00 29/10/2005 07:04
Cerco di chiarire un equivoco

Secondo me la dizione "generato direttamente" è una delle verità "avverbizzate" del geovismo e perciò modificata-falsificata.
Questo "indirettamente" serve alla WT per sostenere l'identità concettuale tra “generare” e “creare”, così da far passare in maniera indolore che Geova avrebbe generato direttamente il Figlio e indirettamente, cioè tramite il Figlio, generato-creato tutte le [altre] cose. (E’ stata notata e denunciata più volte l'aggiunta strumentale di quello "altre" nella NM e il tentativo di attribuire a Dio stesso tale modifica togliendo le parentesi in sede di citazione del passo di Colossesi).
Tutto ciò ha come scopo quello di sostenere la tesi della divinità di Dio Padre e della creaturalità del Figlio. Se fossero entrambi alla pari entrambi genererebbero-creerebbero. Invece così abbiamo che Geova solo genera-crea ma "direttamente" solo il Figlio mentre il Figlio crea-genera tutto [il resto] del creato.

Ma siccome quella famosa aggiunta di "altre" è illegittima, e per evitare equivoci nel normale vocabolario e nella dizione dei trinitari "generare" è ben distinto da "creare", noi (cattolici e altri della cristianità) diciamo che Dio Padre non ha fatto nessuna generazione indiretta, né alcuna creazione indiretta.

Quanto alla "creazione"
E' e non può esser altro che una attività “diretta” di Dio. Irrinunciabile, inalienabile, non può farla che Lui. Nessuna creatura (nemmeno il Figlio se fosse creatura) può ricevere da Dio la "delega" a creare. Per creare ci vuole l'onnipotenza che tratta dal nulla le cose e questa (come l'eternità, l'onniscienza, l'onnipresenza...) è la prerogativa assoluta di Dio. Se fosse delegabile ad una creatura, che è invece e resta per natura non onnipotente (infatti anche la WT definisce Gesù "un dio" nel senso di "un potente non onnipotente”) avremmo due entità distinte e separate, Dio e Gesù che sono due onnipotenti, il che è contraddittorio e perciò falso.

Qui, a mio avviso, è il centro dell'equivoco mentale della WT: ritenere l'assurdo che l'onnipotenza sia delegabile, o, che è lo stesso, ritenere che per creare sia sufficiente essere "un dio" anziché dover essere per forza l'Iddio onnipotente.

E tutto il caos della sua argomentazione deriva dal non voler distinguere "natura" da persona" così che pretende di accusare i trinitari di confondere e unificare il Padre con il Figlio quando si rivendica che anche il Figlio è onnipotente come il Padre. Invece lo è semplicemente perché è persona distinta dal Padre e perciò "altra che quella del Padre" ma l'onnipotenza (come le altre caratteristiche divine) non derivano dalla personalità ma dalla natura in cui la personalità vive, o -nel caso trinitario- le personalità del Padre-Figlio-Spirito Santo convivono.

Per sostenere tale dottrina noi cattolici abbiamo sì la Bibbia (che come sappiamo l'ha rivelata molto gradualmente e perciò non è legittimo porre pagine del NT contro quelle dell'AT), ma abbiamo anche la Tradizione Apostolica che l'ha - a partire da Paolo e Giovanni che sono sia testo rivelato che attestato della primitiva Traditio! - sviscerata ed elucidata sempre meglio. Rinunciare a questo apporto come determinante alla comprensione biblica è uno degli altri assurdi Waccetoweriani (e anche protestantici in genere) atteso che è la Traditio Apostolica ad aver individuato i libri ispirati che furono cuciti assieme a formare la Parola di Dio. Chi individua cos'è Parola di Dio e cosa non lo è, deve avere in sé il potere anche di dire perché e in che senso è Parola di Dio un certo scritto; cioè come va inteso.

