berescitte ha scritto:
...Altra soluzione, connessa, è quella di leggere quelle parole come pronunciate da Gesù in quanto creatura umana. Così come è accaduto quelle volte che da vivo sulla terra ha manifestato subordinazione al Padre.
A questo proposito credo vada sottolineato il fatto che Cristo appare a Giovanni in forma
umana ("simile ad un uomo") e divina nello stesso tempo:
12 Quando mi voltai per vedere chi parlava, vidi dietro di me sette candelabri d'oro.
13 In mezzo ai candelabri c'era uno
simile ad un uomo che indossava una tunica lunga fino ai piedi e all'altezza del petto aveva una cintura d'oro.
14 I suoi capelli erano bianchi come la lana o la neve, e i suoi occhi erano penetranti come lingue di fuoco.
15 I suoi piedi splendevano come bronzo fuso nella fornace e la sua voce risuonava come le onde dell'oceano.
16 Nella mano destra teneva sette stelle e dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio.
Il suo viso era come il sole, quando splende nella sua potenza.
Si noti come alcune caratteristiche dell'
Antico di Giorni descritto in Daniele 7:9 vengono attribuite al Figlio:
«Io continuai a guardare finché furono collocati troni e l'Antico di giorni si assise. La sua veste era bianca come la neve e i capelli del suo capo erano come lana pura; il suo trono era come fiamme di fuoco e le sue ruote come fuoco ardente».
I capelli bianchi in Daniele sono un tratto proprio di Dio e sono un simbolo di eternità.
Anche la voce possente come le onde dell'oceano è un'immagine desunta dal profeta Ezechiele (1:24 "...come il fragore delle grandi acque, come la voce dell'Onnipotente.."; 43:2: "Ed ecco, la gloria del DIO d'Israele, veniva dall'est. La sua voce era come il rumore di molte acque e la terra risplendeva della sua gloria".).
Ravasi così commenta questo particolare: «La sua voce è possente come il mugghiare dell'oceano ... ed esalta il "tremendum", cioè la trascendenza e la superiorità potente della divinità che è in Cristo» (
Apocalisse, p. 28, ed Piemme 2004).
Ciao
Achille