenere ad altri che a lui solo, ecco quindi che ogni volta che nel NT vi è un identificazione tra YHWH e Gesù quando si citano testi dell'AT, cercano in tutti i modi di rendere i passi in maniera diversa da come compaiono nel testo greco originale.
Per chi asserisce che confondendo Geova con Gesù stiamo sostenendo il modalismo, gli rispondiamo che non è vero!
Noi non confondiamo il padre con il figlio, ma stiamo asserendo semplicemente che il Signore Dio (YHWH elohim) dell'AT è lo stesso Dio che è anche Cristo Gesù e che il nome di YHWH è lo stesso nome per tutte e tre le persone divine e non è il nome del solo padre, YHWH infatti indica l'eterno presente dell'intera deità (egli è) precisiamo comunque che l'unico YHWH che gli ebrei conoscevano (e conoscono) è il solo padre.
Vediamo ora alcuni passi modificati:

1 Pietro 2:2-5 “2 come bambini neonati anelate al latte spirituale e genuino, affinché per mezzo di esso cresciate in vista della salvezza: 3 dato che avete gustato quanto è amabile il Signore. 4 Avvicinandovi a lui, la pietra vivente scartata dagli uomini ma scelta da Dio e di valore, 5 siete costruiti anche voi come pietre viventi in edificio spirituale per formare un organismo sacerdotale santo, che offra sacrifici spirituali bene accetti a Dio per mezzo di Gesù Cristo.”

Ecco la citazione del salmo:
Salmo 34:8[9] “9 Gustate e vedete che buono è il Signore(YHWH): beato l'uomo che in lui si rifugia.”

Che "Pietro" stesse citando il salmo è evidentissimo ed infatti neanche i traduttori della tnm lo negano nella nota in calce:
“nel Salmo [34:8], come in molti altri casi, ὁ κύριος sta per Geova, poiché i LXX inseriscono e omettono l’articolo con κύριος apparentemente senza un criterio preciso. D’altra parte il versetto seguente mostra che S. Pietro usò ὁ κύριος per Cristo nel significato più comune, benché non universale, che esso ha nel N.T. Sarebbe comunque affrettato concludere che egli intendesse identificare Geova con Cristo. Nel N.T. non si può fare nessuna chiara identificazione del genere”
E’ realmente così?

Per lo scrittore è evidente che Il Signore del salmo (nel testo masoretico c'è YHWH) è Cristo, ma questo non è possibile per i tdg, ed ecco che improvvisamente la loro regola di inserire "Geova" dove è citato il VT non vale più, quando invece lo inseriscono, ma il contesto li può portare ad una identificazione con Gesù, allora stravolgono il testo facendo credere che si stia parlando di due soggetti diversi, questo è avvenuto per romani 10:13 ecco l'intero contesto nella nuova riveduta:
Romani 10:9-17 “9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; 10 infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. 11 Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non sarà deluso». 12 Poiché non c'è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. 13 Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato. 14 Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c'è chi lo annunzi? 15 E come annunzieranno se non sono mandati? Com'è scritto: «Quanto sono belli i piedi di quelli che annunziano buone notizie!» 16 Ma non tutti hanno ubbidito alla buona notizia; Isaia infatti dice: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?» 17 Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo. "

Come si vede il soggetto è sempre e solo uno ovvero il Signore Gesù, ecco invece come rende la TNM gli stessi versi:

