adelfos ha scritto:
Wow!!! Ti ringrazio Achille di aver considerato la mia ricerca così interessante da essere inserita permanentemente nel sito.
Beh, la inserirei come un esempio di "curiosità" legate al mondo dei TdG: la capacità di alcuni di scrivere libri privi di qualsiasi validità scientifica, allo scopo di "difendere" la TNM (mi domando se la stessa WTS apprezzerà una simile "difesa"...)
A dire il vero mi sono accorto che in un altro forum Felice Buon Spirito a cercato di rispondere a queste obiezioni.
Se mi dai il permesso faccio un copia/incolla
Hai riportato il link ed è sufficiente. La tesi di questo signore è che lui ha citato i vari dizionari solo per dimostrare che la traduzione "palo" al posto di "croce" sarebbe legittima, dal punto di vista strettamente linguistico. E allora? Non c'era alcun bisogno di scrivere un libro per giungere a questa conclusione. Lo sanno tutto che
stauros o
xilon possono essere tradotti
anche con "palo" o "legno".
Ma i dizionari dicono anche altro: dicono che i termini significano anche "croce". E sono queste le accezioni che il suddetto TdG si è ben guardato dal riportare.
Non è certo questo il modo corretto di citare delle fonti. Un dizionario o un autore va citato in maniera tale da essere certi che il pensiero citato esprima quello che era il reale pensiero della persona citata. E' ciò che raccomanda anche la WTS.
Ma non è questo ciò che avviene nel libro di questo TdG.
Basta solo l'esempio del libro "Ragioniamo" a dimostrarlo.
La WTS ha implicitamente ammesso la scorretta citazione, pubblicando una nuova edizione con la citazione completa.
La ormai scomparsa Casa Editrice Le Monnier avrebbe potuto scrivere una lettera di protesta come quella inviata alla WTS anche al sig. Felice Buon Spirito, per aver mutilato ad hoc la definizione del Dizionario di Liddell e Scott, chiedendo la pubblicazione di una nuova edizione del libro in cui la citazione includesse anche l'accezione "la croce", che è proprio quell'accezione che contrasta con le tesi della TNM.
E lo stesso potrebbero fare le varie Case Editrici che hanno pubblicato le opere
artatamente tagliuzzate dal Buon Spirito, in maniera tale da
nascondere quello che era
il reale pensiero degli autori.
Io credo che se queste Case Editrici, e gli stessi Autori delle opere citate, fossero al corrente dell'accaduto potrebbero anche chiedere il ritiro dell'opera del Buon Spirito e pretenderebbero anche, come minimo, una lettera di scuse per il modo scorretto (a dir poco) con cui sono state usate (citate) le loro opere.
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 03/12/2007 10:45]