00 05/03/2006 14:40
“E' inutile che mi citi scritture che parlano della capacità di Dio di conoscere il futuro, come avrai compreso non era questo il punto”

C’è un piccolo problema. Qui si dice che egli “annuncia la fine sin dal principio”, ma conoscere la fine dal mondo sin dal suo principio, e cioè l’Apocalisse col ritorno di Cristo e il suo essere “tutto in tutti”(1Cor 15,28; Col 3,11, ecc.), implica conoscere sia la caduta dell’uomo sia la redenzione operata da Cristo sin dall’archê. Del resto è ovvio, altrimenti dovremmo dire che questo povero Dio inefficiente ha creato qualcosa che gli è sfuggito di mano tant’è che per questo imprevisto inaspettato chimato peccato originale ha dovuto correre ai ripari chiedendo a suo Figlio di farsi crocifiggere. Un Dio simile è davvero poco affidabile.

“Se lo ha creato sapendo le scelte che Satana avrebbe fatto, ne è responsabile indirettamente, possibile che ti sia cosi difficile capirlo?”

E io ti ho già risposto che se non creasse persone con la facoltà di sbagliare dovrebbe creare solo marionette unicamente votate al bene.

“Non centrano niente le marionette, anzi, dal mio punto di vista, se Dio fosse come lo descrivi tu, allora si che farebbe marionette, nel senso che tutte le loro azioni sarebbero gia "scritte" nella mente di Dio, conoscendo gia ogni attimo delle loro esistenza e che soddisfazione ci sarebbe nel creare esseri cosi?”

Continui a cogliere un inesistente nesso tra preconoscenza e costrizione. Conoscere ogni cosa in quanto meta-temporali non implica costringere a fare quelle cose. Il futuro che Dio conosce in quanto vede tutto il tempo d’insieme non è il futuro cui Egli ci ha costretto ma il futuro che noi liberamente abbiamo costruito nel presente. Tu puoi fare quello che vuoi, Dio lo sa, ma non è lui la causa delle tue azioni.

“Credo che sia meglio immaginarmi l'essere divino come colui che volutamente non voglia sapere niente di cio che le sue creature faranno e sceglieranno per "vivere" insieme a loro le loro scelte con interesse, altrimenti sparirebbe ogni gioia o scoperta nel creare.”

O cielo che cosa antropomorfa! Dio non ha bisogno di alcuna soddisfazione, altrimenti non sarebbe già completamente perfetto così com’è. Non ci ha creato per divertirsi o perché fossimo il suo imprevedibile esperimento da laboratorio in grado di deliziare le sue tediose giornate, la creazione è pura gratuità ed amore.

“Tu, che preferiresti creare, un robot con scritto nel suo codice operativo tutto quello che lui farà senza sorprese o un robot imprevedibile scoprendo insieme a lui cio che esso diventerà?”

Dio non ha fatto nessuna delle due cose. Ti ho già ripetuto che Dio non programma le nostre azioni, siamo noi a costruire il futuro che lui conoscere in anticipo giacché fuori dal tempo. Il futuro che lui ede è prodotto da noi.

“Non è il salmo 2:3...”

Una lettera sbagliata. Ho scritto Sal al posto di Sam. E’ 1Sam 2,3.

“C'è differenza nel dire che Cristo fu "predestinato prima" o dire che egli fu "conosciuto prima" non trovi?”

1)Se confermi la differenza tra preconoscere e predestinare, allora tutto il discorso che senso ha? Non fai altro che affermare che conoscere prima le azioni di qualcuno limita il suo libero arbitrio e poi te ne esci con questa frase?
2)Hai ragione a livello etimologico ma il mio scopo era un altro. Se infatti l’opera redentrice di Cristo fu preconosciuta prima della creazione, allora già prima di creare Dio sapeva della caduta umana e di Satana, e della conseguente necessità redentiva che ne sarebbe derivata. Dio sin dall’archê aveva previsto di portare a compimento l’umanità tramite l’opera del Figlio suo, giacché solo dopo la perdita si può sperimentare il recupero, i saggi lo insegnano.

“Esiste nel momento in cui egli decida di mettersi nel contesto temporale”

Il problema è dove si metta, e dove, o forse sarebbe meglio dire “quanto”, guardi. Se conosce ciò che succede in questo secondo, allora al memento dei tre decimi conoscerebbe il futuro per quanto riguarda i prossimi 7 decimi. Ciò di cui non ti rendi conto nella tua visione antrompomorfista del divino è che il presente è una creazione della nostra mente. Che non esiste alcun istante presente e che anzi il concetto è intrinsecamente contraddittorio.

“Se lui si mette sullo stesso piano temporale delle sue creature quello diventa il suo presente”

Ma quali sue creature? Chi viaggia a Mach tre è in una dimensione in cui il tempo scorre impercettibilmente più lento di quanto non scorra qui a casa mia, e un cronometro l’ha dimostraro. Ma il discorso vero è un altro. A seconda della regione dello spazio in cui ci troviamo il tempo scorre diversamente a seconda della massa del corpo che genera gravitoni. Se questo Dio regge tutto l’universo (Eb 1,3), come può essere in un tempo preciso? Non sta scritto che mille anni per lui sono un giorno? E allora come pensare che condivida la nostra dimensione temporale?

“E' sempre una questione di volontà o credi che perchè Dio sia onnipotente ogni volta che egli usa la sua potenza la usi tutta?”

Che amenità. Innanzitutto lo stai trattando come se fosse una batteria e dunque esistano emissioni di energia più grandi e più piccoli. Devi uscire da questa concezione materialistico quantitativa, giacché non esistono frazioni dell’onnipotenza. Come ti confermerà qualsiasi matematico, specie dopo Cantor, infinto diviso due fa ancora infinito, idem infinito diviso tre.

“Ma in che versione li leggi i salmi? E' la seconda volta che non ci troviamo “

Andare a mente può creare disguidi. Comunque bastava guardare due versetti sopra per sapere che Dio conosce il futuro: “La mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta.” (Sal 139,4)

“Egli ha "determinato in anticipo" che ci sarebbero stati "fratelli" conformi all'immagine di Cristo,”

Non capisco cosa voglia dire quest’argomentazione. “Poiché coloro che (hous) Egli preconobbe li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo”

Indica chiaramente che ci sono persone, conosciute sin dall’eternità da Dio, conformi all’immagini del figlio suo. Il verbo usato è “pro-orao”, cioè letteralmente “vedere prima”. Il versetto dice dunque che le ha “vedute prima essere conformi all'immagine del Figlio suo”.
Tu sembri invece sostenere che Dio decise sin dall’inizio dei tempi che per qualcuno ci sarebbe stata la possibilità di essere ad immagine del figlio, e Dio non sapeva chi, ma il dice versetto non dice questo. Afferma che vide in antipoco(pro-orao) alcuni (hos), e che costoro era conformi all’immagine del Figlio. “Vide anticipo alcuni”, non “decise in anticipo che qualcuno”
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)