Infotdgeova -LiberaMente- Lo scopo di questo forum è principalmente quello di analizzare gli insegnamenti dei Testimoni di Geova in chiave critica, onde evidenziare gli errori e le contraddizioni presenti nelle dottrine e nella prassi del gruppo

Geovismo e psicologia: autocritica, autoesame, auto ed eteroaiuto fraterno

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    majo.RAFFA
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    00 26/10/2007 16:56
    Re: Qualche esemplificazione...
    berescitte, 14/01/2005 19.15:

    Grazie anzitutto a Jollyana che ha... aperto le danze.

    Io, per dare una traccia al brainstorming, dirò che ho raccolto tra i vari motivi per l'adesione (ma vorrei che venissero confermati e circostanziati da persone vive, con il calore della loro sofferta esperienza) qualcosa come:

    - il bisogno di risposte facili a quesiti difficili

    - un desiderio di autentica spiritualità che facesse da contrappeso alla società dei consumi che ci rende "Epicuri de grege porcus"

    - la delusione da parte di responsabili della chiesa di provenienza

    - il desiderio di compagnia

    - il desiderio di un ambiente pulito e protetto

    - il fascino di diventare biblisti

    - il terrore del "bastone" che davvero starebbe per venire la fine

    - l'attrattiva della "carota" fatta di villetta sulla prossima terra paradisiaca

    - la curiosità per i dubbi insufflati dai proclamatori che non hanno ricevuto interesse da parte dei propri pastori o non hanno ricevuto risposte

    - la convinzione che era davvero la Bibbia a sostenere certe idee (senza capire che erano comunque interpretazioni)

    - l'ottenere una risposta a "tutte" le domande (domande elementari ovviamente)

    - l'enorme ignoranza biblica e nella dottrina della propria fede

    - il parallelo accompagno della presunzione di potersi "difendere" da soli

    - e l'essere in effetti indifesi dal punto di vista culturale umano (poca capacità di valutazione critica, di verifica, di fonti da consultare, di ricerca)

    - il fascino della testimonianza dei proclamatori (look, modi gentili, servizio a casa, gratuità, disponibilità a tuo piacere...)

    - il bisogno di certezze (nell'epoca relativista del pensiero debole e della "sembrologia" postconciliare)

    - l'amore per la dottrina (disatteso da una fede emotivo/esperienziale/arazionale)

    - la facilità della formula (solo studio, niente culto né caritas)

    - il bisogno di una guida forte e sicura (per lo meno che apparisse tale) con monolitismo/uniformità nel credo e prassi

    e altro... Ritengo che siano tutte cose vere, anche se ovviamente non si ritrovano mai tutte presenti in un unico soggetto.

    I motivi per l'uscita invece sono qui che aspetto di impararli...




    Allora dato che sei un grande ed attento osservatore e nondimeno sicuramente una persona di grande cultura ti posso confermare da ex tdg che i motivi di entrata sono perlopiù esattamente questi. Anzi sono talmente precisi che si potrebbero mettere in elenco come standard con la possibilità di crocettarli per vedere quali tra questi possa essere il predominante (una banale ricerca statistica).
    Quelli di uscita in effetti sono un pò meno presumibili.

    Io penso che dalle esperienze mia personale ed altre a confronto siano difficili da individuare.

    Provo con me. Ad un certo punto ho cominciato a non sopportare più l'omologazione tutti vestiti uguali l'obbligo della gonna lunga per le donne. Qui si potrebbe pensare ad un motivo futile e banale, ma ragionando bene non è così. Perchè mai per essere accettati da Dio si dovrebbe portare un abito "preciso" o un look standard e definito?
    Quando cominciai a fare queste domande mi fu risposto perlopiù che era una forma di rispetto. Rispetto? In che senso se io vengo all'adunanza elegante ma con i pantaloni non lo rispetto? Da una cosa così banale è partita la scintilla dell'osservazione sstematica verso cose molto meno banali. Cioè quello che vorrei dire è che l'uscita prte quasi sempre da una motivazione poco importante da una scivolata su buccia di banana per così dire. Un intestardirsi su cose sciocche da parte della rinomata organizzazione wt porta poi l'esigenza da parte dell'affiliato di capire se come ci si punta sulle cose sciocche allora quanto lo si fa sulle cose "serie".
    E vai che aperti gli occhi i motivi si affollano a fiotti.
    Quindi, l'obbligo della predicazione sennò non sei un bravo Tdg. Ma perchè? Obbligo? Ma quando mai l'iniziazione Cristiana è un obbligo. E' un cammino di fede di scelte che non devono MAI essere un obbligo.
    L'obbligo di non frequentare i non affiliati? Perchè mica sono degli appestati. Invece si. Maddai ridicolo. Eppure sino a che la scintilla non scocca nella mente del dubbioso oramai TdG prima ciò sembrava normale anzi giustissimo. E alla via così un rotolare a nastro di eventi che ripassano di nuovo sotto il tuo metal detector mentale e cominci a rivalutarli in nuova chiave critica.
    Eppoi non parlare più con chi si disassocia. Ma quando mai si è visto un Cristiano che evita i suoi simili? Perchè.
    Aiuto ma dove siamo in una prigione di cristallo?
    Ecco che i motivi si sommano sempre più e diventano infiniti motivi per uscire da li.
    Il problema di fondo è che il condizionamento iniziale dato dai motivi da te sopracitati è tale per cui ti viene oscurata per sempre la visione del senso vero delle cose. Scusami ma diventi veramente "u scemo". Eh si anche se sei un intelligentone un forbitone, un cervellone ci caschi perchè la visione facile di soluzione difficili ti affascina e ci credi perchè nessun altra religione la da.
    Poi c'è chi resta oscurato per sempre o chi invece piano piano a causa di sciocchezze riapre gli occhi e si risveglia e allora tanti motivi risalgono alla ragione e sono alla base dell'uscita.
    Quello che però resta è il forte condizionamento iniziale che se sei una persona sensibile e con una coscienza particolarmente ricettiva ti porta a restare un pò marchiato nell'intimo e turbato, anche se sei riuscito ad abbandonare. Qui per me ci hanno studiato dei bravi psicologi e dei maestri di marketing perchè alla base di tutto c'è uno spietato e continuo condizionamento mentale.

    Ora devo lasciarti ma ritorno sull'argomento. Ne ho da dire.
    PS ho letto il libro di Divo Barsotti.... ecezziunale veramente!!!

    Ciao

    Elisa




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    d@reDev1l
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    00 26/10/2007 18:23
    Re: Bene. Allora rientriamo in tema con la BIG LIE che funziona proprio grazie a studiata psicologia
    Io credo che al di là del concetto della Big Lie invece la rivista esprima un pensiero coerente.
    Ma attenzione, non coerente con il resto del mondo, bensi' con i loro insegnamenti.
    Quando avevamo analizzato il thread sulla psicologia e sul trattare con i testimoni ricordo una parte che parlava del "gergo interno", comune a diversi cosiddetti "culti distruttivi". Una terminologia che svuota semanticamente certe parole per poi riempirle con un nuovo significato, comune agli affiliati ed estraneo e poco comprensibile agli altri, come ad esempio le parole fratello, pioniere, sala, schiavo fedele e soprattutto "VERITA'" per i TDG (altri culti hanno terminologie diverse, come i moon che hanno il "problema Caino/Abele" o altre organizzazioni altri vocaboli ancora).
    Quindi in questo caso la torre non sta dicendo di aver detto la verità nel senso proprio del termine, ma di aver trasmesso il "cibo a suo tempo" ovvero quello che i testimoni considerano, per associazione concettuale LA verità, pur con tutti i suoi cambiamenti, la luce progressiva (o intermittente a seconda delle opinioni) quindi in questo caso credo che il tdg non coglierebbe alcuna incoerenza in questa affermazione pur facendogliela notare, perché controllando il linguaggio si controllano anche i pensieri.
    Con le parole puoi cambiare la realtà e questa per loro è LA verità, indipendentemente se dieci minuti fa lo fosse o meno e se fra dieci anni ancora lo sarà.


    PS. x majo.RAFFA
    mi trovo d'accordo con te riguardo alla piccola scintilla che poi accende tutto il falo' rischiaratore nella mente, anche nella mia testa tutto è partito da una piccola incongruenza che poi mi ha permesso di osservare tutte le crepe, piccole e grandi. Ma non ritengo corretto riferirsi al tdg come a "u scemo", nonostante alcuni possano avere punti di vista diversi dal nostro, anche se noi ci siamo già passati e lo vediamo come ovvio, non dimentichiamo mai il rispetto e l'amore per gli altri [SM=g27822] .

