00 16/04/2005 09:00
Ecco un altro esempio di "bordeggiamento" dottrinale:

«Durante la prima Guerra Mondiale, cotesti Israeliti spirituali [cioè i seguaci del pastore Russell, N.d.A.] divennero fisicamente soggiogati al potere dei sistemi Babilonesi e politici di questo mondo. questa fu una esperienza simile a quella degli antichi e tipici Israeliti, quando la loro nazione fu desolata ed essi furono portati via, quali prigionieri di Babilonia, per settant’anni. Nel 1918 d.C., gl’Israeliti spirituali si arresero a quelli della politica mondiale, che s’intromisero nella loro attività Cristiana. Cotesti servitori di Dio si ritirarono dalla loro pubblica opera educativa, maggiormente a motivo della dottrina religiosa di cui ancora prevale l’idea, e cioè: che gli ufficiali e dignitari politici della visibile organizzazione di Satana sono le “autorità superiori”, alle quali ogni anima Cristiana deve sottoporsi, come Romani 13:1 comanda. Mediante tale perversione della Scrittura, i membri della Gerarchia religiosa in controllo sono stati abilitati di agire quali “consiglieri spirituali” delle potenze politiche, adoperando il braccio forte dello stato per rimuovere e sopprimere la libertà di parola, di stampa, di assemblea, e di adorazione a Dio. Cotesta religiosa ed erronea applicazione della Scrittura concernente le “autorità superiori”, ha per lungo tempo provocato l’oppressiva schiavitù dei professanti Cristiani ai dignitari mondani, a spese degl’interessi dell’opera di Dio e della vera libertà Dopo la venuta del Signore nel tempio e la liberazione del fedele residuo d’Israeliti spirituali, dalla cattività alla Babilonia del tempo moderno cominciò ad aprire i loro occhi alla verità. Nel 1929 apparì la rifulgente luce. In quell’anno la Watchtower pubblicò l’esposizione Scritturale che trovasi al capitolo 13 dei Romani. Tale rivista dimostrò enfaticamente che Geova Iddio e Cristo Gesù sono “Le Autorità Superiori” e non i reggitori ed i governatori mondani, ... Questa rivelazione di vitale verità, liberò lo spirito del consacrato popolo di Dio, più di quanto fosse avvenuto prima»(libro "La Verità vi farà liberi", edito nel 1949, il grassetto è mio).

Prima di esprimere alcuni commenti, ancora una volta desideriamo richiamare l’attenzione del lettore sul fatto che il punto cruciale della vicenda, e di tutte le altre “verità progressive” di cui di tanto in tanto la Società si avvale per modificare la sua dottrina, non è tanto quello di aver cambiato opinione su di un determinato argomento, ma il fatto che la “nuova luce” oltre a modificare l’intendimento della precedente, utilizza la nuova rivelazione per mettere in crisi l’intero sistema che l’ha generata. Si prenda, per esempio, la dichiarazione fatta nel libro appena citato, che dice che la dottrina creduta precedentemente era una “perversione della Scrittura”, una “religiosa ed erronea applicazione della Scrittura”, che “ha per lungo tempo provocato l’oppressiva schiavitù dei professanti cristiani”, e che solo nel 1929 “apparì la rifulgente luce”. Sono parole che costituiscono la sconfessione dell’intero sistema di Russell, indicato come perverso, religioso, erroneo, oppressivo.

Una delle tante conferme la si ritrova nella Torre di Guardia [inglese] del 1° febbraio 1941, pag. 44, dove Knorr e Franz scrivono: «La scrittura di Romani 13:1 è stata applicata per molto tempo dai religionisti alle autorità mondane di questa terra. È chiaro, comunque, che l’apostolo Paolo non pensava minimamente ad una cosa del genere quando scrisse quelle parole» [grassetto aggiunto]. Come si vede, senza alcuna preoccupazione, il fondatore della loro organizzazione, C.T. Russell è allegramente catalogato fra gli odiati “religionisti”.

... nel 1962, accadde qualcosa che costrinse “l’organizzazione teocratica” a invertire la rotta e a ritornare all’interpretazione di Russell, a quella medesima interpretazione che per più di tre decenni era stata considerata una “perversione”. Difatti le edizioni della rivista Torre di Guardia del 1° e 15 giugno e 1° luglio 1963 (in italiano) con un dispiegamento di energie e di esempi scritturali a tutto campo, spiegarono al “popolo del Signore” chi erano da quel momento in poi le “autorità superiori” del capitolo 13° di Romani. Un attento esame del cospicuo materiale fa balzare evidente agli occhi una bizzarra anomalia. Nemmeno una volta viene menzionato il fatto che la nuova spiegazione costituiva una correzione della veduta precedente. Nemmeno una volta viene citata La Torre di Guardia del 1929 con la quale Rutherford annunciava al mondo di aver capito la “verità”, e, anzi, alle pagine 359 e 367 dell’edizione del 15 giugno, in due note in calce si citano i libri di Russell sull’argomento, proprio per far vedere che nel corso dei decenni la posizione dell’organizzazione era rimasta immutata. Sicura della sua impunità, addirittura, la rivista del 1963, utilizzava le stesse argomentazioni del 1929 per dimostrare l’esatto contrario! Ci troviamo realmente di fronte ad un’arroganza intellettuale senza limiti.

Trato da http://www.infotdgeova.it/autorita.htm

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 16/04/2005 9.00]