00 22/07/2005 18:46

La maggioranza delle religioni che hanno escogitato questa “beatitudine dei cieli” non dice dove sarà. Ed è evidente che non si tratta di un mistero divino, ma di una ben più prosaica trovata geniale. Come fare a spiegare cos’è una cosa che non c’è? Basta una parola: “INEFFABILE”.



Caro Maurizio,

anche se potrà sembrarti strano, comprendo piuttosto bene la tua posizione, essendo stato anch’io per moltissimo tempo un accanito agnostico (e menefreghista); non ateo, perché ritenevo e ritengo che essere atei è come essere credenti, occorra cioè un grande atto di fede comunque.
Pensare che tutto si sia fatto da solo, che la materia si sia fatta da sola o che sia sempre esistita, che per “caso”, per una impressionante serie di coincidenze, da questa materia autoesistente sia nata questa perfettissima macchina ad incastri che è l’universo ed i suoi abitanti, richiede più che un atto di fede.
Non me la sentivo di credere in un Dio buono, né di credere nell’assenza di un qualsiasi dio, perciò mi barcamenavo nella posizione più facile, l’agnosticismo.
Ora che, nonostante la mia strenua resistenza, che tutt’ora permane, sono stato “pescato” da Dio, io scappavo e più scappavo in qualche modo Lui mi riprendeva, non riuscirei a dare un qualsiasi senso, in qualche modo consolatorio, a tutto ciò che esiste, se non in vista ed a motivo di Dio.
E’ un’utopia?
No, è fede. E’ la sola risposta. “Da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna!”
Ed è chiaro che ciò che riguarda Dio sia “ineffabile”, in quanto nessuna parola lo può descrivere; se non fosse così ridurremmo il Creatore ad una creatura come noi.
Il paradiso è la fine dell’ineffabilità di Dio: è la condizione nella quale “Lo vedremo come Egli è”, perciò non sarà più ineffabile, perché lo vedremo “faccia a faccia” e anche noi saremo resi ineffabili.
Dove si trova quindi il paradiso? Da nessuna delle nostre parti perché non è un luogo fisico, ma uno stato, la condizione nuova nella quale il seme (il vecchio corpo) è morto ed al suo posto c’è la pianta, che è la trasformazione di quello stesso seme nel nuovo corpo spirituale.

[Modificato da peraskov 22/07/2005 18.49]

Sandro

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Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia (Matteo 5,11)