    Ciao [SM=g27823] dD
    [Modificato da d@reDev1l 26/10/2007 18:26]
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    berescitte
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    00 27/10/2007 07:10
    Per quanto riguarda il giudizio circa la capacità mentale dei TG io credo di aver sempre testimoniato, sia in questo forum che nei tre precedenti a questo ai quali ho partecipato (di Martella, di Francesca e di Achille):

    - l'estremo rispetto e sospensione di giudizio sia per i TG che qualsiasi aderente ad altra fede (che lascio a Dio perché fonda la responsabilità che nessuna persona esterna allo spirito umano altrui può sindacare). Le mie critiche valutative e quelle del GRIS a cui appartengo sono sempre state rivolte verso la dottrina e mai le persone. Dando il beneficio del dubbio anche alla stessa Dirigenza che però è responsabile almeno materialmente della sua conduzione perché dovrebbe tener donto dell'esegesi scientifica mondiale sulla Bibbia;

    - sia la fiducia che l'essere umano cova la sua inteligenza come un potenziale di infinito sviluppo sotto la cenere. Ovvero essa esiste, ma può essere impedita. E ciò spinge il GRIS, come R: Franz, a inquadrare i TG come "vittime di vittime" (qua la mano carissimo Muscoril!). Del resto se non credessimo in questo, sarebbe davvero il caso di smetterla di spendersi nel forum e andare a farfalle;

    - per colmo di onestà aggiungo ora che se volessimo parlare di sbalestramento mentale, nella mia Chiesa (ma non a livello magisteriale bensì di esegeti e teologi) nel postconcilio se n'è visto e abbondantemente. C'è voluto il faticoso recupero iniziato con i CCC, e poi la Fides et Ratio, e la Veritatis Splendor, e la Dominus Iesus... e non è ancora finita, per raddrizzare il timone (anzi c'è anche una rivista intitolata proprio "Il timone"!) del popolo di Dio cattolico, anch'esso fatto vittima di "verità" trasformata in "opinione soggettiva e ridotta a relativismo".

    Mi rendo conto che anche fra i TG (in effetti è stato un fenomeno mondiale, si può dire iniziato verso il 1968) è accaduto, ma forse in maniera più grave, qualcosa del genere. Al punto che il loro CD ha potuto parlare di "verità presente", con i relativi "bordeggio" e altro che sappiamo fino a comprendervi il rinnegamento vero e proprio di "verità" fatte passare per divine in passato.

    Ha giocato sull'equivoco del linguaggio. Di quel linguaggio che dovremmo tutti recuperare nella sua esattezza di uso dei termini per instaurare un dialogo che non sia tra sordi.
    La corrente ci ha trascinato ove era logico che andasse. Ora a tutte le persone di fede (e ai laici di buona volontà) si impone il dovere di remare per risalire la corrente riaccendendo il fuoco della razionalità. Perché il Padre non è contento se ha solo "adoratori in spirito", li vuole anche che siano "in verità".
    Shalom!
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    majo.RAFFA
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    Utente Junior
    00 30/10/2007 09:56
    Re: Re: Bene. Allora rientriamo in tema con la BIG LIE che funziona proprio grazie a studiata psicologia
    .............. Ma non ritengo corretto riferirsi al tdg come a "u scemo", nonostante alcuni possano avere punti di vista diversi dal nostro, anche se noi ci siamo già passati e lo vediamo come ovvio, non dimentichiamo mai il rispetto e l'amore per gli altri [SM=g27822] .

    Ciao [SM=g27823] dD



    Probabilmente non hai letto bene la frase io non mi permetterei MAI di dare degli "U scemo" ad altri è un autoesame che vuole dare l'idea di una situazione di infognamento mentale percui sembri quasi uno scemo .... per dire uno che non ragiona più molto con la sua testa..... In qualsiasi mio intervento infatti mi sono sempre posta come colei che rispetta gli altri qualsiasi pensiero o cultura essi abbiano. Tanto è vero che avendo io due cari che sono ancora convinti TdG spesso mi rapporto in questo Forum dicendo che proprio per il rispetto e l'amore che ho per loro, non intendo ferirli nelle loro convinzioni e quindi mi limito molto nei diverbi che nascono quando si parla di TdG. Forse mi hai frainteso e non per permalosità ma per correttezza ci tengo a precisare che sono una persona che con accanimento rispetta le idee altrui. In ogni mio intervento parto sempre da mie sensazioni.... gli altri avranno le loro!!!!


    Ciao
    Elisa

    [SM=x570865]

    ps Berescitte ufff ma quanto sei difficile da leggere..... [SM=x570872]



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    berescitte
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    00 30/10/2007 10:39
    >Berescitte ufff ma quanto sei difficile da leggere....

    Rispondo
    [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] circa 130 anni fa uno scrittore, sulla "Domenica del corriere", proprio al contrario di quello che desideri tu! - chiese a Pitigrilli di indicargli come poteva essere espresso in maniera forbita e intellettualmente elevata una sua riflessione che più o meno suonava così:

    "Io non so come andranno le cose di questo mondo variabile..."
    e lui gli rispose di scrivere
    "Ritengo di non poter ipotizzare né epistemologicamente esprimere l'evolversi di questa realtà contingente..."
    ma poi aggiunse che era meglio che scriveva come gli aveva insegnato mamma. E quindi sono d'accordo con te.

    Ti dirò però che qui siamo in un FORUM ove l'uditorio è molto eterogeneo e in certi casi "suscettibile", così chesi impone anche un certo modo di dire le cose più elaborato. Tuttavia sono pienamente d'accordo di voler evitare anche la sola impressione (che poi manco ci si riesce del tutto) di fare dell'intellettualismo. Verrebbe recepito come una urtante ostentazione di superiorità, quando il mio desiderio è di muovermi fraternamente e tra fratelli.
    Evidentemente non sempre mi riesce, ma ti prometto che farò ogni sforzo per essere più semplice.
    Tu però, da parte tua, fanne uno, magari piccolo, per salire verso di me come verso altri che con il loro pensiero arricchiscono la mente e la aprono a modalità di espressione ulteriori.
    Sai, per quanto sia lodevole la semplicità, bisogna evitare che divenga subcultura. Sono pochi i pastori che, solo a contatto con le pecore, hanno maturato pensieri che vadano oltre i problemini spiccioli.
    E non ti venga in mente di riferirti a Gesù. Lui aveva dalla sua che poteva "insegnare con autorità". E quando le cose vanno solo "dette" e non "dimostrate", di parole ne servono davvero di meno e di semplici. Senza contare che la convinzione di fidarsi del "Grande Profeta" aveva la controprova dei miracoli.
    Caramente [SM=x570890]
    Bery
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    majo.RAFFA
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    Utente Junior
    00 30/10/2007 10:45
    Re:
    ..........
    Tu però, da parte tua, fanne uno, magari piccolo, per salire verso di me come verso altri che con il loro pensiero arricchiscono la mente e la aprono a modalità di espressione ulteriori.
    Sai, per quanto sia lodevole la semplicità, bisogna evitare che divenga subcultura. Sono pochi i pastori che, solo a contatto con le pecore, hanno maturato pensieri che vadano oltre i problemini spiccioli.
    E non ti venga in mente di riferirti a Gesù. Lui aveva dalla sua che poteva "insegnare con autorità". E quando le cose vanno solo "dette" e non "dimostrate", di parole ne servono davvero di meno e di semplici. Senza contare che la convinzione di fidarsi del "Grande Profeta" aveva la controprova dei miracoli.
    Caramente [SM=x570890]
    Bery



    Dai Dai Forbitone.... dai dai... qualche volta te la tiri anche tu.... suvvia ammettilo... ti piace fare l'intellettuale.... d'altra parte ti viene dun bene.....ma non sia mai che tu smetta di farlo.....sei trooppo bravo!!!!!
    [SM=x570874] e [SM=g27811]

    ciao buona giornata......


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    berescitte
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    Utente Master
    00 30/10/2007 11:26
    Chiuso. Procediamo psicologica-mente. Tesi: La libertà inizia se si stacca la spina, anche solo per un po’
    Raccolgo dal forum, come un sorcetto di biblioteca e presento con qualche riflessione a conferma esperienziale della tesi suddetta.

    1) Il forista Cerebrale, nella sezione “Esperienze vissute”, thread “Per i Testimoni confusi che mi leggono…”, il 16/10/2007 13.53 ha scritto:

    «Mi trovavo in vacanze in un posto idilliaco nell’Oceano Indiano, e una sera, affrontando questo pensiero e meditando su di esso, pervenni alla “giustificazione” della situazione.
    Malgrado riconoscessi il ruolo dello SFD, iniziai a pensare che se c’era il male nel suo seno è perché nascosti tra lo SFD ci fosse anche lo Schiavo Malvagio, fino ad allora identificato dall WT come le Chiese della Cristianità….»
    E nel post del 16/10/2007 22.06 intitolato “si è Testimoni 24 ore al giorno” ... conclude dicendo
    «Mi auguro dunque che molti Testimoni prendano finalmente le loro sante ferie, lontano da qualsiasi congregazione, a contatto con la natura e soli con la loro mente e uno specchio in mano per riflettere la loro immagine e vedere chi realmente siano, l'ombra di se stessi.»

    Anche se dissento dall’affermazione di scetticismo manifestata in seguito da questo forista di tutto rilievo , non posso non condividere la validità del primo moto da lui colto per la liberazione dalla… prigionia. Ricorda troppo da vicino il “rientrato in sé” del figliol prodigo. Anche se poi non tuttii TG che rinsaviscono si orienteranno verso la casa paterna (o se vi si orientano non riescono a scorgere dov’è). Ecco alcune testimonianze di conferma circa l’utilità di cominciare da uno stacco della spina:


    2) Ancientofdays: sempre nello stesso Thread, due post appresso conferma dicendo:

    «Io penso , a tal proposito, che se un Testimone si assentasse per un paio di mesi dalle adunanze dedicandosi ad altro, romperebbe l'incantesimo.E poi chissà se ci ritorna come prima ?»


