00 27/02/2006 13:55
L'omissione del nome di Dio (tetragramma), vista nell'ottica di trascendenza che il concetto di Dio assume nelle religioni evolute, diventa una ben "piccola" colpa e ad una attenta riflessione cessa proprio di esserlo.
Giá gli Ebrei avevano compreso come il nome divino potesse essere utilizzato come elemento discriminante nella selva di dei egizi, mesopotamici, fenici e cananei che al tempo popolavano un complessissimo pantheon. Uno dei meravigliosi concetti chiave dell'Ebraismo é che mentre tutti gli altri dei possono essere "controllati" dall'uomo tramite il nome, YHWH non puó esserlo. Nella cultura ebraica assegnare un nome equivaleva ad estendere una sorta di controllo. YHWH é dunque il Dio che si distingue dai falsi dei "nominabili" e diventa un atto di superbia verso Dio il pronunciarne il nome. Questo é il primo passo verso l'idea di un Dio trascendente, splendida intuizione dell'ebraismo. Il nome é un concetto ed un artificio puramente umano, di cui la trascendenza di Dio non ha bisogno. É l'uomo ad immagine e somiglianza di Dio e non viceversa !
Col passare del tempo, tuttavia, molte regole e leggi nell'ebraismo hanno perso il loro significato profondo e si sono limitate a divenire una sorta di elenco di regole e sottocasi portati all'eccesso e da seguire pedissequamente. Cristo si ´r opposto a tutto questo, scontrandosi coi depositari per tradizione di queste regole: i farisei, gli scribi ed i dottori della legge. Ricordiamo le sue parole (Mt cap. 23):

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16Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l'oro del tempio si è obbligati. 17Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? 18E dite ancora: Se si giura per l'altare non vale, ma se si giura per l'offerta che vi sta sopra, si resta obbligati. 19Ciechi! Che cosa è più grande, l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta?
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Ho preso proprio questo passo perché é significativo e fa nascere una bella riflessione sulla trascendenza di Dio e sull'importanza o no di un semplice nome. Si potrebbe affermare, parafrasando il passo citato: cosa é piú santo e importante, il nome di Dio o il suo concetto ?
Non per niente Cristo ci tiene al fatto che il concetto di Dio per noi sia chiaro e lui stesso va al di lá di qualunque nome chiamandolo per noi Padre. Se ci fosse stato un nome particolare di tutti di certo Gesú non avrebbe detto, in punto di morte:

"PADRE, nelle tue mani affido il mio spirito", ma di certo, in un momento cosí drammatico avrebbe usato il nome piú "potente".

Allo stesso modo, nel dichiarare la loro missione ai discepoli, non dice "Andate e battezzate nel nome di YHWH" ma "Andate e battezzate nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo".

Gesú quindi é il primo a superare il concetto di nome, ad affermare la trascendenza del concetto di Dio e a rivelare quello che é per noi veramente importante: l'amore di Dio per l'uomo ed il suo essere padre.