00 21/08/2008 17:54
L'ho presa a pag 4 di questa discussione (punto 54).


(…) oggi i servitori di Dio non insegnano le proprie idee. Sono convinti che la Bibbia è la Parola di Dio e basano unicamente su di essa quello che insegnano.
L’usanza del basare il proprio credo unicamente sulla Bibbia è iniziato con il protestantesimo, cioè con lo scisma dalla Chiesa cattolica. Non riconoscendo più la funzione del Magistero che custodisce e spiega la rivelazione divina tramandata sin dall’inizio oralmente (lat. Tràdere=consegnare, trasmettere) rimane solo il libro. Ma questo, interpretato senza l’aiuto dell’intendimento della rivelazione tramandato a voce e spesso letto con criterio fondamentalista, ha avuto come risultato che le Chiese separate perdessero vari tesori di verità rivelata e tutt’oggi siano tra loro divise su tantissimi aspetti, così da realizzare una frammentazione sempre crescente dell’unico ovile di Cristo.
Che poi le Chiese e le denominazioni minoritarie si basino solo sulla Bibbia per formulare la propria dottrina è un’affermazione risibile. Di fatto hanno tutte una tradizione teologica che inculcano e a cui si rifanno, come propria interpretazione della Bibbia specificante la denominazione stessa. La Bibbia – occorre dirlo? – non può comunicare agli uni un messaggio e agli altri un altro. La diversità non può dipendere da lei! E ogni fedele che appartiene a qualche denominazione, lo ammetta o no, segue la dottrina professata dalla sua denominazione guardandosi bene dal dissentirvi. Dissentirà solo se e quando avrà le spalle così forti da fondare una nuova denominazione che sia autosufficiente. Così sono andate le cose e così andranno.



Forse ho sbagliato a quotarla. Domando scusa.
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