"9 Poiché se pubblicamente dichiari quella ‘parola della tua bocca’, che Gesù è Signore, ed eserciti fede nel tuo cuore che Dio lo ha destato dai morti, sarai salvato. 10 Poiché col cuore si esercita fede per la giustizia, ma con la bocca si fa pubblica dichiarazione per la salvezza.
11 Poiché la Scrittura dice: “Chiunque ripone fede in lui non sarà deluso”. 12 Poiché non c’è distinzione fra giudeo e greco, poiché sopra tutti è lo stesso Signore, che è ricco verso tutti quelli che lo invocano. 13 Poiché “chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato”. 14 Comunque, come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? Come, a loro volta, riporranno fede in colui del quale non hanno udito parlare? Come, a loro volta, udranno senza qualcuno che predichi? 15 Come, a loro volta, predicheranno se non sono stati mandati? Come è scritto: “Come sono piacevoli i piedi di quelli che dichiarano la buona notizia di cose buone!”
16 Tuttavia, non tutti hanno ubbidito alla buona notizia. Poiché Isaia dice: “Geova, chi ha riposto fede in ciò che ha udito da noi?” 17 Quindi la fede segue ciò che si ode. A sua volta ciò che si ode viene dalla parola intorno a Cristo"

Notate che per Paolo "invocare il nome di YHWH" (così come scritto in gioele 2:32) era equivalente ad "invocare il nome del Signore [Gesù]" il verso 9 infatti parla di "invocare il Signore Gesù";
la tnm ha reso il testo che alla lettera recita: "poiché se confessi con la bocca tua Signore Gesù" con:
"Poiché se pubblicamente dichiari quella ‘parola della tua bocca’, che Gesù è Signore"
parafrasando il testo in maniera assurda e inserendo le parole che ho evidenziato in grassetto (vedere la kit per rendersene conto)non presenti nel testo base.
Il verso 12 conferma che Gesù “è lo Stesso Signore di tutti"; nella tnm questo passo diventa: "poichè sopra tutti è lo stesso Signore" dove nel testo greco "sopra" non appare assolutamente ma vi è outos "lui stesso".

Continuando il contesto recita:
"Comunque, come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? Come, a loro volta, riporranno fede in colui del quale non hanno udito parlare"
è chiaro che si stesse parlando di invocare il nome del Signore Gesù, perché Paolo parlava agli ebrei e loro di certo conoscevano il nome di YHWH, avevano fede in lui e soprattutto avevano sentito parlare di lui, ma non conoscevano il nome di Gesù, non avevano fede in lui e non avevano sentito parlare di lui, questa identificazione è mascherata dalla tnm facendo credere che in questo contesto si stesse parlando di due persone diverse (Geova e Gesù) e lo dimostrano anche alla fine traducendo ciò che nel testo greco compare come "rematos kristou" alla lettera "la parola di Cristo" (chiara allusione alla "parola di Dio") con "la parola intorno a Cristo" ovvero la parola di Dio che riguardava il Cristo!
Se questo non è pregiudizio!

NRV 1 Corinti 10:1-4 “Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, passarono tutti attraverso il mare, 2 furono tutti battezzati nella nuvola e nel mare, per essere di Mosè; 3 mangiarono tutti lo stesso cibo spirituale, 4 bevvero tutti la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e questa roccia era Cristo.”
Per Paolo è evidente che la nuvola, il cibo spirituale la bevanda e la roccia erano il Cristo, più avanti nello stesso capitolo infatti Paolo parla della carne e del sangue di Cristo come vediamo nello stesso contesto:
1 Corinti 10:16-17 16 Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo? 17 Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell'unico pane.”
Cosa dicono le scritture citate da Paolo a proposito di questi soggetti?
Vediamo:
Esodo 13:21,22: “E il Signore (YHWH) andava davanti a loro di giorno, in una colonna di nuvola per guidarli per il loro cammino; e di notte, in una colonna di fuoco per illuminarli, onde potessero camminare giorno e notte. La colonna di nuvola non si ritirava mai davanti al popolo di giorno, nè la colonna di fuoco di notte”
Esodo 17:5-6 “Allora il SIGNORE (YHWH) disse a Mosè: «Mettiti di fronte al popolo e prendi con te alcuni degli anziani d'Israele; prendi anche in mano il bastone col quale hai percosso il Fiume e va'. 6 Ecco io starò là davanti a te, sulla roccia che è in Oreb; tu colpirai la roccia: ne scaturirà dell'acqua e il popolo berrà». Mosè fece così in presenza degli anziani d'Israele.”
1.Samuele.2:2 Non v'è alcuno che sia santo come ilSignore (YHWH), poiché non v'è altro Dio fuori di te; nè v'è roccia pari all'Iddio nostro. Non vi spaventate, non temete! Non te l'ho io annunziato e dichiarato da tempo? Voi me ne siete testimoni. V'ha egli un Dio fuori di me? Non v'è altra Roccia; io non ne conosco alcuna.
Ora confrontiamo gli stessi passi di 1 corinti con la tnm:
“1 Ora non voglio che ignoriate, fratelli, che i nostri antenati furono tutti sotto la nube e tutti passarono attraverso il mare 2 e tutti furono battezzati in Mosè mediante la nube e il mare; 3 e tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale 4 e tutti bevvero la stessa bevanda spirituale. Poiché bevevano al masso di roccia spirituale che li seguiva, e quel masso di roccia significava il Cristo.”
Pur di sostenere il loro preconcetto teologico, traducono quello che in greco suona così: “he petra de hen ho Kristos [la pietra era il Cristo]” con la pietra significava il Cristo!

