Infotdgeova -LiberaMente- Lo scopo di questo forum è principalmente quello di analizzare gli insegnamenti dei Testimoni di Geova in chiave critica, onde evidenziare gli errori e le contraddizioni presenti nelle dottrine e nella prassi del gruppo

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    Ricercasulterzo
    Post: 8
    Registrato il: 02/11/2005
    Utente Junior
    00 08/11/2005 18:29
    Caro Pino,

    cercherò di rispondere alla tua domanda.
    Dire in che cosa credo non mi è facile, dunque vi racconto un po' di me.
    Ho avuto una educazione eterodossa, direi tipicamente romagnola: sono stato battezzato e ho ricevuto i sacramenti, ma in famiglia i miei erano comunisti: mio babbo un mangiapreti; mia mamma invece, pur andando a messa ogni tanto e specialmente ai funerali (sa ancora la messa intera in latino perchè da piccola cantava nel coro), diceva che secondo lei erano tutte baggianate.
    Mi interessano da sempre i temi religiosi, ma se dovessi dire in che cosa credo, sinceramente non lo so. La religione e la religiosità sono aspetti dell'essere umano che mi hanno sempre colpito.
    Anche quando ero piccolo ero curioso: a catechismo, alle elementari, facevo delle domande un po' tremende alle suore (tipo: perchè fra tante religioni proprio la nostra dovrebbe essere vera?).
    Quando andavo alle scuole medie ogni tanto partecipavo alle adunanze dei Testimoni di Geova. Una signora che ricordo con tenerezza veniva a trovarmi spesso e mi invitava agli incontri. Ricordo che una volta sono stato a Imola e ho visto battezzare la gente nelle piscine.
    Durante l'adolescenza mi sono allontanato dai temi religiosi, per poi riprenderli un po pi tardi.
    Una persona a me molto cara, una cugina più grande di me che mi voleva molto bene, aveva riscoperto la fede cattolica (dopo essere stata a lungo atea) e io ne fui influenzato. Tuttavia, come spesso accade ai convertiti, essi mostrano una sensibilità particolare e spesso non facile distinguere la fede dal fanatismo. Questa persona, malata da tempo di una malattia rarissima (viveva da tanti anni grazie alle trasfusioni, fra l'altro) è scomparsa quattro anni fa.
    Da quel momento io ho un po' chiuso il discorso con la fede, e me ne interesso più con gli occhi dell'intelletto che con il cuore. Ho l'impressione che il mio cuore da un lato sia silente, dall'altro tenga le distanze dalla fede per non scottarsi.
    La mia ragione un po' illuminista mi invita a dubitare, a relativizzare. Forse è anche una questione di comodo, sono figlio del mio tempo (un tempo secolarizzato, dove non c'è più posto per Dio) e la civiltà dei consumi mi ha anestetizzato il cuore con il mio stesso beneplacito. Con un po' di cinismo potrei dire che al momento vivo e lascio vivere, in una vita che poi non è mica tanto una valle di lacrime. Ogni tanto mi chiedo se verrà prima o poi il momento in cui il Signore farà irruzione nella mia vita.
    Chissà.
    Razionalmente parlando invece, vi posso dire che riconosco moltissime ragioni al cattolicesimo, molte anche al protestantesimo.
    Da un lato mi sento cattolico e riconosco che nonostante le deviazioni e gli eccessi che le si possono (a volte) ascrivere, la Chiesa di Roma mantiene integro il principio cattolico (cio universale) del cristianesimo. Esso rimasto identico sempre: ci sono stati gli ariani, i monofisiti, i nestoriani (per dirne una minuscola parte), i protestanti di ogni genere e specie, ma Roma è sempre là, immobile come un stella, a difendere il principio cattolico.
    Dall'altro lato anche le ragioni del protestantesimo non mi lasciano indifferente: sembra un cristianesimo più puro, più essenziale. Mira dritto al cuore e toglie di mezzo tutti gli ostacoli rivolgendosi direttamente al Signore. E' un cristianesimo tutto vissuto nell'interiorità, nel rapporto diretto con Dio.
    Come avrete notato invece (sempre parlando razionalmente), non riconosco molte ragioni alla dottrina dei Testimoni. La rispetto e ammetto che vi siano persone di fede sincera, ma ritengo che abbia ridotto e impoverito, anzichè dispiegato, il senso delle Scritture.

