Scritto da: Xlsx 16/07/2006 16.49
l'Art. 5 dice:
L’ammissione dei soci effettivi è deliberata dall’Assemblea su proposta del Comitato Direttivo, mentre l’ammissione dei soci aderenti è deliberata dal corpo degli anziani delle Congregazioni locali.
La qualifica di socio si perde:
a) per dimissioni;
b) per decadenza;
c) per espulsione.
Cosa significa per decadenza ? un inattivo non si ritrova n quella circostanza ?
Un'altra domanda: se il testimone che decide di farsi trasfondere il sangue, si dissocia automaticamente, in quale voce rientra ? Se viene poi obbligato a scrivere una lettera di dissociazione e si rifiutasse ?
Secondo quanto si legge nell'art. 4 dello Statuto (
www.infotdgeova.it/statuto.htm ) «Sono
soci effettivi della Congregazione i Testimoni di Geova con la qualifica di anziani che sostengono a tempo pieno l’opera di predicazione della buona notizia del Regno di Dio; che si sono resi disponibili per accettare qualsiasi assegnazione di servizio da parte della Congregazione; che concorrono direttamente e in notevole misura alla realizzazione delle sue finalità.
Sono
soci aderenti i Testimoni di Geova battezzati, associati alle Congregazioni locali, che sono attivamente impegnati nella diffusione del messaggio biblico, frequentano le riunioni di culto e applicano le norme morali e di vita cristiana nella loro condotta».
Come si può decadere dalla qualifica di
soci effettivi (che include anziani, pionieri speciali, sorveglianti viaggianti...) e da quella di
soci aderenti (la generalità dei TdG)?
Viene detto nell'art. 5: «I soci effettivi e aderenti cessano per decadenza quando non esplicano una o più attività previste, per le rispettive categorie, di cui ai commi 1° e 2° del precedente art. 4.».
Quindi se un anziano smette di predicare, di frequentare le adunanze, di 'concorrere direttamente e in notevole misura alla realizzazione' delle finalità dell'associazione. diventando "inattivo", non è più un "socio".
Però, come sappiamo, gli "inattivi" possono essere disassociati, anche se non sono più "soci" ai sensi dell'art. 5 dello Statuto.
La domanda che mi pongo è questa: se un "decaduto" può essere disassociato, perché un "dimissionario" non potrebbe essere a sua volta espulso?
Saluti
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 17/07/2006 21.46]