00 31/08/2005 16:32
Benvenuto Bikky
Anch'io ti ho letto tutto e ti faccio i migliori auguri per la ricerca futura.

Ti dirò che la mia ricerca mi ha portato a condividere la persuasione che per essere approvati da Dio non occorra essere ufficialmente aggregato ad alcuna organizzazione religiosa. Infatti è sicuro che Dio giudica in base alla retta coscienza e alla conoscenza delle cose, e se uno non ha mai saputo del fatto storico della Sua rivelazione non può essere ritenuto colpevole di essere un apolide.

Per contro ho maturato la persuasione che, una volta conosciuto il fatto storico della vicenda cristiana, sia obbligo morale (e perciò colpa se disatteso) la ricerca dell'unica vera Chiesa di Cristo, perché solo ascoltando lei si ascolta Lui. Stando al testo biblico letto come documento storico non è leggendo la Bibbia che si ascolta Cristo ma ascoltando i suoi discepoli ufficiali, costituiti in Ekklesìa. La Bibbia del resto (quella cristiana) è stata scritta da alcuni di loro, perciò non può aver valore di Parola di Dio e norma di Credo e di comportamento fuori del loro modo di intenderla.
Uno fra i modi di intendere la Chiesa, garantita da lei stessa come il modo in cui la capisce Dio, è che essa, oltre l'aspetto dottrinale, è ontologicamente il Coirpo mistico del Cristo totale e solo restando inseriti di fatto (il che può avvenire anche in via non ufficiale) in esso come tralci alla Vite, ci si salva.

Quali sono allora i credi e i principi universali a cui devono sottostare tutti i cristiani? Questa è una domanda che pongo a te, ma a cui può rispondere liberamente chiunque voglia partecipare al topic.
Ragazzi, ragazze, uomini e donne, secondo voi che cosa contraddistingue l'appartenenza di un essere umano al cristianesimo?
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est modus in rebus