Un sincero ringraziamento a Cavdna per averci rammentato quanto è grande il Regno dei Cieli. Esso ha gli stessi limiti di Dio e siccome Dio può farsi in ogni dove anche il suo Regno non ha confini. Qualunque credente tramite la sua profonda fede e il suo amore per Cristo può entrare in comunione con la beatifica realtà del Regno dei Cieli. Ma è proprio questa la cera natura del Regno dei Cieli oppure assume le connotazioni di un governo nel modo inteso dai Tdg?
Appurato pure che il destino di tutti i credenti sia quello di ricongiungersi con Dio dopo la loro morte nell’alto dei cieli, esisteranno anime che ricopriranno degli incarichi di re, sacerdoti e unti, come coregnanti con Cristo su tutto il resto delle anime beate, oppure tutte le anime, come membra dello stesso corpo, saranno eguali nel coregnare e nello stesso tempo del beneficiare dei frutti beatifici di questo coregno? Non so se mi sono spiegato bene!
Insomma, anche se il paragone sembrerebbe brutto, Dio ha sempre predisposto che ci fosse una sorta di gerarchia all’interno del suo popolo. Basta pensare ai sacerdoti e ai leviti che servivano al tempio, cui gli altri israeliti dovevano essere sottoposti. Basta pensare anche allo stesso reame celeste, dove gli angeli, stando alla classificazione angeliche in nove gruppi diversi (classificazione accertata chiaramente da fonti extra-bibliche) erano organizzati secondo una specifica gerarchia. Prima vengono i serafini, poi i cherubini, dopo è il turno dei troni. E così via fino a raggiungere l’ultima classe, quella dei semplici angeli (non ho elencato tutta la gerarchia angelica perchè al momento non la ricordo).
Ecco, tra gli spiriti dei beati che si ricongiungono con Dio, ci saranno alcuni spiriti che avranno incarichi di preminenza sugli altri? Che so magari i martiri comanderanno sul resto delle anime beate?
Scusatemi se sono andato un po’ OT ma sono delle curiosità queste che mi vorrei togliere.
Tornando IT, invece, ho da annunciarvi la triste notizia che purtroppo la scrittura di Matteo 8:11 potrebbe essere facilmente elusa dai Tdg restituendo lustro all’interpretazione simbolica del passo. Vero è che non ne ho parlato ancora con nessun Tdg, ma, siccome ho imparato a ragionare secondo la mente del CD, penso di sapere come potrebbero rispondere.
Dio fece il patto per il popolo d’Israele con Abraamo. Perciò anche se il capostipitte esclusivo di israele fu Giacobbe, ciò non toglie che sia Abraamo che Isacco rientrarono nel patto stipulato da Dio per Israele. Gesù stipulò un nuovo patto con L’Israele Spirituale, esattamente come Dio lo fece con Abraamo. Perciò non è per nulla sbagliato che in Matteo 8:11, egli usi figurativamente Abraamo, Isacco e Giacobbe come simbolo dell’Israele Spirituale, che corrisponde ai 144000. Detto in parole povere, ai veri Abraamo, Isacco e Giacobbe, viene donata la vita eterna sulla terra e ai 144000, ovvero gli Abraamo, Isacco e Giacobbe spirituali, vine dato il Regno dei Cieli.
Questa la spiegazione. Pensate che il Corpo Direttivo dei Tdg non verrebbe fuori con questo ragionamento se gli venisse posta l’obiezione di Matteo 8:11?
Sinceramente di fronte a un ragionamento del genere credo che potrei solo opporre tramite il libro dell’apocalisse al capitolo 7, che anche la grande folla è ‘in piedi dinanzi al trono di Dio’, ma dalla sola scrittura di Matteo 8:11 non se ne può ricavare un bel nulla. Cosa ne pensate al riguardo? Esiste in questo versetto qualche elemento che io abbia trascurato che possa far comprendere quanto l’interpretazione Tdg sia in errore?
Ragazzi avete visto che bravo nel sollevare obiezioni Tdg? Dovrei far parte anch’io del CD, non vi pare?
Sarei un abile vecchietto dalla saggezza (fantasia?) molto spiccata.
[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 08/01/2006 16.47]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico