00 04/03/2006 21:51
Re:

Scritto da: Polymetis 04/03/2006 20.42
“Io dal principio annunzio la fine
e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto;
io che dico: «Il mio progetto resta valido,
io compirò ogni mia volontà!»”(Is 46,10)



E' inutile che mi citi scritture che parlano della capacità di Dio di conoscere il futuro, come avrai compreso non era questo il punto, lo so benissimo che lo puo fare e lo ha fatto ad esempio prevedendo la nascita del popolo di Israele da Abramo Isacco e Giacobbe e come hai riportato tu predicendo la venuta del seme (Cristo) il quale stritolerà Satana.
Ti ripeto che io parlavo dell'autolimitazione di Dio nei confronti del libero arbitrio delle sue creature.
Tu dici che questo rende Dio inetto, io invece credo che in questa maniera egli mostri il massimo rispetto per le sue creature, come mai ci potremmo sognare di fare noi, se volessimo metterci nei suoi panni(e tu ne sei un esempio eclatante come dimostrano i tuoi commenti)



“Allora te lo ridico: un Dio cosi non mi piace e non lo accetto”

Questo è esigenzialismo, non logica.

“perchè anche se è vero che la scelta la farà Satana stesso, è altresi vero che Dio lo crea sapendo cio che Satana sceglierà, ergo ne è responsabile!”

Non vedo proprio come. La scelta è stata fatta da Satana, Dio l’ha creato con la libertà di sbagliare perché era suo diritto avere la possibilità di farlo. O crea marionette votate unicamente al bene per natura o crea esseri che sa in grado di peccare qualora lo vogliano. Lui sa e ci lascia sbagliare, è questa la grandezza


Aridaje sono 3 volte che diciamo la stessa cosa credo che ora basti...
Se lo ha creato sapendo le scelte che Satana avrebbe fatto, ne è responsabile indirettamente, possibile che ti sia cosi difficile capirlo? Non centrano niente le marionette, anzi, dal mio punto di vista, se Dio fosse come lo descrivi tu, allora si che farebbe marionette, nel senso che tutte le loro azioni sarebbero gia "scritte" nella mente di Dio, conoscendo gia ogni attimo delle loro esistenza e che soddisfazione ci sarebbe nel creare esseri cosi? Credo che sia meglio immaginarmi l'essere divino come colui che volutamente non voglia sapere niente di cio che le sue creature faranno e sceglieranno per "vivere" insieme a loro le loro scelte con interesse, altrimenti sparirebbe ogni gioia o scoperta nel creare.
Tu, che preferiresti creare, un robot con scritto nel suo codice operativo tutto quello che lui farà senza sorprese o un robot imprevedibile scoprendo insieme a lui cio che esso diventerà?
Non è un caso che la robotica stia facendo passi da gigante per creare un robot con la capacità di imparare e non vedono l'ora di farne uno che abbia una propria "coscienza di se" e chissa se un giorno ci riusciranno.
Questo puo farci solo immaginare quali potrebbero essere state le azioni di Dio nel creare esseri simili a lui.



“Il Signore è il Dio che sa tutto” (Sal 2,3)


Non è il salmo 2:3...



Inoltre Dio sapeva già prima della creazione di quella che sarebbe stata la caduta dell’uomo, infatti aveva già predisposto lìeconomia della salvezza per noi: “Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l'argento e l'oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri,ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia. Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma si è manifestato negli ultimi tempi per voi.” (1Pt 1,19-20)


Questa scrittura non ci dice per cosa Cristo fu predestinato...
proegnosmenoi significa alla lettera "conosciuto prima" infatti altre versioni traducono cosi:

LND 1 Peter 1:20 preconosciuto prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi,

IEP 1 Peter 1:20 conosciuto prima della fondazione del mondo, ma rivelatosi alla fine dei tempi per voi

C'è differenza nel dire che Cristo fu "predestinato prima" o dire che egli fu "conosciuto prima" non trovi?





“Ecco perchè non vedo altra soluzione che l'autoalienazione da parte sua dal conoscere le scelte delle sue creature.”

Allora è un inetto che neppure conoscere la natura di ciò che crea.


E no! non è che non conosce la natura, ma le scelte degli esseri che crea, non farmi dire cio che non credo!


Tanto per intenderci non hai risposto a come sia possibile che Dio conosca un determinato rpesnte quando:
1)Il presente non esiste


Esiste nel momento in cui egli decida di mettersi nel contesto temporale


2)L’universo è sfasato temporalmente nelle sue varie componenti, persino qui sulla terra quanto vengono toccate velocità supersoniche.


Se lui si mette sullo stesso piano temporale delle sue creature quello diventa il suo presente


3)Conoscere tutto ciò che accade in un istante implica conoscere gli effetti che deriveranno da quel complesso di cause.


E' sempre una questione di volontà o credi che perchè Dio sia onnipotente ogni volta che egli usa la sua potenza la usi tutta?


Si veda anche il Sal 139: "La mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta." (sal 139,6)


Psalm 139:6 "La tua conoscenza è troppo sublime per me talmente alta che non posso raggiungerla. "

Ma in che versione li leggi i salmi? E' la seconda volta che non ci troviamo



Dio conosce le nostre azioni sin dal principio: “Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.” (Rm 8,29-30)



Egli ha "determinato in anticipo" che ci sarebbero stati "fratelli" conformi all'immagine di Cristo, sono state le singole persone viventi ad essere chiamate da lui per essere parte di questi fratelli, i quali sono stati giustificati e glorificati in base alla loro fede.

Ciao... e ti prego non dirmi di nuovo le stesse cose...
Mario

[Modificato da (Mario70) 04/03/2006 21.52]


"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)