Volendo riferirsi solo alla Bibbia il discorso diventa in salita. Però, le sicure avvisaglie (non di più, il di più in chiarezza e comprensione uteriore maturerà dopo) le sicure avvisaglie del discorso trinitario non sono del tutto nebulose. Nella Bibbia infatti si legge che da Dio Padre (chiamato purtroppo spesso solo theòs al posto del meno equivocabile patèr) dipende la totalità dell'essere creato (non "generato") e siccome in lui "ci muoviamo respiriamo e siamo" la creazione ne dipende ad ogni nanosecondo del tempo, così che la "conservazione" della creazione si può e deve correttamente intendere come una continua creazione eseguita da Dio per direttissima.
E dicendo "da Dio" il pio israelita non poteva pensare che all'Assoluto monopersonale, mentre noi cristiani, a seguito della rivelazione di Gesù, dobbiamo pensare a un Assoluto (che è e non può essere che unico) ma tripersonale: autentico rebus contraddittorio per chi non realizza la distinzione concettuale tra "natura" e "persona" così ovvia se ci rifacciamo alla nostra esperienza umana che vede un'unica natura partecipata a persone ben distinte le une dalle altre.*

Quanto alla "generazione"
Anch'essa è diretta ed unica, ma non riguarda genericamente Dio, cioè l’unica natura divina o deità che agisce tripersonalmente bensì solo la relazione che Dio Padre instaura con la propria “immagine”, cioè riguarda solo la Persona del Figlio/Verbo che la Bibbia definisce sempre "generato" e mai "creato". E la sua unicità (che lo rende unico e diverso dagli altri "figli di Dio-angeli-creati") viene sottolineata decisamente da Gesù che parla di Dio come se fosse suo Padre esclusivo "facendosi così simile a Dio", come argomentavano correttamente i giudei!. Gesù non ha mai detto Padre "nostro" unendosi e livellandosi alle creature, ma sempre ed esclusivamente "Padre mio". Non si può soffocare questa luce di rivelazione. E per conferma abbiamo che Dio Padre dichiara del Figlio incarnato sia la superiorità sugli angeli, sia la sua divinità alla pari con la propria perché mostra che il Figlio merita preghiera e adorazione. Di Lui e solo di Lui dice "io oggi ti ho generato" ecc... qui devo necessariamente rimandare a un trattato di Cristologia. Anche il fatto che si stabilisca tale superiorità parlando del Figlio incarnato è indice che la natura di Cristo, che è chiaramente creaturale in quanto nato da Maria, è stata assunta e fatta propria dal Verbo nella unità di persona che è unicamente quella divina del Figlio/Logos/Verbo. Solo in tale dimensione infatti Gesù può rivendicare per sé, e dicendo sé si intende la propria persona, la compartecipazione alla identità divina (come ha affermato chiaramente davanti a Caifa ed ha costituito il motivo della condanna in quanto supposta bestemmia).

Quindi sia creazione che generazione sono "dirette". La creazione è opera trinitaria eseguita dalle divine Persone grazie alla natura onnipotente che le qualifica "insiemisticamente" come DIO; mentre la "generazione" è esclusiva del Padre, così come la "filiazione" eterna (e l'incarnazione nel tempo) esclusiva del Figlio e la "spirazione" esclusiva di entrambi nei confronti della Persona dello Spirito che è Santo perché spirato da loro.

Dico queste cose solo per chiarire meglio la concezione cattolica che altrimenti viene equivocata rendendo i discorsi "fuori bersaglio". Classica e purtroppo ripetuta è infatti la accusa falsa della WT che i trinitari intenderebbero confondere e unificare il Figlio con la figura di YHWH, quasi che "Figlio" sia una sorta di altra denominazione della PERSONA del Padre. Non è così! Figlio è un modo diverso di indicare lo stesso ed unico Dio, riferendosi alla attività compiuta dalla unica Persona del Figlio, ben distinto, ma non separato perché convivente nell'unicità di natura, dall'unica Persona del Padre e dall'unica Persona dello Spirito Santo.
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* La differenza tra noi e la Trinità sta nel fatto che noi siamo distinti e separati anche quanto alla natura che, identica per tutti, è però posseduta in proprio da ciascun essere umano perché limitata-creaturale-dipendente-temporale, mentre nella Trinità è condivisa e indivisibile semplicemente perché infinita-indipendente-aseitaria-eterna.
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est modus in rebus