00 10/05/2005 14:45
anonimo8 ha scritto il 10/05/2005 12.25 quotandomi

Scritto da: berescitte 05/05/2005 17.02
Ognuno qui dira' la sua. E stara' a te giudicare chi cerca di "catturarti a una fede o ti lascia libero di scegliere.
Io dico che dovresti distinguere tra religione e fede. Una religione vale l'altra, se la tua coscienza e' retta. E' impossibile che Dio colpevolizzi, anche se la persona sbaglia oggettivamente, chi cerca di adorarlo e avere un rapporo filiale o da suddito con Lui(nel che consiste la religione) nel modo che la sua intelligenza gli mostra come corretto.
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Riporto di peso la sua in neretto

>secondo il tuo ragionamento, cara Berescitte
R- Grazie dell'onore, ma sono maschietto

>ti chiedo 1) perchè mai Dio avrebbe avuto sempre un popolo organizzato nel passato (Nazione d'Israele, poi Collegio Direttivo della primitiva Chiesa Cristiana)?
R- Perché voleva realizzare una rivelazione non tramite telefonata o telepaticamente con ognuno ma attraverso un popolo. E' nella sua sovrana indiscutibile libertà. Il perché devi chiederlo a Lui.

>2) Chi è oggi, per esempio, l"Economo Fedele e Discreto" che Gesù, secondo le parole di Matteo 24:45-47, avrebbe costituito sopra tutti i propri domestici per dare cibo spirituale a proprio tempo?
R- Io ho una mia opinione su chi sia. Ma al forista che ha aperto il 3D ho detto che su questo ciascuno dirà la sua. Se me la chiederà espressamente io dirò la mia. Non voglio condizionare la libertà altrui, né quella dell'interessato (affinché faccia una libera ricerca) né quella dei foristi che hanno ciascuno a proporre la propria credenza.
Del resto dare su due piedi soluzioni che non vengono ruminate per conto proprio con fatica le fa disprezzare.

>3) Come armonizzi la tua opinione secondo cui una fede vale l'altra con quanto dice Matteo 7 circa la strada stretta e quella larga?
R- Attento. Una fede vale l'altra se c'è rettitudine di cuore, cioè innocenza. E questa c'è solo se uno ha fatto tutto ciò che è in proprio potere per cercare quella vera. Dio non può punire la non consapevolezza.
Diverso è il caso di chi trascura questo dovere o gli viene prospettata, in maniera credibile, la vera fede. Allora il suo rifiuto (ateismo) o la sua scelta per altra fede è colpevole.

>4) E, rifacendomi al discorso di Alex Kirk, perchè dovremmo cercare noi i veri credenti nelle eventuali poche comunità che ci sono nel mondo, invece di aderire ad una Chiesa che pewr il suo operato e per ciò in cui crede è più simile ad una luce situata sopra un monte che a un moggio sotto il letto?
R- Non ho detto (e se è questo che hai capito lo correggo) che bisogna fare una ricerca che spazi su tutte le fedi di questo mondo (c'è poco tempo e manca la concreta possibilità di analisi approfondita che si avrebbe anche frequentandole per una certo tempo). Dico che una analisi, adulta, bereana, libera dagli spauracchi condizionanti di Satana, del pensiero indipendente, della paura degli apostati, della demonizzata filosofia [tutti paletti che esistono solo se già si è aderenti a una ben precisa fede, come sai], va condotta sulle credenziali delle fedi cristiane e non cristiane che ci si propongono in concreto nella vita. Non occorre andarle a cercare, ma in concreto: si parte con la aderenza alla fede che ci è stata tramandata; appena sorge in noi l'esigenza critica di una fondazione, si pone tutto sotto beneficio di inventario interrogando la propria fede circa le sue credenziali; quindi ci si confronta via via con i soggetti portatori di altrefedi/credi/religioni, sia per purificare i propri motivi qualora avessero qualche aspetto debole, sia per aiutare loro (nostro fratelli!) a vedere che il loro credo non è criticamente fondato ed è perciò un fideismo/credulità infantile/speranza ed ipotesi, non certezza.

Un atteggiamento questo da mantenere per tutta la vita. Finché cioè ci sarà sia gente da aiutare additando loro la via della vera vita, sia qualcosa da imparare, poiché l'intelligenza non è monopolio né di Brooklyn né del Vaticano.
Quella di dare un'occhiata solo al comportamento di una comunità può essere ingannevole giacché a questo mondo esiste la simulazione e l'inganno. Ad es. Ti si può far credere che una certa religione è vera perché proclama alto il nome di Dio, ma giocando sul fatto che tu possa bere sia che questa cosa sia importante (e non lo è) sia che quel nome corrisponda a Geova (mentre non vi corrisponde) e nello stesso tempo tacerti e farti trascurare una delle note caratteristiche della vera Chiesa, senza la quale essa è falsa, che consiste nel collegamento con quella fondata da Gesù, cioè nella sua presenza ininterrotta come comunità evangelizzatrice in tutti i secoli della storia, poiché Dio l'ha fatta affinché serva tutti e non solo i privilegiati del primo secolo e quelli del secolo ventesimo.

>Gradirei risposta con elencazione dei punti.. Grazie!
R- Ci ho provato. Non so se ti ho soddisfatto. Possiamo intenderci ulteriormente. Le tue domande potrebbero solleticare anche altri foristi, come mi auguro.
Ciao!
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est modus in rebus