    Ecco qua. Spero di avere risposto alla tua domanda, e di aver conquistato il salvacondotto per la risposta di Vito...
    Cari saluti
    Alex [SM=x570865]

    [Modificato da Ricercasulterzo 14/11/2005 2.16]


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    irias
    Post: 163
    Registrato il: 25/08/2005
    Utente Junior
    00 08/11/2005 18:44

    (un tempo secolarizzato, dove non c pi posto per Dio)




    ciao, che frase triste che hai detto [SM=g27821]

    Dio non ha bisogno di un posto, non c' è spazio che lo possa contenere, ma se riesci ad amare il tuo prossimo lo hai incontrato. [SM=g27819]

    cio ciao Siria [SM=x570865]
  • parliamonepino
    00 09/11/2005 00:03
    Caro Alex,
    Il tuo percorso spirituale mi sembra molto travagliato.

    Un suggerimento:
    Invece di ascoltare la “musica” che c’è fuori, ascolta la “musica” che è nel tuo “interno”, potrebbe essere rivelatrice.

    Mi sembri una persona colta, con una buona conoscenza religiosa, anche se un po’ frastagliata.

    Che differenza c’è fra conoscenza ed illuminazione spirituale?

    Quando hai la conoscenza, usi una torcia per far luce al cammino.
    Quando hai l’illuminazione, tu stesso diventi una torcia.

    Cristo ha detto: “Voi siete la luce nel mondo”. [SM=x570878]

    Un abbraccio
    Pino
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    qumram
    Post: 193
    Registrato il: 23/10/2004
    Utente Junior
    00 10/11/2005 14:50
    Ciao
    su molte cose che tu scrivi
    trovo molto analoghe alla mia stessa esperienza
    anche se magari la mie educazione
    avuta nei collegi
    è stata molto ,molto religiosa
    poi sono diventato tdg
    molto era dovuto alla chiesa conservatrice e autoritaria
    credevo che nei tdg era diverso
    invece .......
    mi sono accorto un po tardi
    causa isolamnto in un paese di provincia
    leggevo le riviste
    ci si vedeva ai congrassi qualche giorno
    ciao ...ciao

    tutto bene
    ohhh come ci vogliamo bene...
    è stato un letargo
    purtroppo una cosa che non capiscono molti del forum
    mi riferisco all'ala cattolica
    è che uno
    avendo lasciato il primo amore
    come può tornare?
    il rispetto è d'obbligo certo
    ma tornare?
    poi avendo capito di che pasta son le religini
    è come una donna o un uomo
    che continuamente è deluso
    si risposerà?
    o conviverà?
    o ne farà a meno?
    sotto molti aspetti il paragone è buono
    credimi
    va a finire che uno va a letto con tutte ,ma non ne prende nessuna
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    catechista
    Post: 87
    Registrato il: 25/01/2005
    Utente Junior
    00 11/11/2005 12:34
    per Ricercasulterzo
    Il tuo thread si rivolge a Pino e non entro in merito.
    Ma siccome sono catechista di un gruppo di giovani, e ricevo anch'io questo tipo di domande, ti chiedo se quest'accenno che hai fatto dicendo:

    "alle elementari, facevo delle domande un po tremende alle suore (tipo: perch fra tante religioni proprio la nostra dovrebbe essere vera?)."

    ha avuto una risposta dalla suora e quale. Poi se lo hai riproposto alle superiori, cioè a te stesso fatto adulto, e che risposta ti sei dato o hai ricevuto da altri?
    Grazie!

    ___________________________________________________
    La verità vi renderà liberi (Gv 8:32) - La libertà vi renderà veri (Kate)
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    nemorino60
    Post: 453
    Registrato il: 08/07/2004
    Utente Senior
    00 11/11/2005 13:48
    qumram ha scritto:

    va a finire che uno va a letto con tutte ,ma non ne prende nessuna



    a rifletterci un po' direi che il paragone è calzante e in entrambi i casi la situazione presenta comunque qualche vantaggio [SM=g27811]
    Valentino

    _________________________________

    nemorino60
    http://www.vasodipandora.org
  • parliamonepino
    00 11/11/2005 14:17

    a rifletterci un po' direi che il paragone è calzante e in entrambi i casi la situazione presenta comunque qualche vantaggio
    Valentino




    Valentino, mi hai preceduto per un soffio.

    Telepatia?

    pino