    3) Sweetymi subito dopo che dice:
    «Ahahaha Ancient sei troppo forte!!!
    Ma sai che anche io ho affrontato me stessa dopo anni e anni di dubbi DURANTE UNA VACANZA IN EGITTO dove non potevamo frequentare adunanze? Ed era la mia prima vacanza lontano dalla congregazione, durata 3 settimane... Al mio ritorno ho deciso di non mettere più piede in sala.
    Sarà un caso?
    Antonella»


    4) Daniela, a ruota, ringrazia perfino la sua gastrite dicendo:
    «Credo che la forza più grande che abbiamo come miseri esseri umani sia proprio quella che hai dimostrato tu Cerebrale, quella di guardarsi dentro, nel più profondo, nella parte più sincera di noi. Lì ipocrisie non funzionano, ogni cosa trova il giusto posto e se bianco non è... non è. Spesso si dimentica questa capacità.
    Io sono ex da molto e ad un certo punto mi sono trovata nella stessa situazione, ricordo una gastrite terribile


    5) Apostata Felice nel thread del 22/10/2007 11.52 aperto sulla sezione “Esperienze vissute”, intitolato “Il mio cedimento” conclude dicendo:
    «Ricapitolando, ad allontanarmi dal geovismo fu l’interruzione per un mese dell’indottrinamento tramite le adunanze e la lettura dei giornaletti WTS, perciò consiglio ai TdG che vogliono verificare la loro fede di interrompere per un mese le loro attività, così si apriranno i loro occhi!»


    6) Io poco appresso confermo che è stata proprio quella mossa di allontanamento temporaneo che ha fatto innescare la possibilità della riflessione valutazione critica e infine ad uscire di gabbia anche ad Odivelli Arianna. I genitori l’avevano portata in crociera! E’ una testimonianza che ha dato a Telepace di Roma e anche altrove.

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    Le conferme potrebbero continuare…
    Quindi siamo d’accordo: bisogna fare come a poker quando ci si ferma e si chiede “LEGGO…”.

    Ma come LEGGERE se non condividendo ciò che, sempre appresso in quel thread, dice il forista Diego quando il 19/10/2007 9.29 osserva…:

    «Io penso che staccare la spina non è sufficente se non si ha la capacità di ragionare con la propria testa e, non si riceve un aiuto adeguato che ci liberi dei fantasmi del passato.
    Ma sicuramente può aiutare ad innescare il meccanismo... »

    Aiuto ne può venire dovunque e da chiunque ovviamente. Ed io penso che, a questo riguardo, questo sito e questo FORUM hanno sicuramente un ruolo di spicco nell’aiutare i TG a riflettere, a vedere ciò che la fiducia acritica non permette loro di vedere. Ritengo che sia illuminante e dirompente soprattutto la loro valenza documentaria.

    Quando è “lo Schiavo che confuta lo Schiavo” (adoperiamo lo schema suggerito da loro quando dicono che “la Bibbia si spiega con la Bibbia” non è vero?...) c’è poco da dare colpe a raggiri di Satana e a ventilare gratuite denigrazioni di fantomatici “oppositori”!
    Porre davanti all’attenzione dei TG distratti ciò che lo Schiavo ha scritto contro se stesso renderà loro molto difficile chiudere gli occhi alla curiosità di “accertarsi di ogni cosa” e poi di applicare la conseguenza di “ritenere ciò che è eccellente”; di ritenere cioè la “verità che rende liberi” perché questo accoglimento della Verità è comandato direttamente dalla Bibbia, da Gesù e anche dall’etica di una coscienza umana ragionevole.
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    Vitale
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    Utente Veteran
    00 30/10/2007 13:33
    Re: Chiuso. Procediamo psicologica-mente. Tesi: La libertà inizia se si stacca la spina, anche solo per un po’

    73806852=berescitte, 30/10/2007 11.26
    Le conferme potrebbero continuare…
    Quindi siamo d’accordo: bisogna fare come a poker quando ci si ferma e si chiede “LEGGO…”.

    Ma come LEGGERE se non condividendo ciò che, sempre appresso in quel thread, dice il forista Diego quando il 19/10/2007 9.29 osserva…:

    «Io penso che staccare la spina non è sufficente se non si ha la capacità di ragionare con la propria testa e, non si riceve un aiuto adeguato che ci liberi dei fantasmi del passato.
    Ma sicuramente può aiutare ad innescare il meccanismo... »

    Aiuto ne può venire dovunque e da chiunque ovviamente. Ed io penso che, a questo riguardo, questo sito e questo FORUM hanno sicuramente un ruolo di spicco nell’aiutare i TG a riflettere, a vedere ciò che la fiducia acritica non permette loro di vedere. Ritengo che sia illuminante e dirompente soprattutto la loro valenza documentaria.



    Forum come infotdgeova ed altri, apportano considerevole aiuto a chi dubbi ne ha oppure ancora no, ma non tutti hanno un pc e voglia-tempo a discutere. Ritorno ad un vecchio post (sintetizzo) dove replicavo che “ ... manca la presenza del parroco, e se c’é, non esiste pensa agli affari suoi quanto cittadini e problemi di fede“. Di che hanno paura i preti. Non sono loro pastori anche delle “pecorelle” smarrite?

    Vitale



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    berescitte
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    Utente Master
    00 12/11/2007 19:04
    da Nick con amore
    Il forum sta diventando troppo vasto per essere scorso da tutti in tutte le parti. Ed è per questo che mi permetto di segnalare, come contributo alla nostra indagine psicologica, ciò che io stesso scopro piacevolmente detto altrove da altri (e con la tristezza che comunque qualcosa di utile purtroppo mi sfuggirà).
    Come avete visto in passato segnalo sempre tutte le coordinate del chi, dove, come e quando, si trova il post a cui rimando. Ma qualche volta – come in questo caso – per risparmiare di dover fare la gimkana di ricerca, riporterò anche di peso la… perla trovata.

    Stavolta si tratta di una sorta di esame di coscienza che il forista Cerebrale indirettamente regala ai TG. Io spero che la sua evidente… "plenitudine cordis" l’abbia spinto a esagerare un po’. Mi auguro cioè che siano molti i TG dal cuore sincero che sappiano superare le prospettive di “carriera teocratica” come tentazioni, lacci del Diavolo che toglierebbero loro tutto il merito della loro faticosa e lodevole dedizione. Me lo auguro, per quanto molte voci in tutto il thread a cui il post di Cerebrale appartiene, confermano a nome di vari foristi che dice il vero. Ma andiamo al punto…


    Il forista Cerebrale, il 12/11/2007 15.34, post n. 353, sezione Esperienze vissute, thread “LA CARRIERA TEOCRATICA” dice testualmente quanto segue:

    «I Privilegi ... la CAROTA teocaratica per gli ignari conigli !!!
    Quella di elargire “privilegi” è solo una delle tecniche usate dai culti distruttivi, e non solo.

    L’essere umano è un animale che cerca l’approvazione.
    Non sa vivere senza sentire di fare parte di un gruppo, di essere approvato.
    Da bambini, è proprio ciò che ciascuno di noi ricercava. Il plauso dei nostri genitori molto fieri di esibire i propri figli come personcine “eccezionali”, capaci, intelligenti, simpatiche e così via.
    Ce lo portiamo dietro tutta la vita, e quando incontriamo un’Organizzazione che fà dei “privilegi” uno dei suoi mezzi più potenti per tenerti sotto controllo, ecco che come babbei ci caschiamo!

    Avere una parte durante la visita del viaggiante, un discorso all’assemblea, l’annuncio della nostra nomina al servizio di pioniere, del tuo nome quando sei nominato servitore di ministero o anziano, avere il sorvegliante a pranzo, il privilegio di portare i microfoni, di servire alla betel, di fare parte del reparto stampa, del comitato sanitario, di essere stato/a alla scuola dei pionieri, di essere inviato in un altra congregazione ad “aiutare”, presiedere all’assemblea, essere non solo anziano ma “sorvegliante che presiede”, uscire nel servizio con la moglie del sorvegliante viaggiante, essere nella prima fila alle assemblee tra coloro che tra poco prenderanno il battesimo e il cui nome sarà fatto alla prossima adunanza di servizio con applausi e un “benvenuto tra noi”, di avere partecipato ad una costruzione rapida di sale del regno o d’assemblea, di avere visitato la betel, specialmente di avere visitato la sede centrale a Brooklyn, di essere stato invitato a pranzo alla sede centrale, di avere stretto la mano ad un membro del Corpo Direttivo, ... e ultimamente i “diplomi” non solo della Scuola di Galaad, ma anche ... alla portata di molti giovani ignari “diploma della Scuola di Ministero” aperta a tutti i Servitori di Ministero celibi (che alcuni ingenui tengono incorniciato a casa propria in luogo e posto della laurea universitaria) ...

