“… ragionevoli nell’esercitare l’autorità”

Leggo dalla Torre di Guardia del 15/09 u.s. (lasciatami da due TdG che dopo il colloquio avuto con me l’altra domenica non ho più visto…):
<< . . . Nella congregazione tutti, e in particolare i sorveglianti, dovrebbero far sì che la loro “ragionevolezza divenga nota a tutti gli uomini”.
. . .
Gesù non abusò dell’autorità che gli era stata concessa cercando di controllare la vita altrui. Non stabilì requisiti impossibili da soddisfare né enunciò un’infinità di regole. Lui motivava le persone facendo scendere nel loro cuore i principi su cui si basavano le leggi date per mezzo di Mosè. (Matteo 5:27, 28)
A imitazione di Gesù Cristo, gli anziani non stabiliscono regole arbitrarie né insistono su punti di vista personali. Per quanto riguarda il modo di vestire e l’aspetto personale, oppure lo svago e il tempo libero, gli anziani cercano di toccare il cuore usando i principi biblici, come quelli esposti in . . .>> (il grassetto è mio)

Mi chiedo: ma è proprio vero che sono così ragionevoli?
Da quello che ne so e da quello che leggo in questo forum, non mi sembra proprio ! (ma potrei sbagliarmi, potrei aver travisato)
Certamente potranno darmi conferme o smentite coloro che ancora sono “nella verità” o che ci sono stati.
Ciao e buon pomeriggio a tutti.

[Modificato da salvian 10/10/2005 16.58]

secondo me no....nella mia attuale congregazione ci sono situazioni assurde per colpa di regole messe da uomini(in questo caso propio gli anziani)e tutto questo sta solo aiutando a far uscire fuori un sacco di gente sopratutto giovani,certo mi vien detto che siamo tutti imperfetti,pero se i frutti di queste regole sono,divisioni,orgoglio,pettegolezzo,invadenza nelle scelte personali,altezzosita...ecc..mi fa ricredere molto sul fatto che vogliamo essere l unica e vera religione sulla faccia della terra!... e sopratutto tutto questo decantato "amoreche diciamo di avere nelle congregazioni non ce lo vedo propio..

Io adoravo leggere le riviste della WTS perchè trattavano i più svariati argomenti in modo erudito, ampio e squisitamente balsamico che si fiondava direttamente nel cuore!
Peccato però che erano solo gran belle teorie che si scontravano violentemente con la realtà!
Per la serie predicare bene e razzolare male

Sempre per la serie “predicare bene e razzolare male”.

L’articolo “Continuiamo a camminare come camminò Gesù Cristo” continua a pag. 23 con il paragrafo “Siamo comprensivi e pronti a perdonare”:
". . . Quando i nostri compagni di fede ci deludono o ci trattano male in qualche modo a motivo dell’imperfezione umana, non dovremmo anche noi essere comprensivi e pronti a perdonare come lo fu Gesù? . . . E se qualcuno, invece di trattarci come ci avrebbe trattato Gesù, si rifiuta di essere comprensivo e pronto a perdonare? Anche in tal caso abbiamo l’obbligo di cercare di imitare Gesù e di comportarci come si sarebbe comportato lui. 1 Giovanni 3:16 . . ."

Ed anche qui mi chiedo: ma in che misura sono pronti a perdonare (se veramente lo fanno!) laddove è pratica corrente disassociare? (che brutta parola! Diceva qualcuno anche in questo forum. Ed io concordo.)
Con questo, non sto esprimendo giudizi (non sta a me farlo).
Sto solo cercando di leggere le loro riviste con gli occhi della mia mente, libera da ogni condizionamento e alla luce di quanto emerge da questo forum. Semplicemente e senza pregiudizi (infatti una delle sorelle TdG che ho incontrato l’altra domenica mi invitava, senza conoscermi, a liberarmi dai pregiudizi . . .).
Ma così ragionando da ormai quasi quarant’anni, credo che un’idea me la sia fatta (senza bisogno di conclusioni preconfezionate, cioè di pregiudizi), salvo integrarla o perfezionarla con l’aiuto degli amici di questo forum.

Ciao a tutti

[Modificato da salvian 10/10/2005 23.53]

Io direi che oggettivamente, ciò che è stampato, fa onore alla ragionevolezza.

E quindi non nego che chi ci è stato dentro possa smentire denunciando una pratica diametralmente opposta.

Ma al riguardo la WT potrebbe dire che se le sue direttive non vengono messe in pratica alla perfezione (perché magari l'autoritarismo è più sbrigativo ed efficace, grazie al timore che incute) la colpa è dei singoli anziani che "prendono la direttiva" e magari vedono che gettarla sulla derivazione superiore della prescrizione li aiuta a coprire la loro incapacità psico-pedagogica di conduzione davvero fraterna e saggia.