00 03/09/2009 15:02
Saulo di Tarso ha scritto:

....Comunque ho letto uno studio di Rodney Stark, "Ascesa e affermazione del cristianesimo", che porta un interessante contributo all'argomento (consiglio di leggerlo). Ovviamente il saggio va studiato per intero, ma vi riporto una tabella circa le sue proiezioni del numero dei cristiani nei primi 3 secoli e mezzo:
anno 40 d.C. numero cristiani 1000
anno 50 d.C. " " 1400
anno 100 d.C. " " 7500
...

Conosco questo studio, che è stato citato anche da qualche TdG nel tentativo di "dimostrare" che i primi cristiani non erano cresciuto poi così tanto.
Già dall'inizio comunque c'è qualcosa che non va in questa stima, che non tiene evidentemente conto di quello che si legge nella Scrittura (fonte che dovrebbe essere prioritaria per qualsiasi TdG che si rispetti).
Come è possibile infatti che nel 40 d.C. ci fossero in tutto solo 1000 cristiani, quando si legge in Atti che alla Pentecoste del 33 d.C. vennero battezzate in un solo giorno 3000 persone? (Atti 2:41).
E poco dopo (Atti 4:4) «molti di coloro che avevano udito la Parola credettero; e il numero degli uomini salì a circa cinquemila».
Poco tempo dopo, intorno al 50 d.C., solo i cristiani di Gerusalemme erano diventati "decine di migliaia" (lett. "miriadi", Atti 21:20).

Non risulta essere quindi credibile la statistica succitata, tenendo conto di quello che si legge nella Scrittura (si veda anche questa nota:
www.infotdgeova.it/dottrine/144.000.php#_ftnref4

Anche fonti extrabiliche confermano che la crescita dei primi cristiani fu molto più rapida. Per esempio, Ignazio, vescovo di Antiochia, ucciso a Roma durante l'impero di Traiano (98-117), scrive che la comunità giunse a mantenere 1500 poveri ed indigenti; questo significa che i cristiani erano molte migliaia, solo in quella città.

L'idea che nel 100 d.C. vi fossero in tutto l'impero romano solo 7.500 cristiani non ha una base biblica e storica.

Queste proiezioni si basano su enunciati sociologici sviluppati in seguito ad attento esame dei tassi di crescita dei culti attuali.

Le statistiche dimostrano però che il tasso di crescita di diversi culti attuali è stato molto più rapido.
Per esempio, ci sono voluti solo 117 anni, dal 1830 al 1947, perché il numero dei membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Mormoni) raggiungesse il milione a livello mondiale.
Lo stesso si può dire degli Avventisti del Settimo Giorno, nati più o meno nello stesso periodo dei TdG, i quali hanno raggiunto e superato i 144.000 adepti in soli 50 anni dalla loro fondazione: 1867-1918 = 153.857.
La Chiesa dell'Unificazione è stata fondata in Corea dal "reverendo" Sun Myung Moon all'inizio degli anni '50, ed è una delle sette di origine cristiana più diffuse nel mondo. Non si conosce esattamente il numero dei fedeli, ma si calcola che conti tra uno e tre milioni di adepti. Limitandoci alla stima più bassa, anche questa setta avrebbe quindi ottenuto 1.000.000 (un milione) di proseliti in soli 50 anni!

Anche i TdG hanno avuto simili livelli di crescita. In Italia, per esempio, da circa 120 adepti nel 1946, sono diventati oltre 150.000 nel 1985 circa. Anche a livello mondiale, per raggiungere e superare i 144.000 "proclamatori", ci sono voluti circa 70 anni: 1876-1945 = 156.299 (Libro "Proclamatori", p.717).

Per cui sostenere che i cristiani del primo secolo ci abbiano messo più di 120 anni per diventare poco più di 40.000 (quarantamila) non tiene certamente conto né dei livelli di crescita di molti culti attuali, né di quello che si legge nella Bibbia (che presenta cifre molto maggiori), nè - e questa è la cosa più importante - che a guidare, dirigere ed aggiungere credenti alla neonata chiesa era lo stesso Signore Gesù, tramite la guida dello Spirito Santo.

Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 03/09/2009 15:04]