00 03/05/2005 12:56
Polymetis ha scritto:

"2) In ambito giuridico in quanto con la morte i peccatti dell'uomo vengono a decadere e questo concorda pienamente con la tesi del CD"

Scusa ma questa sarebbe la nota a piè pagina di quale Bibbia? Devi aver frainteso, il contesto è chiarissimo. Se qualcuno sostenesse che dopo la morte non c'è il giudizio dei peccati ma un'assoluzione per tutti, Hitler compreso, costui sarebbe contrario alla tesi immortalista.

Perfino gli Avventisti, che non credono nell'immortalità dell'anima, non intendono il passo di Romani 6:7 allo stesso modo dei TdG.
Attribuire a quelle parole il significato di assoluzione completa di tutti i peccati, cosìcché al "giudizio universale" Dio non terrà conto delle azioni compiute in questa vita, vuol dire leggere in quel versetto più - molto di più - di quello che vi è scritto, ignorando fra l'altro parecchie altre scritture dove si dice che il giudizio si baserà sulle azioni compiute nel corso di questa vita (cfr. www.infotdgeova.it/giudizio.htm ).
Certamente una nota in calce in una Bibbia non può contraddiee quello che è l'insegnamento cristiano tradizionale su questo argomento e quindi presumo che tale nota sia stata compresa male.

Ciao
Achille