    ..... sono certo che se continuo, non smetto più!

    Tutti “privilegi” che ti verranno negati se sgarri, se non metti in pratica tutto quanto ti viene insegnato in materia di “disposizioni teocratiche”, di insegnamento dottrinale, di adempimento di profezie, di cronologia ‘teocratica’, di rispetto e sottomissione a “coloro che prendono la direttiva” che “sono degni di doppio onore”.

    Quanti tasti sui quali fare pressione possiede la WT, una volta che ti sei lasciato prendere dall’ingranaggio “teocratico”, che di “teo” o “theo”, ammesso che esiste, ne ha ben poco.
    Solo fredda realtà umana, invidie, potere, delazione, intransigenze, odio, bassezza, slealtà, disonesta intellettuale e simili, come un giorno scopri a tue spese, quando finalmente apri gli occhi e ti togli quei benedetti occhiali che ti hanno dato in dotazione il giorno che sei cascato nella trappola.

    Pur di non perdere tutto ciò, e trovarsi “indesiderato”, “persona non grata”, “debole spiritualmente”, “poco spirituale”, “irregolare”, “inattivo”, “più di là che di quà”, e simili, il Testimone è disposto ad accettare tutto, perfino grandi cambiamenti di pensiero, come l’abbandono della “generazione del 1914”, “il 1975 come anno decisivo nel corso della storia, che segnava la fine dei primi 6000 di storia del genere umano, dopo il quale iniziava il millennio tanto atteso (per parafrasare)”, e ora, anche il fatto che la chiamata celeste non si sia veramente chiusa nel 1935 come ci hanno insegnato da quasi un secolo, ma perfino che gli unti non sono migliori delle altre pecore, che alcuni di questi possono essere più spirituali (mio intuito, per poter infine introdurre il nuovo concetto che chi dirigerà questa organizzazione nel lontano futuro tra qualche decennio, dovranno per forza essere delle altre pecore con speranza terrena).
    Fatemi smettere con gli esempi, se no riempio un’altra pagina.

    Sì, saranno disposti a farsi calpestare, diminuire, svergognare, essere “segnati”, puntati col dito dai propri “fratelli”, se infine dopo un periodo di “penitenza”, potranno riacquistare quella benedetta posizione di APPROVATO (dagli uomini si intende .... non da Dio).

    Ecco purtroppo, cosa in generale motiva i Testimoni e fa sopportare loro qualsiasi umiliazione, l’approvazione dell’uomo, spacciata per approvazione divina!

    IO ME NE SONO LIBERATO!

    P.S. Lasciamo stare le statistiche, questo è lo spirito generale, malgrado ci siano delle eccezioni.

    Nick!
    .........................................................
    La dove regna l'impostura, non c'è posto per me ! (Vincenzo Vela) »
  • Aquarius83
    00 06/12/2007 11:27
    Psiche e WTS
    Orrore e sgomento!! Mi ricordo ancora la prima volta che dissi, ormai anni fa, al mio sorvegliante di circoscrizione che avevo intenzione di intraprendere gli studi in Psicologia.
    Non so dirvi se lo spaventava di più l'idea ke continuassi gli studi(cosa velatamente e allo stesso tempo palesemente scoraggiata dalla WTS) o ke continuassi giusto quelli.
    Mi disse: "Sai lo studio della psiche è pura filosofia! L'uomo cerca di dare spiegazioni a fenomeni ke nn può discernere". (Ke gran cavolata! La Psicologia è una scienza esatta. Non differente dalla fisica o dalla matematica!)
    Anche se tentarono in molti di dissuadermi, intrapresi lo stesso qst percorso e, anzi con mio stupore, mia madre, tdg anch'ella, volle sostenermi. (credo per gli introiti di uno psicologo d'oggi..)
    Quando lasciai 2 anni fa i Tdg subito i miei confratelli associarono le due cose.
    Niente di più sbagliato. Da quando ho smesso di sentirmi un Tdg non ho mai avuto bisogno di rivedere la mia posizione. Non ho mai sentito il bisogno di rileggere "la verita" in kiave psicologica. Non era la mia ampia conoscenza della mente umana ad avermi allontanato dalla WTS ma le assurdità in seno ad essa, alle condotte false e ipocrite (che in seno alla classe dei Tdg erano colpa di satana e dell'imperfezione, nel caso del cattolicesimo erano prove ke nn era la vera religione! [SM=g27820] )
    Questo fino al giorno dell'annuncio della mia dissociazione.
    Fu da allora che entrai nella mia grande tribolazione.
    Avevo costruito affetti importanti nella mia congregazione. Avevo avuto per 12anni un padre ke la vita mi aveva negato. Una sorella ke amavo da impazzire e una pseudo-madre.
    Dopo l'adunanza fatidica in cui io divenivo oggetto di abberrazione, per loro iniziò la guerra fredda.
    Niente più sguardi. Niente più saluti. Pianti, lettere, sms, messaggi di ogni tipo per rimanere legato cmq a quelle poke persone ke contavano. Ke contavano umanamente parlando..
    Ma le minaccie a loro erano troppo forti e costanti. Nessuno di loro poteva continuare la loro relazione con me. IO ERO MORTO!
    Cominciai a leggere qst dinamiche in kiave psicologica.
    Sapevo ke mi amavano. Ma perkè mi stavano facendo qst?
    Perkè lo stavano facendo a se stesse?
    Come può una madre arrivare a dire al proprio unico figlio ke Dio viene prima? Ke prima vengono i suoi comandi, Anke se qsti la renderanno una madre degenere?
    Come può un uomo, ke mi ha conosciuto da poko adolescente e cresciuto per 12 anni dandomi ogni attenzione e ricevendo da me l'affetto ke avrei dato a mio padre se l'avessi avuto, dimenticarsi di me?
    E qst sono le unike ke mi va di citare. Ma ce ne sono diverse altre..
    Ho trovato la soluzione in seno al credo stesso ke la WTS inculca.
    Durante il processo di apprendimento (studio biblico a domicilio)il soggetto viene gradualmente e inconsciamente dirottato dalla bibbia agli ausili markiati WTS come fossero scritti divini.
    Il soggetto attratto dalle dinamike descritte e dall'utopica società dei TDG accetta di buon grado di proseguire.
    Ci sono cambiamenti ke dovrà attuare. (primo stadio della manipolazione mentale) Ma qst cambiamenti nn sono obbligatori. La persona è liberà di scegliere. E lo sarà Sempre. Fino alla sua morte. (La bibbia basa tutto sul libero arbitrio. Libero un corno! Ma su qst se ne discute poi..)
    Lo studente vede nei primi cambiamenti cmq delle cose positive. Smettere di Fumare fa bene alla salute. Smettere relazioni peccaminose rende la coscienza tranquilla. Fare scelte onorevoli (vestiti, linguaggio, educazione) rende più rispettabili.
    E (seconda fase della manipolazione) si diventa cosi rispettabili soprattutto fra i fedeli servitori di geova. Se si entra a far parte dell'organizzazione si vivrà in un contesto dove tutti si sforzano COME TE di essere brave persone! Ke c'è di meglio ke vivere in una società dove sei pienamente accettato? (accettato per quello ke divieni nn per quello ke sei.. ma lo studente ignorante medio ha già compromesso le sue capacità di scelte autonome e cede alla fine della seconda fase di manipolazione mentale.)
    Durante la fase finale dello studio, lo studente è sempre più inserito nell'organizzazione. Potrebbe già iniziare a fare proseliti.
    Qst indica ke è già a conoscenza degli emendamenti fondamentali della WTS. (tra cui il divieto assoluto di intrattenere rapporti di qualsiasi genere con gli ex Tdg)
    Come fa un neo proclamatore adesso ad acquietare la propria coscienza o ultimo barlume di intelligenza smettendo di considerare certi divieti troppo esagerati e onerosi?
    Ecco che arriva il farmaco meraviglioso. il GeovaTourDeForce.
    Geova Sa. Geova discerne. Geova giudica con misericordia. Geova Salva.. Geova è onnipotente perciò ke te frega?
    (terza fase della manipolazione) Cedi a lui ogni dubbio. Ogni volontà. Egli discerne i cuori. Egli ti darà tutto quello a cui devi rinunciare oggi. (Giobbe arriva col treno express delle sue fatiche e dolori e perseveranza puntuale puntuale)
    "Anke se in qst duro mondo dominato dal diavolo, molti saranno quelli ke periranno, inclusi figli mogli e mariti, non preoccuparti come una povera disgraziata senza speranza! Geova cancellerà in quel giorno ogni dolre dal tuo cuore" (ke detta come la direbbe geova: Io ti skiaccio come i kikki di grano i tuoi figli e poi li faccio mangiare dai corvi ma tu nn ti addolorare.. io sono un Dio buono. Ti cancello tutto dalla memoria e tu riderai come un ebete per tutto quello ke ti ho fatto leggere nella torre di guardia. Tavoli apparekkiati. Fratelli e sorelle ebeti come te ke se la ridono perkè io gli ho riscritto la mente il tutto contorniato dal fatto ke ti tolgo il diabete, il reuma alle ossa e la vista precaria. Ke vuoi di più?)
    In ultimo, e certamente fondamentale, è la 4 fase della manipolazione. Essa arriva a caso. Dipende da come va lo studio. Da come lo studente apprende e, a parer mio, è la fase più psicologicamente squisita di tutta la dottrina WTS.
    LA DIFFIDENZA!!
    "Tutto quello ke hai imparato è giusto! E saggio"
    Ma la WTS pensa: "Basterà? Basterà a tener lontani i dubbi? Siamo una religione così assurda ke le prove ke siamo una società di dementi fiokkeranno dal cielo come neve sulle alpi."
    "Istilliamo nei cuori la diffidenza!" Usiamo le scritture del nuovo testamento! Quelle in cui descrivono l'arrivo di Lupi vestiti da pecore. Quelle in cui si parla dei falsi insegnamenti atti a distruggere la vera e santa religione. Cosi nessuno potrà mai fidarsi di alcuno ke nn siamo NOI!
    Davvero squisita qst strategia. Non c'è cosa migliore per tenere a se un uomo ke fargli vedere il male ovunque ke nn in noi stessi.
    E il principio fondamentale della tirannia.
    SE VOLETE KE UN POPOLO VI SERVA SENZA MAI TRADIRVI FATEGLI CREDERE KE NESSUNO LO AMA COME VOI STESSI. KE FUORI DA QUEL MONDO SAREBBERO PERSI. E KE, COSA FONDAMENTALE, LA FUORI BRULICA DI UOMINI KE TENTERANNO DI SVIARVI. DI DIRVI KE QST E' TIRANNIA!! MA VOI NON CREDETECI PERCHE' DIO L'HA PROFETIZZATO!! (quindi in automatico se viene detto ad un bimbo ke gli assassini sono tutti quelli con una pistola in mano, ke la usino o meno per loro nn farà differenza. Loro vedranno la pistola! E qst asservirà alla causa. )
    La Manipolazione è conclusa.
    AMEN

    ps. non ho introdotto l'associazione Dissociato=Apostata, perkè qst è una moda degli ultimi anni. Non so se la assoceranno ufficialmente come quinta manipolazione. Vedremo..
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    berescitte
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    Utente Master
    00 09/12/2007 06:36
    Ringrazio Aquarius che ha... portato acqua all'argomento precedendomi. Stavo appunto per segnalare questo suo intervento messo anche in altra sezione del forum. Lo prego [ sia come forista lettore che come Moderatore] di continuare e di evitare quelle "semplificazioni" abbrevianti che costringono chi vuole scaricare lo scritto a ripassarselo e ripulirlo.
    ke/ki in luogo di che/chi
    qst in luogo di questo
    e altre che avesse intenzione di usare.
    Grazie!
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    berescitte
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    Utente Master
    00 29/02/2008 16:16
    Segnalo...
    ... dopo aver atteso alquanto e, non essendovi aggiunte, la riflessione va ritenuta esaustiva,...

    ... segnalo una chicca di psicologia che si trova nella sezione "Forum principale" 3D "Aborto e risurrezione", aperto da Muscoril.

    Al di là dell'argomento trattato, è emerso che non è facile aiutare un TG ben solidificato nella sua posizione; aiutarlo a... vedere che in effetti sta vivendo dentro la caverna di Platone e che si nutre perciò di ombre perdendo la ricchezza dei colori e dello spessore che la realtà vera ha.

    Non è facile.
    Il TG mette in atto, sia scientemente che inconsapevolmente (direi istintivamente ma è una istintività acquisita!) delle difese che lo spingono a chiudere gli occhi e ad allontanare la fonte della luce.

    Ritengo quel piccolo 3D parte integrante di questo settore e invito a leggerlo se già non lo si è fatto.
    E, dopo averlo letto, a sentirsi impegnati - parlo a coloro che hanno fede - a condire di preghiera questo tipo di apostolato inteso a far luce, giacché certi meccanismi vengono rimossi solo dal... dito di Dio.
    L'invito ovviamente è rivolto più ai TG affacciati alla finestra del forum...
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    Maribella77
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    Utente Junior
    00 29/02/2008 23:59
    Re: Qualche esemplificazione...

    - il bisogno di risposte facili a quesiti difficili NO

    - un desiderio di autentica spiritualità che facesse da contrappeso alla società dei consumi che ci rende "Epicuri de grege porcus" SI

    - la delusione da parte di responsabili della chiesa di provenienza NO
    - il desiderio di compagnia SI

    - il desiderio di un ambiente pulito e protetto SI

    - il fascino di diventare biblisti SI

    - il terrore del "bastone" che davvero starebbe per venire la fine NO

    - l'attrattiva della "carota" fatta di villetta sulla prossima terra paradisiaca NO

    - la curiosità per i dubbi insufflati dai proclamatori che non hanno ricevuto interesse da parte dei propri pastori o non hanno ricevuto risposte NO

    - la convinzione che era davvero la Bibbia a sostenere certe idee (senza capire che erano comunque interpretazioni) NO

    - l'ottenere una risposta a "tutte" le domande (domande elementari ovviamente) NO

    - l'enorme ignoranza biblica e nella dottrina della propria fede SI

    - il parallelo accompagno della presunzione di potersi "difendere" da soli SI

    - e l'essere in effetti indifesi dal punto di vista culturale umano (poca capacità di valutazione critica, di verifica, di fonti da consultare, di ricerca) NO

    - il fascino della testimonianza dei proclamatori (look, modi gentili, servizio a casa, gratuità, disponibilità a tuo piacere...)
    SI

    - il bisogno di certezze (nell'epoca relativista del pensiero debole e della "sembrologia" postconciliare) SI

    - l'amore per la dottrina (disatteso da una fede emotivo/esperienziale/arazionale) SI

    - la facilità della formula (solo studio, niente culto né caritas) NON SO

    - il bisogno di una guida forte e sicura (per lo meno che apparisse tale) con monolitismo/uniformità nel credo e prassi
    e altro... Ritengo che siano tutte cose vere, anche se ovviamente non si ritrovano mai tutte presenti in un unico soggetto.
    SI





    I motivi per l'uscita invece sono qui che aspetto di impararli...

    Sono troppi ma li riassumo in tre parole "mancanza di amore".
    Io sapevo sin dall'inizio cosa amavo o quali atteggiamenti in genere ero riluttante ad accettare normalmente, ma come sappiamo non sono cose che si percepiscono da subito in una congregazione, la "luce" è progressiva anche qui aihmè.. [SM=g27819]
    Non sarebbe esaustivo elencare le motivazioni della MIA fuoriuscita, per lo meno nel mio caso, basti dire che tutto ciò che cercavo e dico TUTTO, non l'ho trovato. Solo, ringrazio, di aver conosciuto in particolare UNA PERSONA, UN ANZIANO, che mi è tanto caro quanto potrebbe esserlo un padre. Ho provato e provo amore anche per altre persone della mia ex congregazione ma non ne ho ricevuto in cambio e talvolta non certo per "colpa" loro a mio avviso .. [SM=g27815] (magari anchemia eh? [SM=g27821] )
    Ad ogni modo ho odiato: l'omertà, il perbenismo, il maschilismo, la superficialità, l'arrivismo, la mancanza di carattere nelle persone,
    la routine, il fanatismo, l'ignoranza.
    Ho amato d'altro canto: la complicità (anche se aveva uno scopo preciso), le certezze(ora false), il senso di unione e di appartenenza ad un gruppo (che in realtà non ho mai provato fino in fondo), ma la cosa che ho veramente AMATO è stata una persona TUTTO IL RESTO NON CONTA [SM=g27817]








    Mari


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    berescitte
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    Utente Master
    00 01/03/2008 16:42
    Carissima
    Vedo che ti sei inserita rispondendo a una indagine che io ho lanciato all'inizio del 3D. Grazie per questo tuo contributo, per il quale dirò sinceramente che me ne compiaccio. A mio avviso eri onesta e avevi i numeri sufficienti per l'analisi critica che poi ti ha portato a lasciare il gruppo.

    Io però adesso mi aspettavo e mi aspetto da questa mia ripresa del 3D, che interrompe un lungo periodo di quiescenza come si vede dalle date, che si dialoghi sui fattori evidenziati nel 3D aperto da Muscoril e da me segnalato nel post più recente.

    Interesserebbe cioè raccogliere riscontri se per molti ex TG è vero che quando erano dentro avrebbe funzionato il meccanismo di autodifesa istintiva che, di fronte a chi, ben informato sul geovismo, avesse presentato loro delle valutazioni critiche, queste, per quanto ragionevoli e ben documentate, non avrebbero sortito alcun effetto per la indisponibilità al dialogo del TG in quel momento.

    Sembra infatti - da testimonianze spontanee date nel forum - che non manchino ma siano assai pochi i TG che abbiano avuto il ripensamento solo in base alla conoscenza di tali valutazioni critiche offerte da altri. Per i più sembra che abbia funzionato una sorta di "tegola in testa": una delusione, un tradimento, un fattore affettivo insomma. E solo dopo, una vola usciti, o a causa di questo, si è avviata quella analisi critica su dottrina e conduzione che qui ci prodighiamo a fornire.

