00 27/10/2005 14:01
Re:

Scritto da: Polymetis 27/10/2005 0.24
“Vorrei sapere quale sarebbe il problema se si continuasse a chiamare "Dio" solo il padre e "figlio di Dio" Gesu Cristo, il quale è della stessa natura del padre ma a lui distinto e sottomesso, sarebbe così difficile?”

Come contraddirsi nell’arco di una frase. Se infatti è della stessa natura, come tu stesso ammetti, per forza anch’egli è Dio. Io e te abbiamo la stessa natura ed infatti siamo entrambi uomini.




Hai detto bene "uomini" e non "L'Uomo", del resto nessuno di noi è chiamato in senso nominativo "l'Uomo" quindi il paragone non regge.
Per secoli si è chiamato YHWH come "Dio" e il termine ha assunto col tempo valenza nominativa e i due termini (YHWH ed Elohim) sono stati usati scambievolmente per identificare l'essere supremo per eccellenza. Ora ammetterai che chiamare "Dio" suo figlio anche se della sua stessa natura divina ma da lui distinto come "persona" crea senza dubbio confusione.
Se non si fosse influenzati dalla dottrina trinitaria come ho gia detto in un altro post, solo GV 20:28 in tutto il NT chiama il figlio "ho theos" ma anche qui esiste una spiegazione alternativa, quindi non è scritturalmente appropriato chiamare il figlio "Dio" in senso nominativo, questo crea confusione e soprattutto non possiamo sapere cosa ne pensa il suo Dio e padre quando applichiamo a suo figlio (da lui sempre distinto e sottomesso)lo stesso termine che è suo proprio.

Se ne sei capace cerca di rispondere senza offendere...

Ciao Mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)