Efesini 4:7-10 tnm

"7 Ora a ciascuno di noi fu data immeritata benignità secondo come il Cristo misurò il gratuito dono. 8Perciò egli dice: “Quando ascese in alto portò via prigionieri; diede doni [negli] uomini”. 9 Ora l’espressione “ascese”, che significa se non che egli anche discese nelle regioni inferiori, cioè la terra? 10 Colui che discese è anche colui che ascese molto al di sopra di tutti i cieli, per dare pienezza a tutte le cose."

Qui lo scrittore di Efesini, applica una scrittura a Cristo, dicendo che era colui che ascese e discese dai cieli portandosi dietro doni negli uomini.
Quale salmo stava citando l'autore?

Eccolo dalla versione nuovo mondo dei tdg:
Salmo 68:17-20:

"17 I carri da guerra di Dio sono a decine di migliaia, migliaia su migliaia.
Geova stesso è venuto dal Sinai nel luogo santo.

18 Sei asceso in alto;
Hai portato via prigionieri;
Hai preso doni in forma di uomini,
Sì, anche gli ostinati, per risiedere [fra loro], o Iah Dio.

19 Benedetto sia Geova, che ogni giorno porta il carico per noi,
Il [vero] Dio della nostra salvezza. Sela.

20 Il [vero] Dio è per noi un Dio di atti di salvezza;
E a Geova il Sovrano Signore appartengono le vie d’uscita dalla morte"

Non ci sono dubbi che il salmista pensasse a Geova vero?
E' infatti scritto più volte, quindi per l'autore di Efesini il figlio di Dio è il Geova che sale e scende dal cielo portandosi con se i doni negli uomini.


Lo Spirito Santo questo sconosciuto:

Siamo arrivati alla terza persona della Trinità è interessante che non è mai chiamato "Dio" dal simbolo niceno-costantinopolitano, anche perché nella Scrittura non è mai chiamato in questo modo (se vogliamo escludere il parallelo di Atti 5:3,4, che riprenderemo in seguito), tranne forse che in Giovanni 8, dove è scritto "Dio è spirito". Non credo tuttavia si che l’agiografo si riferisca allo Spirito Santo ma al fatto che Dio sia spirito (la grammatica del passo va in questa direzione).

Che Egli "procede dal Padre" è una frase presa dalla scrittura:

Giovanni 15,26: «quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza»

Però è scritto che è Signore e che dà la vita:

NRV 2 Corinti 3:17 Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c'è lo Spirito del Signore, lì c'è libertà.

NRV 2 Corinti 3:6 Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di Spirito; perché la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica.

