e che per queste stesse cause il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì.
Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi.
Attento, qui non si parla della distruzione dei malvagi ma della distruzione della terra e del cielo. Infatti l’analogia è: come a motivo della dissolutezza il mondo di allora perì con l’acqua, i cieli e la terra attuali ora conservati, sono riservati al fuoco che ci sarà il giorno del giudizio e della rovina degli empi.
Quindi possiamo capire che la distruzione è della terra e dei cieli fisici. Dei malvagi sappiamo invece che sono portati alla ‘rovina’.
Che la distruzione sia del cielo e della terra fisica lo si capisce andando più avanti nella lettura:
2Pietro 3:8 Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo.
2Pietro 3:9 Il Signore non ritarda nell'adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
2Pietro 3:10 Il giorno del Signore verrà come un ladro;
allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c'è in essa sarà distrutta.
2Pietro 3:11 Poiché dunque
tutte queste cose devono dissolversi così, quali non dovete essere voi, nella santità della condotta e nella pietà,
2Pietro 3:12 attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio,
nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno!
2Pietro 3:13 E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo
nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.
Qui si dice anche che i malvagi periranno, ma perire non è sinonimo di distruzione. Può anche significare una cosa che continua 'ad andare a male' rovinandosi sempre di più. C'è una parola infatti anche nella lingua italiana che è composta da 'perire' nella sua etimologia:
deperimento.
Quando una cosa de
perisce non cessa di esistere ma continua a rovinarsi sempre di più. La questione della distruzione dei malvagi o del loro 'perimento' eterno è un soggetto estraneo a questo topic comunque. Ciò che conta è che Pietro nella sua seconda lettera sta parlando dei cieli e della terra fisici.
[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 24/09/2008 07:59]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico