00 10/08/2009 07:08
Citocromo c, 09/08/2009 21.14:

Caro Achille, quando presentai ad un tdg i numeri contenuti in Atti, mi disse che non sono assolutamente da prendere alla lettera e, citando uno studioso, mi disse che nel primo secolo i cristiani non superavano i 30000. Traete voi le conclusioni... Per me, cmq, erano oltre i 144000.

E perché non dovrebbero essere presi ala lettera?
Il CD paragona la crescita attuale dei TdG a quella dei cristiani del primo secolo:

«Come nel I secolo, oggi la crescita della congregazione cristiana è fenomenale. (Atti 2:41; 4:4) L'anno scorso si sono battezzati 366.579 nuovi discepoli, una media di oltre 1.000 al giorno! Negli ultimi tre anni si sono battezzate più di un milione di persone. Geova continua veramente ad aggiungere moltitudini di credenti. - Atti 5:14». (km 4/97, p.2.).

Se la crescita attuale dei TdG è da prendere alla lettera, secondo lo stesso loro ragionamento ("come nel I secolo), lo era anche quella dei primi cristiani.

Come ho scritto nel sito:

Basta leggere gli Atti degli Apostoli per capire che in pochi anni migliaia di persone aderirono al cristianesimo. Dopo pochissimo tempo il numero dei discepoli - considerando solo gli uomini - a Gerusalemme era già «aumentato fino a cinquemila persone» (Atti 4:4); in seguito, sempre a Gerusalemme, si legge che moltitudini di uomini e di donne si aggiungevano giorno dopo giorno alla nuova fede (5:14). «Il numero dei discepoli cresceva notevolmente e anche molti sacerdoti prestavano ascolto alla predicazione e credevano» (6:7). «La parola di Dio si diffondeva sempre più e il numero dei credenti aumentava» (12:24). Solo i cristiani di Gerusalemme quindi erano diverse migliaia (21:20; la nota in calce su questo versetto nella Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, dice: «Lett. "miriadi; decine di migliaia"»). Che accadeva nel resto del mondo? Folle intere davano ascolto alla predicazione e si battezzavano (8:6, 12); «In Giudea e Samaria i discepoli si moltiplicavano» (9:31); «Un gran numero di persone, divenute credenti, si volsero al Signore ... una considerevole folla si aggiunse al Signore» (11:21,24). L'opera di Paolo produsse risultati straordinari in pochissimo tempo; quasi intere città si radunavano per ascoltarlo, come ad Antiochia di Pisidia (13:44); grandi moltitudini divennero credenti (14:1; 17:4,12) A Corinto vi era "un popolo numeroso" di discepoli di Cristo (18:10); addirittura il numero dei discepoli ad Efeso - definiti "una considerevole folla" - creava un danno economico agli argentieri che fabbricavano le statuette della dea Artemide! (Atti 19). Vi erano cristiani ovunque, perfino al servizio di Cesare (Filip. 4:2; Coloss. 1:23) ed il loro numero aumentava di giorno in giorno (16:5). E si noti che gli avvenimenti menzionati nel libro degli Atti abbracciano un arco di tempo di meno di 30 anni, dal 33 al 61 d.C.

In Italia i TdG sono passati da 120 a 150.000 proclamatori in circa 40 anni, e si vorrebbe sostenere che i primi cristiani, che avevano fra di loro gli apostoli e i doni dello Spirito Santo, non siano stati in grado di avere una crescita almeno equivalente?

Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 10/08/2009 07:11]