00 27/10/2007 07:10
Per quanto riguarda il giudizio circa la capacità mentale dei TG io credo di aver sempre testimoniato, sia in questo forum che nei tre precedenti a questo ai quali ho partecipato (di Martella, di Francesca e di Achille):

- l'estremo rispetto e sospensione di giudizio sia per i TG che qualsiasi aderente ad altra fede (che lascio a Dio perché fonda la responsabilità che nessuna persona esterna allo spirito umano altrui può sindacare). Le mie critiche valutative e quelle del GRIS a cui appartengo sono sempre state rivolte verso la dottrina e mai le persone. Dando il beneficio del dubbio anche alla stessa Dirigenza che però è responsabile almeno materialmente della sua conduzione perché dovrebbe tener donto dell'esegesi scientifica mondiale sulla Bibbia;

- sia la fiducia che l'essere umano cova la sua inteligenza come un potenziale di infinito sviluppo sotto la cenere. Ovvero essa esiste, ma può essere impedita. E ciò spinge il GRIS, come R: Franz, a inquadrare i TG come "vittime di vittime" (qua la mano carissimo Muscoril!). Del resto se non credessimo in questo, sarebbe davvero il caso di smetterla di spendersi nel forum e andare a farfalle;

- per colmo di onestà aggiungo ora che se volessimo parlare di sbalestramento mentale, nella mia Chiesa (ma non a livello magisteriale bensì di esegeti e teologi) nel postconcilio se n'è visto e abbondantemente. C'è voluto il faticoso recupero iniziato con i CCC, e poi la Fides et Ratio, e la Veritatis Splendor, e la Dominus Iesus... e non è ancora finita, per raddrizzare il timone (anzi c'è anche una rivista intitolata proprio "Il timone"!) del popolo di Dio cattolico, anch'esso fatto vittima di "verità" trasformata in "opinione soggettiva e ridotta a relativismo".

Mi rendo conto che anche fra i TG (in effetti è stato un fenomeno mondiale, si può dire iniziato verso il 1968) è accaduto, ma forse in maniera più grave, qualcosa del genere. Al punto che il loro CD ha potuto parlare di "verità presente", con i relativi "bordeggio" e altro che sappiamo fino a comprendervi il rinnegamento vero e proprio di "verità" fatte passare per divine in passato.

Ha giocato sull'equivoco del linguaggio. Di quel linguaggio che dovremmo tutti recuperare nella sua esattezza di uso dei termini per instaurare un dialogo che non sia tra sordi.
La corrente ci ha trascinato ove era logico che andasse. Ora a tutte le persone di fede (e ai laici di buona volontà) si impone il dovere di remare per risalire la corrente riaccendendo il fuoco della razionalità. Perché il Padre non è contento se ha solo "adoratori in spirito", li vuole anche che siano "in verità".
Shalom!