    Se questo venisse confermato in abbondanza ne verrebbe che noi foristi critici non dobbiamo presumere di cacciare con le nostre forze i ragni dal buco, né che il fattore mentale basti infallibilmente a far luce (semmai potrà porre una pulce nell'orecchio che il soggetto poi svilupperà con una ricerca personale).

    La nostra opera cioè - irrinunciabile e necessaria a mio avviso -, è più utile per il consolidamento futuro che non per la rottura del ghiaccio iniziale.

    E interessava sapere se questo meccanismo di difesa/ripulsa da parte del TG D.O.C. dipende o meno da condizionamenti mentali ben studiati e inculcati dalla WT proprio per tenere le pecore nel recinto.
    Se è così, prenderne coscienza, anche per TG convinti, potrebbe essere stimolo a verificare la realtà o meno della propria libertà mentale. Che poi non è altro che quello essere in patica e non solo in votis bereani come il CD sembra che invita ad essere con la destra ma rende impossibile con la sinistra.
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    berescitte
    Post: 5.623
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    Utente Master
    00 26/03/2008 03:00
    Perché le perle non si perdano e deprezzino sparpagliate come sono qua e là…

    Eccovi qui riprodotto quanto ha scritto il forista Cerebrale in “Pensieri e parole”, thread “Parole sagge su cui riflettere: Vivere il presente, del 11/3/2008, ore 11,00

    Quando è stato chiesto al Dalai Lama
    “Cosa vi sorprende di più nell'umanità?”, ha risposto, “l'uomo!”

    E per spiegare la sua posizione, ha fatto una riflessione che, tra l'altro, sostiene che ...

    “al pensare ansiosamente al futuro si dimentica il presente, al punto di non vivere né il presente né il futuro.
    Vivono come se non morranno mai ... e muoiono come se non hanno mai vissuto. ”

    Questa riflessione che ho letto questa mattina mi ha fatto ricordare l'articolo che ho inserito ieri dal tema “I Testimoni di Geova impiegano il controllo mentale ? ”
    freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7339523 .

    Il modello di vita che l'Organizzazione istilla nei suoi membri, vuoi con articoli simili a quello indicato sopra o con i rigidi programmi che ti tengono comunque intensamente occupato in un opera che si concentra sul dimostrare quanto sia malvagio il presente focalizzando l'attenzione e tutte le energie sul meraviglioso ma pur sempre utopico futuro, finisce per produrre individui simili a quelli descritti dal Dalai Lama, che "muoiono come se non hanno mai vissuto".

    Guardando a come abbiamo corso per tutta la vita cercando di conciliare gli obblighi che l'Organizzazione ti inculca, pena il senso di colpa se non addirittura la disapprovazione divina ma comunque quella della comunità, con le normali responsabilità di padri, madri, di lavoro secolare da indipendenti o dipendenti, il tempo rimasto per vivere il tuo personale presente è praticamente inesistente.

    Oggi che siamo usciti da questo vortice di attività che ti portano via la migliore parte della tua vita e delle tue giovani risorse, possiamo finalmente godere ogni attimo della nostra giornata con piena gioia, senza dover essere terrorizzati dalla situazione attuale vivendo in un futuro che molto probabilmente non sarà assolutamente come ha voluto dipingercelo l'Organizzazione.

    Nick!
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    La dove regna l'impostura, non c'è posto per me ! (Vincenzo Vela)

    ===============================================================


    Lo stesso giorno, alle 14,57, la forista Maya ha osservato
    E viviamo dunque!

    E mi piace pensare che non è vero che chi esce dalla "congregazione" è sicuramente malvagio, vi ricordate "escono da noi ma non sono della nostra stessa sorta" , e non cerca il "piacere" a discapito della moralità!
    Io qui non vedo ladri assassini lussuriosi e disonesti.
    Vedo tante persone ferite che cercano si di recuperare il tempo perduto, e magari ogni tanto si arrabbiano pure per aver confidato in persone che li schiavizzavano psicologicamente, ma lo fanno con consapevolezza e serenità, magari aiutando qualcun'altro a risollevarsi, coi mezzi e le conoscenze che hanno!
    Stiamo facendo un percorso evolutivo notevole, leggere di altri sulla nostra stessa via è una "manna"!
    Maya

    E' meglio vivere una spiritualità che usare il nome di una religione. Giuro che son più sicuro nell'insicurezza che nella convinzione! (Povia)

    ======================================================================


    Al che il sottoscritto, il 12 marzo, alle 19,57, ha fatto il seguente commento:
    E' ovvio che la WT deve trovare riparo dal potere dirompente che avrebbe il contatto dei suoi fedeli con gli ex. Perciò li deve colpevolizzare ammonendo che se li si contatta si viene infettati perché sono cattivi. La dietrologia invece è che chi esce (salvo certamente chi fosse uscito per indegnità o debolezza a reggere "le alte norme di Geova")ha capito che qualcosa non torna, e siccome la WT sa che questo è vero, fa in modo che l'ex non faccia traballare tutta la baracca dicendo che cosa è che non torna.
    Quanto al non essere della loro sorta però dice il vero. L'ex ha una sorta di marcia in più perché non vive più tra le ombre della caverna platonica.

    ----------------------
    est modus in rebus

    =============================================================


    E quest’altro articolo, sempre di Cerebrale, linkato dal primo, in “Forum Principale”, thread “I Testimoni di Geova impiegano il controllo mentale?, il 9/3/2008, alle ore 23,56

    Come qualifichereste la tecnica impiegata dalla WT nel seguente articolo?

    L'articolo, dal tema “Ora è tempo di decidere”, è apparso sul Ministero del Regno.

    Ho evidenziato le seguenti parole usate nell'articolo:
    - ragionevole
    - prossimo futuro
    - situazioni critiche
    - gravi decisioni
    - effetti di vasta portata
    - significare il disastro
    - estreme conseguenze
    - mentre è l'articolo stesso a evidenziare la frase “ORA è il tempo” con ORA in maiuscolo.

    In un articolo che prende meno di una pagina, vengono usate 8 espressioni allarmanti, che non possono lasciare indifferente il più normale degli esseri umani e che, a mio avviso, a forza di essere costantemente udite devono avere un effetto sulla propria mente.

    Ancora un aspetto da notare, è che questo non è un articolo la cui lettura era lasciata alla curiosità, scelta o volontà di chi desiderasse leggerlo, ma un articolo da studiare e trattare in dettaglio durante 25 minuti con l'uditorio presente all'adunanza di servizio la cui presenza non è un'attività facoltativa per i testimoni, ma un obbligo morale per non essere discriminati come “coloro che hanno la (cattiva) abitudine” di “abbandonare la comune adunanza”.

    Ed è infine importante rimettere quest'articolo nel suo contesto storico:
    si tratta del programma dell'adunanza di servizio che iniziava il 1° dicembre 1974;
    Immaginatevi lo stato psichico di questo gruppo esposto ormai da almeno 5 anni a martellanti e tendenziose dichiarazioni che indicavano auspicabile che Dio portasse Armaghedon, non nel prossimo futuro, ma nell'autunno del 1975!

    Ecco la trascrizione dell'articolo:

    ...............................................
    “Ora è tempo di decidere”

    È ragionevole attenderci nel prossimo futuro di trovarci in situazioni critiche nelle quali potremmo all’improvviso essere costretti a prendere gravi decisioni con effetti di vasta portata.
    L’indecisione può significare il disastro. (Giac. 1:6-8) L’addestramento ora provveduto da Geova ci aiuta a distinguere chiaramente “il bene e il male”. (Ebr. 5:14)

    ORA è il tempo di prevedere le controversie che possono sorgere, considerare i fattori inerenti e decidere quello che faremo. Se pensiamo a tali cose solo quando ci si presentano, le pressioni e le incertezze del momento possono avere la meglio su di noi con estreme conseguenze.

    Indichiamo di seguito alcune situazioni critiche che avremmo dovuto già considerare e in merito a cui prendere una decisione sulla condotta che seguiremo.

    Invitate l’uditorio a dire come considerano i seguenti punti e perché:

    (1) I parenti possono minacciare di rinnegarvi a causa della vostra fede. (Matt. 10:35-39; Mar. 10:29, 30)
    (2) Di fronte alla perdita di molte cose materiali, forse a causa della grave situazione economica. (Abac. 3:17, 18)
    (3) L’essere arrestati o imprigionati come cristiani. (Matt. 10:18, 19; Riv. 2:10)
    (4) Il dover sopportare avversità fisiche in relazione alla persecuzione. (Giob. 2:5; 1 Piet. 2:20; 2 Cor. 11:23-27)
    (5) Proscritta l’opera di predicazione; proibite le adunanze. (Atti 5:28, 29)
    (6) Insistenza per indurre a sostenere un governo mondano. (Luca 4:5-8; Giac. 4:4)
    (7) Improvvisa tentazione di commettere immoralità. (1 Cor. 6:9, 10)
    (8) Di fronte alla richiesta di salutare la bandiera. (Dan. 3:16-18)
    (9) Allettati da qualche attrazione mondana. (1 Giov. 2:15-17)
    (10) Tentazione di contraccambiare i maltrattamenti o l’opposizione. (Rom. 12:17-20)
    (11) Esortati da qualcuno a trascurare il consiglio degli anziani. (Ebr. 13:17)
    (12) Che dire se alcuni fratelli diventano ribelli? (1 Tim. 4:1, 16)
    (13) Che dire se gli oppositori mettono a repentaglio la vostra stessa vita? (2 Cor. 1:8-10)
    ..........................................

    Sono passati ormai 34 anni da quando quest'articolo è stato studiato e non è successo praticamente nulla di quanto paventato dalla WT che meritasse lo stress generato nella vita di coloro che, come me, erano fedeli attivi proclamatori del Regno.
    [Modificato da Cerebrale 10/03/2008 0.00]
    Nick!
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    Maya88m
    Post: 99
    Registrato il: 05/11/2007
    Utente Junior
    00 26/03/2008 11:26
    Caspita Bery non mi ricordavo di aver scritto quelle cose!
    A volte ragiono!

    Comunque mi hai dato il "la" per rispondere al tuo quesito del primo marzo:


    Interesserebbe cioè raccogliere riscontri se per molti ex TG è vero che quando erano dentro avrebbe funzionato il meccanismo di autodifesa istintiva che, di fronte a chi, ben informato sul geovismo, avesse presentato loro delle valutazioni critiche, queste, per quanto ragionevoli e ben documentate, non avrebbero sortito alcun effetto per la indisponibilità al dialogo del TG in quel momento.



    Risposta: Sicuramente! Tutto ciò che attacca l'organizzazione viene fagocitato dal meccanismo di difesa, la critica è opera di Satana per allontanarci, quindi non va ascolatata. Anche la critica a singoli "fratelli" non va ritenuta affidabile va inglobata nella bolla "discorso apostata" e cestinata senza esitazione! Le basi vengono messe già durante lo studio biblico con affermazioni tipo "avrete opposizione da parenti e amici.... sono strumento di Satana, se cederete non salverete voi stessi e non aiuterete nemmeno loro ecc ecc"
    Quando l'opposizione si verifica, ed è normale che un familiare ti chieda cosa stai facendo, hai visto.... Satana ti mette alla prova!

    Cosa ti fa capire che sei stato preso nella rete?
    Penso che sia un processo multifattoriale!
    Qualcosa va oltre il tuo limite di sopportazione, non so: troppa ingerenza nelle scelte personali; un'umilazione di troppo; un attacco a un familiare che ami e stimi e sai che non si merita; la mancanza di misericordia se sbagli e ti penti....
    Cominci a guardare le cose un'attimino dall'esterno
    Magari salti qualche attività sentendoti in colpa e poi vedendo che in fondo sei più sereno di prima
    Cominci ad avere domande e dubbi, cerchi ti informi, e metti a posto i pezzetti del puzzle

    E un giorno quasi per magia ......

    Quindi l'attacco diretto anche se ben intenzionato difficilmente funziona, forse di più la comprensione, e poche briciole di dubbio al momento opportuno quasi lasciate cadere per caso!
    E poi chi vuole capisce, non si può nemmeno tirar fuori a forza chi lì ci sta bene!

    tutto qui
    Maya

    PS: da poco ho scoperto cosa significa il tuo nome!


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    berescitte
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    00 14/10/2008 12:25
    Riprendo un punto trattato altrove
    Nella sezione “Esperienze vissute”, 3D “Secondo voi… sono veramente da capire?”, aperto dal forista Gandhi il 29/02/2008 h’ 13.48 (e che attualmente si trova in quinta pagina) si è cercato di analizzare, nell’intento di capirlo se possibile, l’atteggiamento di un TG che, di fronte alla tragica notizia di un suo amico ex TG dissociatosi:
    1) non solo ha tagliato i ponti, cosa eccessiva giacché non si trattava di un “disassociato” che, venendo espulso, si può supporre una sua indegnità o una sua devianza dalla fede che potrebbe “far inciampare”;
    2) non solo ha trascurato di aiutarlo nonostante lo sapesse molto disturbato emotivamente e mentalmente;
    3) ma quando ha saputo la notizia del suicidio l’ha perfino assorbita con fredda indifferenza, come se la cosa non lo riguardasse o, peggio, come se quella era la fine che l’ex fratello meritava di fare per aver abbandonato la fede geovista (cosa che però neanche sapeva, giacché non lo frequentava più e si dà il caso che sono tanti gli ex che lasciano liberamente o sono cacciati dall’Organizzazione ma religiosamente mantengono quella fede).

    Mentre ovviamente invito a leggere e se si ha qualcosa da dire a riprendere quel 3D, riporto qui nella sezione di psicologia, un mio intervento sul tema chiedendo una collaborazione informativa da chiunque può. Questo è infatti uno degli angoli più strani che si possono creare nella psiche umana; sia di TG che di… figli di Babilonia la grande. E sarebbe penso molto utile se riuscissimo a ricaparne la scaturigine. Ecco l’intervento, leggermente ritoccato…

    xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


    Basterà la psicologia a dipanare tale mistero o ci vorrà anche la psicanalisi e la psicoterapia?


    Io direi che oggettivamente l'atteggiamento gelido del cosiddetto amico è cinismo. Soggettivamente però può essere incoscienza, mancanza di cultura, ottusità e altro.
    Ma, come si è osservato, dal momento che tali atteggiamenti e anche il cinismo bello e buono, si trovano anche fuori di quel recinto, il problema psicologico che si pone per i TG è sapere se e fino a che punto sia la loro formazione/deformazione religiosa a creare tale atteggiamento.
    Ci illuminerebbe molto una piccola statistica al riguardo. Come quella di JERRY BERGMANN sul suo I Testimoni di Geova e la salute mentale, Dehoniane). Se non erro quanto a patologie mentali egli ha registrato una maggiore incidenza tra i TG che altrove.

    Ma per patologia in questo caso io intendo non la situazione mentale del Testimone che si suicida, ma quella della freddezza disumana del TG che assorbe con tranquillità tale tragedia, nonostante che si tratti di persona "amica" (per quanto e perché e percome si possa davvero essere "amici" tra TG invitati dai loro capi a "mostrare amore" più che a nutrire amore verso il prossimo*).

    Una piccola conferma che tale freddezza debba essere coltivata, altrimenti Geova non è contento di te, me la dette anni addietro un ex TG che, seriamente infortunato, mi parlò di sua madre che:
    1) Andò a visitarlo in ospedale non per amore materno (quel qualcosa che madre natura fa venire su dalle viscere) ma "perché sennò lui avrebbe criticato l'Organizzazione di Dio dicendo che la madre non era venuta neanche a visitarlo per vedere come stava";

    2) E di fronte alle meraviglie del figlio che protestava che in tal modo non si sentiva amato, giacché se essa non avesse avuto il motivo di evitare il biasimo all’Organizzazione, non sarebbe neanche venuta a visitarlo, rispose che essa doveva abituarsi al distacco in quanto tra poco sarebbe venuto Armaghedon, essa avrebbe assistito alla distruzione di suo figlio da parte di Geova e avrebbe dovuto restare non solo impassibile all'evento ma approvarlo con sincerità interiore. Un suo moto di dispiacere sarebbe stato motivo sufficiente per Geova, che "scruta il cuore e le reni", per distruggere anche lei insieme al figlio disassociato, in quanto non allineata al volere divino.

    In tal caso sarebbe appunto la fede a determinare certe posizioni mentali. E sarebbe di grande utilità per tutti sapere se gli ex TG di questo forum potessero confermare tale mentalità come inculcata dall'alto e non – come certamente direbbe a propria scusante l’Organizzazione - riducibile a esagerazione e travisamento di una mamma che non aveva "accurata conoscenza".
    ____________________________
    * In effetti io trovo orripilante che un TG ritenga di essere realmente e sinceramente una persona pacifica e non violenta e nello stesso tempo si alimenti senza protestare, e forse con intimo piacere, delle descrizioni che la WT ogni tanto offre su quella “virile persona di guerra” (Esodo 15,3 – NM ‘86) che sarebbe Geova massacratore.
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    berescitte
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    00 08/01/2009 18:37
    SUPERSTIZIONE E OCCULTISMO INCIDONO SULLA PSICHE DEI TESTIMONI?

    La forista "Vecchia Marziana", su questo forum, ha tematizzato la superstizione e l’occultismo come possibili pericoli di squilibrio, causati dalla adesione all’ideologia geovista.
    Sono temi che rientrano nella psicologia dei Testimoni e perciò riporto qui il primo post del suo Thread aperto nella sezione “Forum Principale” e intitolato “I pericoli del geovismo sono tutti palesi o ve ne possono essere di occulti?”.

    Ad esso faccio seguire il mio intervento che, come sesto postante, ho fatto in tema.



    Dice Vecchia Marziana

    Dei pericoli derivanti dall'adesione a MRA
    e in particolare di quello trattato in questo Forum, cioè del geovismo, abbondano esempi.
    Ci si rende palesemente conto di come sia manipolata la nostra personalità attraverso la trasformazione della nostra intelligenza, della nostra affettività, della nostra capacità di interazione.
    Ma, leggendo i vari post, mi è sembrato scorgere altri pericoli, più subdoli perchè meno palesi.
    E' probabile che sia una mia suggestione, anzi, me lo auguro, tuttavia gradirei il vostro parere.

