00 30/10/2005 19:50
Re:

Scritto da: Polymetis 29/10/2005 0.09


Mario scrisse
“Dai ancora co sta storia si sa che il "MI" manca in importanti manoscritti quindi è inutile che me la citi... e poi sarei io a non fare un approccio scientifico?”


Poly rispose:
Adesso fai il filologo? Sei tu ad essere poco scientifico, il “mi” c’è in tutti i manoscritti più importanti ed infatti è riportato in tutte le edizioni critiche classificato come “B”, ossia “quasi sicuro”. Analizziamo tutti i manoscritti greci di prima del V secolo: che cosa riscontriamo? Manca solo in due, nel Codice Alessandrino ( del V secolo), nel Codice Beza ( del V secolo), è presente invece nel Papiro II Bodmer (II secolo), nel Codice Sinaitico ( del IV secolo), nel Codice Vaticano (del IV secolo). Inoltre tra i due che non lo riportano il codice Beza è l’inaffidabilità incarnata, tristemente noto per l’ aggiunta ed omissione di parole, periodi ed interi episodi. L’unico testimone serio senza il “mi” è l’Alessandrino del V secolo, comunque assolutamente inferiore al Codice Vaticano e ad altri testimoni di tre secoli più vecchi come il Papiro II Bodmer (o P 66).




Volevo ricordare che diversi manoscritti omettono l'intero versetto che sembra una ripetizione del precedente e va in palese contraddizione con quello che è scritto in GV 16:23, questi manoscritti sono X f1 565 1009 1365 /76,253 it(b) vg(ms) syr(c,s,pal) arm geo Diatessaron Nonnus.
Inoltre come ricordato il "mi" non si trova nel Codice Alessandrino (A del V secolo), nel Codice Beza (D del V secolo), nella Vetus latina (II secolo), nel Codice Cyprius (K del IX secolo), nel Codice Regius (L del VIII secolo), nel Codice Athous Laurae (? del VIII secolo), nel Codice Petropolitanus (? del IX secolo) e nel Textus Receptus (XVI secolo)lo Scrivener NT del 1894,lo Stephanus (Robert Etienne's) (1550) NT. Infine due manoscritti al posto del mi mettono "ton patéra" o "il padre" e sono il 249 e il 397.

Vista tutta questa confusione perchè si continua ad usare questo passo che con molte probabilità non era inserito nell'originale o almeno ci sono dubbi che lo fosse?

Sempre il Nolli (che mi sta sempre più simpatico) sotto il "mi" (dopo aver scritto cosa significa "me" greco dice:"...Qualche manoscritto, anche di rilievo (A,D)omette me; sembrava strano pregare qualcuno in suo nome. Ma cosi la frase diventa una semplice ripetizione. Invece con me (lezione più difficile)Gesù diventa il centro di interesse, come colui che viene pregato ed esaudisce la preghiera." (parentesi sue grassetto mio).





"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)