Oggi rileggevo un loro trattatto.
Vecchissimo, pagine giale. Datato 1968.
"La verità che conduce alla Vita Eterna"
Le prime pagine cominciano con la considerazione di ciò che è, che era, il mondo, sofferenze, inquinamento, morte, torture, guerre.
Poi la classica frase "tutto questo sta per finire"... e via con i versetti biblici.
So, sappiamo, gli errori nelle date, il proselitismo impregnato più che sull'aspettatvia di essere con Dio, piuttosto sulla prospettiva di continuare a vivere come oggi ma meglio in una terra paradisiaca.
Proselitismo impregnato di avvisi, pur leggitimi in qualche modo.
Proselitismo "red allarm" mi piace definirlo.
Eppure, eppure il concetto di "prossimo ritorno", l'insegnamento dell'attesa, della veglia, della guardia, non è estrano alla scrittura, anzi.
Oggi potremmo non essere più, non c'è bisogno all'ora di una data precisa, l'attesa termina, l'incontro avviene.
L'attesa, la guardia, la sentinella, la veglia..... giusto, bene.
Consenso.
Alex
[Modificato da alex.kirk 20/10/2006 14.58]