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Notate poi cosa scrissero nella Torre di Guardia del 1/1/1977, pp. 20-21 parr. 18-25 (grassetto mio):
Ma quel grande giorno di riposo non cominciò immediatamente dopo la creazione di Adamo. Ebbero luogo altri avvenimenti dopo la creazione di Adamo ma prima della fine del sesto giorno creativo. Uno di essi è di grande importanza per tutti noi. Si tratta della creazione della prima donna, Eva. Senza di lei nessuno di noi sarebbe vivo, poiché, come dichiara l’apostolo Paolo in I Corinti 11:12, “come la donna è dall’uomo, così pure l’uomo è per mezzo della donna”, in quanto abbiamo bisogno tutti di una madre umana per nascere.

Quanto tempo trascorse dalla creazione dell’uomo a quella della donna? La Bibbia non lo rivela. Poté essere un tempo relativamente breve. Alla creazione Adamo non era un bambino o un adolescente, ma un uomo fatto, del tutto maturo, sia sul piano fisico che mentale. Non dovette strisciare prima di imparare a camminare, né emettere suoni indistinti prima di saper parlare. Fu creato con queste facoltà e poteva comunicare con il suo Creatore celeste e mettersi al lavoro per coltivare e aver cura del giardino dove abitava. Poteva comprendere le istruzioni divine e anche il divieto concernente l’albero proibito della conoscenza del bene e del male. (Gen. 2:15-17) Sotto questi aspetti, dunque, avrebbe potuto ricevere una moglie in qualsiasi tempo.

Questo è vero, eppure sotto certi aspetti Adamo, alla sua creazione, fu come un neonato. Perché? Perché, sebbene fosse completamente adulto, il giorno in cui fu creato era sempre il primo giorno della sua vita. Tutto quello che vedeva — ogni albero, fiore, pianta, ogni corso d’acqua, lago, fiume, ogni creatura del mondo dei volatili, degli animali e dei pesci — egli la vedeva per la prima volta. Questo valeva per tutto ciò che faceva. Quando camminò fece il primo passo; e così anche correre, arrampicarsi, toccare, odorare, gustare, mangiare, erano tutte esperienze nuovissime per lui. Che enorme curiosità dovette provare mentre esaminava l’affascinante opera di Geova Dio e imparava a conoscere la sua dimora paradisiaca! Quanto tempo gli sarebbe stato concesso per soddisfare tale curiosità prima di assumere l’ulteriore responsabilità di capofamiglia?

Non sembra che quella dimora edenica consistesse di un piccolo appezzamento di terreno. Entro i suoi confini c’erano tutte le varietà di alberi, in base al secondo capitolo di Genesi. E c’era “un fiume che usciva dall’Eden per adacquare il giardino”, un fiume abbastanza grande da dividersi e dare origine a quattro grandi fiumi, alcuni dei quali esistono ancora. (Gen. 2:8-10) Adamo avrebbe impiegato tempo a esplorare tutto questo per conoscere la zona che aveva ricevuto l’incarico di sorvegliare e coltivare.

“Ma”, potrebbe chiedere qualcuno, “non sarebbe stato piacevole se avesse potuto fare subito tutte queste nuove esperienze insieme a una compagna, una moglie, imparando così insieme a lei?” Sì, ma non sarebbe stato più appropriato che acquistasse prima notevole esperienza e conoscenza? Quindi, una volta che avesse avuto una compagna, sarebbe stato in grado di rispondere alle sue domande e di darle spiegazioni; in tal modo ella avrebbe avuto più rispetto per lui quale capo a motivo della conoscenza che aveva. (Efes. 5:22, 23) Il diretto avvertimento che Dio diede ad Adamo sulle conseguenze che avrebbe avute se avesse disubbidito mangiando dell’albero proibito pose Adamo nella posizione di profeta di Dio verso la compagna che Egli avrebbe in seguito creata per l’uomo. — Gen. 2:16, 17.

La sola informazione che in effetti la Bibbia ci fornisce è che, prima di creare Eva, Dio conduceva all’uomo tutte le creature che aveva formate e “l’uomo dava dunque i nomi a tutti gli animali domestici e alle creature volatili dei cieli e a ogni bestia selvaggia del campo, ma per l’uomo non si trovava un aiuto come suo complemento”. (Gen. 2:18-20) Ci vogliono solo poche parole per descriverlo; ma quanto tempo richiese in effetti?

La brevità del racconto di Genesi non deve certo farci pensare che Dio si limitasse a radunare tutti gli animali e gli uccelli in un grande gruppo, facendoli poi sfilare davanti ad Adamo mentre egli dava loro in fretta un nome, ad uno ad uno. È vero che poté doversi occupare solo delle specie fondamentali di famiglie invece che di tutte le varietà di creature che sono venute da quelle specie di famiglie. Ma anche così, non si deve escludere questa possibilità: il fatto che Dio ‘condusse’ queste creature ad Adamo può significare che Adamo le studiò abbastanza da vicino per qualche tempo, osservandone le caratteristiche abitudini e costituzione, per poi scegliere un nome specialmente adatto a ciascuna. Questo poté richiedere una considerevole quantità di tempo. E possiamo notare che, allorché Adamo vide finalmente la moglie appena creata, le sue prime parole furono: “Questa è finalmente osso delle mie ossa e carne della mia carne”. (Gen. 2:23) Anche questo potrebbe indicare che ricevette la sua deliziosa compagna umana dopo aver aspettato per un certo tempo.

Cosa significa questo? Semplicemente che tali fattori, e le possibilità che consentono, ci impediscono di dire in modo positivo quanto tempo trascorse dalla creazione di Adamo a quella della prima donna. Non sappiamo se fu un tempo breve, come un mese, o alcuni mesi, un anno o anche più. Ma qualunque sia il tempo intercorso si dovrebbe sottrarre dal tempo trascorso dalla creazione di Adamo per sapere a che punto siamo del settimo “giorno” di Dio, il suo grande giorno di riposo. Quindi, che siano passati seimila anni dall’inizio dell’esistenza umana è una cosa. E tutt’altra cosa che siano passati seimila anni del settimo “giorno” creativo di Dio. E a questo riguardo non sappiamo a che punto siamo nel corso del tempo.
Nel 1969 dicevano che il tempo intercorso fra la creazione di Adamo e quella di Eva non dovette essere molto lungo, e che dare un nome a tutti gli animali non richiese molto tempo, e che quindi poterono trascorrere settimane o mesi, non anni. Nel 1977 invece, dopo che il "tempo comparativamente breve" era trascorso, iniziarono a sostenere, con la stessa "logica" esegetica", il contrario di quello che si era detto fino al giorno prima.

Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 30/09/2008 07:22]