00 30/10/2007 10:39
>Berescitte ufff ma quanto sei difficile da leggere....

Rispondo
[SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] circa 130 anni fa uno scrittore, sulla "Domenica del corriere", proprio al contrario di quello che desideri tu! - chiese a Pitigrilli di indicargli come poteva essere espresso in maniera forbita e intellettualmente elevata una sua riflessione che più o meno suonava così:

"Io non so come andranno le cose di questo mondo variabile..."
e lui gli rispose di scrivere
"Ritengo di non poter ipotizzare né epistemologicamente esprimere l'evolversi di questa realtà contingente..."
ma poi aggiunse che era meglio che scriveva come gli aveva insegnato mamma. E quindi sono d'accordo con te.

Ti dirò però che qui siamo in un FORUM ove l'uditorio è molto eterogeneo e in certi casi "suscettibile", così chesi impone anche un certo modo di dire le cose più elaborato. Tuttavia sono pienamente d'accordo di voler evitare anche la sola impressione (che poi manco ci si riesce del tutto) di fare dell'intellettualismo. Verrebbe recepito come una urtante ostentazione di superiorità, quando il mio desiderio è di muovermi fraternamente e tra fratelli.
Evidentemente non sempre mi riesce, ma ti prometto che farò ogni sforzo per essere più semplice.
Tu però, da parte tua, fanne uno, magari piccolo, per salire verso di me come verso altri che con il loro pensiero arricchiscono la mente e la aprono a modalità di espressione ulteriori.
Sai, per quanto sia lodevole la semplicità, bisogna evitare che divenga subcultura. Sono pochi i pastori che, solo a contatto con le pecore, hanno maturato pensieri che vadano oltre i problemini spiccioli.
E non ti venga in mente di riferirti a Gesù. Lui aveva dalla sua che poteva "insegnare con autorità". E quando le cose vanno solo "dette" e non "dimostrate", di parole ne servono davvero di meno e di semplici. Senza contare che la convinzione di fidarsi del "Grande Profeta" aveva la controprova dei miracoli.
Caramente [SM=x570890]
Bery