NRV Giovanni 6:63 È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.

"Vivifica" traduce il greco zôopoieô alla lettera "che fa vivere" del resto lo Spirito è creatore esattamente come lo sono il Padre ed il Figlio:

LND Salmo 104:30 Tu mandi il tuo spirito, ed essi sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra.

LND Giobbe 26:13 Con il suo Spirito ha abbellito i cieli, la sua mano ha trafitto il serpente tortuoso.

LND Giobbe 33:4 Lo Spirito di Dio mi ha fatto e il soffio dell'Onnipotente mi dà la vita,

NRV Genesi 1:2 La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.

Genesi 2:7 Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici lo spirito della vita e l'uomo divenne un'anima vivente.

Come si può notare abbiamo chiarito che anche lo Spirito Santo è creatore, se è tale, anche egli è anteriore al tempo e si pone nella stessa dimensione eterna del Padre e del Figlio, quindi non può che essere Lui pure "uno" insieme al Padre e al Figlio.

Matteo 28:18 insegna di "battezzare nel nome (singolare) del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo", se lo Spirito fosse stata solo la forza attiva di Dio, questa scrittura non avrebbe avuto senso, sarebbe stata una inutile ripetizione del Padre, lo spirito doveva essere qualcuno simile al Padre e al Figlio (stesso nome quindi stessa autorità) dal momento che il Padre ed il Figlio sono persone reali, non si vede proprio perché lo Spirito Santo non debba esserlo.


Inoltre sono stati Cristo stesso e gli apostoli a parlare dello Spirito Santo come di una persona:

Giovanni 15,26: «quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza»

Nella Bibbia TNM il pronome "ekeinos" viene tradotto "quello".
Si vuol far dire al testo che lo Spirito Santo non è una persona ma una cosa, la "forza attiva del Padre".

Tutte le traduzioni traducono "egli", perché "ekeinos" è un maschile riferito a "Pneuma" (Spirito), che è invece di genere neutro. Perché abbinare un maschile ad un nome neutro se non per testimoniare, con questa strana discordanza, che si trattava di una persona?
(Si potrebbe obiettare che in greco, esattamente come in italiano, il genere grammaticale (maschile, femminile, o neutro) non indica necessariamente il “sesso” del termine, la “banca” non è una donna, tanto per intenderci. Il fatto che Spirito (pneuma) sia concordato con un pronome al maschile non sarebbe dunque la prova che sia una persona, esattamente come non è la prova che sia un maschio. È vero, ma è indubbio che il genere maschile sia sentito come più attinente alle persone del neutro, e del resto far notare che il genere grammaticale non designa il sesso della persona non spiega minimante perché l’autore abbia voluto allora concordare un termine di genere neutro ad un maschile).
La TNM traducendo "quello" inteso come "cosa" intenderebbe bene se il pronome fosse al neutro (ekeino), ma a quanto pare le regole grammaticali non li hanno messi sull’avviso del significato che si cela di questa scrittura.

Giovanni 14:16-17 "16 Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito, affinché sia per sempre con voi, 17 lo Spirito di verità, che il mondo non può accogliere, perché non lo vede né lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora presso di voi e sarà in voi."

IEP Giovanni 14:26 "Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli (ekeinos) vi insegnerà tutto e vi farà ricordare tutto ciò che vi ho detto."

LND Romani 8:26 "Nello stesso modo anche lo Spirito sovviene alle nostre debolezze, perché non sappiamo ciò che dobbiamo chiedere in preghiera, come si conviene, ma lo Spirito stesso intercede per noi con sospiri ineffabili. 27 E colui che investiga i cuori conosce quale sia la mente dello Spirito, poiché egli intercede per i santi, secondo Dio."

Se lo Spirito Santo è solo la forza attiva del Padre, come mai colui che investiga i cuori (il Padre) conosce la mente dello Spirito se esso è la sua forza? Come può lo Spirito, se altro non è che una forza attiva del Padre, intercedere presso il Padre? Il Padre gioca forse a fare il ventriloquo? Ha disturbi di personalità?

