Nonostante gli irriducibili sforzi compiuti dai TdG nel vano tentativo di sostenere il ripristino del nome di Dio nel NT, ipotesi peraltro bocciata su tutti i fronti, mi premeva sottolineare quanto chiara sia nel NT la teologia del Nome di Dio.
Certo darò solo dei cenni indicativi in quanto tale trattazione richiederebbe tempo e spazio.
Sebbene l’Antico Testamento riporti vari nomi di Dio, il nome di Jahweh definisce Dio nella rivelazione che Lui stesso dà nell’Antico Testamento. E siccome Jahweh è un nome proprio, questo a mio avviso prepara la strada alla teologia del nome di Gesù che di per sé, etimologicamente incarna proprio il nome di Jahweh.
E’ evidente però che a questo nome non si possono attribuire poteri taumaturgici, per cui ad esempio la nostra salvezza non sta nel nome in sé, ma nella persona stessa di Gesù Cristo, anche perché, altri personaggi hanno avuto il suo stesso nome.
D’altronde perfino il Signore Gesù stesso lo ha detto: Non chiunque mi dice Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli ( Matt.7,21)
Scrive Vittorio Subilia, teologo protestante “ Nel Nuovo Testamento l’intero significato del Nome si concreta nella figura e nell’opera di Colui, il quale nella preghiera del Getsemani ha affermato: “ io ho manifestato il tuo Nome agli uomini….ho fatto conoscere il tuo nome “ ( Giov. 17)
John McKenzie scrive nel suo Dizionario: “ Lo sviluppo più notevole del concetto di nome nel NT è il modo con cui la teologia del nome viene applicata a Gesù; si tratta di una prova della divinità di Gesù stesso.”
Di Gesù è detto che ha il nome al di sopra di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo ma anche in quello a venire.
“ affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli sulla terra e sotto la terra ( Fil.2: 9,10)
“ Non vi è sotto il cielo alcun altro Nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati” ( Atti 4:12)
“ E qualunque cosa facciate…fate ogni cosa nel Nome del Signore Gesù …”.
(Col. 3,17)
“ …E fatti chiamare gli apostoli, li fecero percuotere e comandarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rilasciarono. Essi se ne andarono via dal Sinedrio lieti perché erano stati fatti degni di subire oltraggi per il Nome” ( Atti 5, 40,41)
Difatti Gesù stesso aveva detto: “e sarete odiati da tutte le genti a causa del mio Nome” ( Matt. 24:9 )
Gesù disse dell’Apostolo Paolo: “ Costui è uno strumento che io mi sono scelto per portare il mio Nome davanti ai pagani ai re e ai figli d’Israele. Io poi gli mostrerò quanto dovrà patire a causa del mio Nome” ( Atti 9:15,16)
Inoltre nel nome di Gesù si crede ( I Giov 3,13), si è battezzati ( Atti 10,48). Chiunque invoca il suo nome è salvato ( Atti 2,21), il suo nome opera guarigioni ( Atti 3,16; 16:18) etc
Anche i Padri della chiesa si riferirono varie volte al Nome di Gesù:
“ Non vi comanderò come se fossi qualcuno. Se pur sono incatenato nel Suo nome, non ancora ho raggiunto la perfezione i Gesù Cristo” ( Ignazio agli efesini 3,1)
“ Vi sono alcuni che portano il Nome, ma compiono azioni indegne di Dio” ( Ignazio agli efesini 7,1)
“ bisogna che voi vi eleggiate un diacono per la missione di Dio: portare a quelli che sono raccolti i vostri rallegramenti e glorificare il Nome. Beato in Gesù Cristo chi è ritenuto degno di tale servizio e voi ne avrete gloria. ( Ignazio ai filadelfiesi 10:1,2 )
GESU’! Questo è il nome dato agli uomini per essere salvati.
Davanti alla concretezza di questo nome ogni astrattismo speculativo su Dio non ha più luogo di esistere e bisogna prendere una decisione definitiva.
Mi fermo qui aspettando le vostre riflessioni.
A presto
Adelfos