00 22/06/2005 17:19
Re:

Scritto da: berescitte 22/06/2005 16.18
Il termine?
Ma sono almeno vent'anni che abbianmo sentito quest'obiezione e abbiamo risposto che...
... Noè non ha detto "ora invento il vino", eppure, anche senza il suo nome,inventato dopo, il vino era una realtà attestata perfino da una solenne ubriacatura.
Poi abbiamo scoperto anche che nella Bibbia non esiste il termine (il termine si cerca vero? non la realtà magari espressa in mille modi diversi, vero?) non esiste il termine "organizzazione" eppure la WT si vanta di fare tutto secondo disposizioni bibliche.

Non te la prendere. Ero solo di passaggio...

Penso che Alex sappia cavarsela benissimo da solo



Io ho fede che Dio abbia fatto scrivere la Bibbia per un motivo valido. Per nostro uso, per nostro insegnamento ("tutta la scrittura è ispirata da dio e utile...").
Quindi, se Dio avesse voluto parlarci della Trinità, lo avrebbe fatto esplicitamente. Perchè non si tratta di una profezia o di qualcosa da capire con il ragionamento.
Non stiamo parlando dell'Apocalisse.
Stiamo parlando di qualcosa che, per molti, è una dottrina fondamentale.
E se Dio la ritiene tale, allora dovrebbe parlarne esplicitamente. O no?
Non fa così quando ci insegna chi è lui? Quando ci parla delle sue qualità? Del fatto che egli è onnipotente, che chiama ogni stella in cielo per nome?
Non è così quando la Bibbia identifica Gesù come il Messia?
Non è così con i comandamenti dati a Mosè?
Soprattutto, perchè Abramo, Mosè, Noè, Davide, Giobbe, tutti uomini fedeli, non hanno mai pregato o comunque mostrato di credere in tale dottrina?

E' in effetti, un'intuizione UMANA quella della trinità.
Non compare da nessuna parte nella Bibbia.

Critichiamo i TdG perchè applicano i versetti come vogliono.
Portiamo prove del fatto che la "disassociazione" non è un provvedimento scritturale (il non parlare nè salutare una persona si applica SOLO agli "anticristi", non agli infedeli o ai peccatori...).
E lo facciamo con tanti altri insegnamenti.
Ma nessuno obietta sul fatto che la TRINITA' sia un'interpretazione umana.
Citiamo spesso il libro di Raymond Franz; parliamo di lui come di uno che ha "aperto gli occhi".
E poi, non prestiamo attenzione ad una sua semplice, ma fondamentale frase: nessuno può aggiungere nulla a ciò che è scritto senza rischiare di sbagliare o di interpretare in maniera soggettiva (senza cattiveria, ma siamo umani, è normale vedere le cose "coi nostri occhi" e "col nostro modo di pensare").

Se la Bibbia non parla esplicitamente di cose come il LIMBO, la TRINITA', ecc. ALLORA esse NON sono bibliche.

Poi, ovvio, uno può crederci come no.
Esattamente come uno può credere negli insegnamenti dei TdG, degli Scintoisti, degli Avventisti, dei Mormoni, ecc, ecc.

Tutti, i sopramenzionati, aggiungono "cose" alle parole della Bibbia.
Questo, secondo me, ovvio, è sbagliato.
E rende un'insegnamento fallace.
Tutto inizia con una scelta.