Insomma può una forza impersonale perorare la causa di qualcuno o addirittura avere una mente?

Atti 13:2 2 "Mentre essi prestavano servizio cultuale al Signore e facevano digiuni, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera a cui li ho destinati».

Perché far parlare lo Spirito Santo se a farlo è il Padre o il Figlio?
Non avrebbe potuto lo scrittore scrivere "il Signore disse"? Perché far parlare una forza attiva?

NRV Atti 10:19 "Mentre Pietro stava ripensando alla visione, lo Spirito gli disse: «Ecco tre uomini che ti cercano".

1 Tim. 4:1 "Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede"

"espressamente " traduce il greco "rêtôs" che alla lettera vuol dire "queste esatte parole, esplicitamente, espressamente"(Friberg Dictionary). È come se Paolo avesse voluto rimarcare che udì dallo Spirito Santo quelle esatte parole, senza ombra di dubbio.

Ebr. 3:7-8 "Perciò, come dice lo Spirito Santo, oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori.."

Lo Spirito Santo costituisce gli anziani nella chiesa secondo quello che disse Paolo agli anziani di Efeso:

"Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col proprio sangue" (Atti 20:28).

Lo scrittore agli Ebrei dice: "..Quanto più il sangue di Cristo che mediante lo Spirito eterno ha offerto se stesso puro d’ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere morte per servire all’Iddio vivente?" (Eb. 9:14)

Lo Spirito è quindi eterno come lo è Dio.

Pietro, prima disse ad Anania: "Anania, perché ha Satana così riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere?" (Atti 5:3), e poi gli disse: "Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio" (Atti 5:4).

Mentire allo Spirito Santo quindi equivale a mentire a Dio.

Se sono stati proprio gli apostoli a parlare dello Spirito Santo come di una persona, perché condannare chi ha seguito il loro esempio?

I testimoni affermano che in diverse occasioni lo Spirito è paragonato al soffio, al vento, riempie le persone ecc... e per questo sottolineano che è una forza perché "una persona non può riempire nessuno..."

I TdG dimenticano che stanno parlando si di una persona, ma di una persona spirituale come lo sono il Padre e il Figlio:

IEP Atti 17:28 In lui (Dio) infatti viviamo, ci muoviamo e siamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: "Di lui, infatti, noi siamo anche stirpe".

Ci muoviamo e siamo dentro una persona?

NRV Colossesi 1:17 Egli (Gesù)è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui.

Possono tutte le cose create sussistere dentro una persona?

IEP Colossesi 2:10 e voi siete stati riempiti (peplêrômenoi) in lui, che è il capo di ogni principio e potenza;

IEP Efesini 4:10 Colui che discese è il medesimo che anche salì al di sopra di tutti i cieli per riempire l'universo[dal greco ta panta = il tutto].

Ma non era solo la forza a riempire le persone? Anche Cristo è una forza?

NRV Colossesi 3:11 Qui non c'è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.

Galati 3:27 Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo.

Ci vestiamo di una persona?

1 Corinti 12:4-6,11
"4 C'è poi varietà di doni, ma un solo Spirito;
5 c'è varietà di ministeri, ma un solo Signore;
6 c'è varietà di operazioni, ma un solo Dio, che opera tutto in tutti.
11 Ma tutte queste cose le opera il medesimo e identico Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole."

Anche in questo caso la Trinità è evidente e di nuovo lo Spirito ha una volontà propria.

Insomma io posso capire che nel linguaggio biblico a volte una cosa può essere personificata, ma per quanto riguarda lo Spirito Santo si va oltre, egli è presentato nel Nuovo Testamento come una persona, negare questo significa non voler credere.
[Modificato da (Mario70) 20/05/2012 11:49]