    Primo pericolo occulto: l'incentivazione alla superstizione.
    Il porre l'accento continuamente e in modo maniacale su una influenza negativa nel:
    possedere determinati oggetti definiti di origine pagana o di altre religioni, (Cattolica in particolare).
    Il divieto di intraprendere determinati lavori che implicano la fabbricazione di oggetti o il contatto con altri o la frequentazione, per motivi di lavoro o di svago di determinati luoghi
    Possiamo affermare con ragionevolezza che, questo particolare modo di ragionare, più che avvicinare gli adepti a Geova Dio, li avvii invece sulla strada della superstizione?
    E una religione, non dovrebbe invece insegnare ad uscire da determinati meccanismi di pensiero, non dovrebbe rendere liberi da retaggi ancestrali?

    Secondo pericolo occulto: occultismo.
    Il porre l'accento continuamente e in modo maniacale sulla influenza negativa del maligno, può indurre determinati soggetti con particolari fragilità ad avvicinarsi, seppur inconsapevolmente, a pratiche magiche o esoteriche?
    Il bruciare immagini sacre per altre fedi, non perchè contrarie al nuovo credo, ma in quanto veicoli di forze sataniche, non è forse una di queste manifestazioni?
    La superstizione, se spinta all'eccesso, non è forse la chiave per accedere a pratiche deteriori?

    Non è mia intenzione demonizzare, a mia volta, le supposte intenzioni di un movimento religioso, sono constatazioni che spero possano essere confutate.

    Gabriella Prosperi


    Dice il sottoscritto

    Il mio parere, anzi i miei pareri.
    La superstizione è una forma di idolatria perché attribuisce a persone, oggetti, gesti rituali, formule verbali, una causalità soprannaturale che è di pertinenza della Divinità. Tuttavia essa è praticata per lo più senza tale precisa coscienza così che in pratica la si può situare nell'infantilismo spirituale che la mescola anche al gioco.

    La magia è peggio, perché è irrazionale in quanto crede di poter ottenere degli effetti senza alcuna causa o con una causa insufficiente a produrli. E, insieme, denota una sete di potere: appropriarsi di certe potenze e asservirle ai propri scopi. Scopi che, essendo intuitivamente contrari a Dio Provvidenza e a Dio unico elargitore di beni/effetti soprannaturali, costringono la magia a professare una marcata irreligiosità.

    Poi c'è il Satanismo, che è l'adorazione del Diavolo. Discorso lungo e complesso. Realtà credo abbastanza dimostrata ma con numeri sicuramente esigui rispetto a ciò che si vuol far credere, e soprattutto camuffato spesso da licenziosità e volontà di trasgressione, che mirano al denaro e al potere.

    Quanto al demonio che entrerebbe in certi oggetti trasformandoli in causa efficiente di certi fenomeni (nel cattolicesimo si chiama "infestazione") abbiamo tra gli stessi esorcisti (cioè gente di fede che crede al demonio e alla sua potenza ma controllata da Dio) pareri diversi. Io penso che Dio non permetta questi giochini con le cose serie, ma sono pronto a ricredermi qualora ne avessi esperienza (per ora in 132 anni ho sperimentato che il Diavolo, almeno con me, ha perso molte occasioni di farmi dei dispetti anche se, sicuramente, ne avrebbe tratto vantaggio per i suoi scopi).

    Poi c'è la "possessione" demoniaca, ma quella la lascio diagnosticare agli esorcisti. E' infatti certo che Dio può permetterla, e non solo nei confronti di peccatori. Ma lo fa sempre a fin di bene.

    La mia regola aurea è che bisogna temere più il Diavolo feriale/quotidiano, che funziona a tentazioni, che non il Diavolo festivo/eccezionale che agisce talmente di rado che, al 99 per milione, pecca di illusione chi crede di essere oggetto delle di lui attenzioni.


    Detto ciò rispondo affermativamente ad entrambe le ipotesi formulate da Vecchia Marziana. Sì i TG corrono quei rischi. E sono convinto che alla WT fanno brodo perché Satana "sviatore" costituisce, nella strategia "pedagogica" del CD, il primo dei bau bau atto a far stare in riga (leggi: soggiogata) la libera mente indagatrice dei suoi adepti che devono essere bereani ma quel tanto e non più; su certe cose sì e altre no.
    Per esempio, quando il CD fa l'elogio dei Bereani, fa consistere il loro "accertamento" nel controllare se ciò che diceva Paolo aveva riscontro nelle Scritture. Applicando, il CD invita i suoi fedeli solo a vedere/accertarsi se, nelle pubblicazioni, lui ha riportato con esattezza le citazioni bibliche della NM, ma vieta loro di spingere l'indagine anche a controllare se la NM è traduzione fedele o artefatta.
    Se un TG osa far questo, si ventila subito la presenza di Satana che sta inculcando, dietro impulso di "pensiero apostata" la sfiducia nello Schiavo e lo scivolamento nella china del "pensiero indipendente".
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    Vecchia Marziana
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    00 08/01/2009 19:07
    Grazie Barescitte, grazie della tua analisi puntuale, chiara e preziosa.

    Sinceramente, per amore verso i tdg che militano, nonostante le dottrine loro indotte, con purezza di cuore e onestà d'intenti, sinceramente dico, avrei preferito che tu confutassi le mie ipotesi.

    Ma poichè Dio legge nel cuore, son certa che aprirà, a tempo debito, la loro mente e le Sue braccia.

    Gabriella Prosperi
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    berescitte
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    00 13/02/2009 07:02
    Dal fondatore de “L’Arca” con amore. In tema di Setta e Comunità

    Leggendo Jean Vanier ho trovato degli spunti per un esame valutativo sia della propria persona sia dell’ORG a cui si appartiene.

    L’esame sulla propria persona dipende dal fatto che anche se non si è in un’ORG settaria il soggetto può vivere la sua fede in modo settario. La mia Chiesa Cattolica lo riconosce e ce ne ammonisce esplicitamente. Lo ha scritto proprio all’inizio del primo documento in cui ha iniziato ad interessarsi del fenomeno dei nuovi Movimenti Religiosi Alternativi. Ecco il testo:
    «… lo spirito settario, cioè un atteggiamento d’intolleranza unito a un proselitismo aggressivo, non è necessariamente il fatto costitutivo di una “setta” e, in ogni caso non è sufficiente e caratterizzarlo. Uno spirito del genere può riscontrarsi nei gruppi di fedeli appartenenti a Chiese o a comunità ecclesiali.» (MAGISTERO, Il fenomeno delle sette o nuovi movimenti religiosi: sfida pastorale, 1986, n. 1.1)
    Io penso che sarebbe salutare fare tale esame periodicamente perché si può partire in un modo giusto e diventare col tempo settari per una sacco di motivi: insicurezza, difesa della propria “roccia”, provocazione ecc…

    L’esame sulla propria ORG o Chiesa invece deve fare riferimento agli insegnamenti ufficiali, al modo programmatico di conduzione che viene dalla Dirigenza di essa. Questo lo si può fare analizzando documenti e prassi, e lo dovrebbe fare ogni persona che voglia aderirvi o, se non lo ha fatto a suo tempo, che già vi ha aderito. E anche questo va fatto periodicamente, se non di proposito, almeno quando qualche persona esterna ci chiede (e ha il diritto di farlo) di esibirgli le ragioni della nostra fede e della fiducia che accordiamo alla nostra ORG-Chiesa (cf 1Pt 3,15) oppure ne contesta esplicitamente la legittimità.

    JEAN VANIER, fondatore della comunità “L’Arca”, appunto su stimolo di esterni, fa un autoesame sulla propria comunità, offrendoci dei criteri di discernimento. Li ritengo utili sia a noi cattolici che ai nostri fratelli Testimoni di Geova.
    Dal volume (stellare!) “Ogni uomo è una storia sacra”, EDB Bologna 1996, pp. 131-132.

    «E’ importante distinguere una vera comunità da una setta, e lo è in particolar modo per noi dell’Arca, che a volte siamo equiparati a una setta. Una rigorosa chiusura caratterizza la setta; i suoi membri, spesso persone fragili e insicure, rinunciano alla loro libertà e alla loro coscienza personale per una coscienza collettiva, plasmata da un padre, una madre, un guru onnipotente, considerato spesso come l’inviato di Dio. Vengono nutriti di paura e di pregiudizi per evitare che entrino in contatto con altre persone che non la pensano come loro. Per i membri di una setta, l’umanità è divisa in due: i buoni e i cattivi, i salvati o gli illuminati e i dannati. Fra queste due categorie c’è un grande muro: non è permessa nessuna apertura, è vietato ogni incontro, a meno che non si tratti di fare proseliti. Non è possibile nessuna autocritica. Le persone rinchiuse in una setta hanno fatto l’esperienza della propria fragilità e delle proprie tenebre; hanno bisogno di ritrovare l’ordine e vogliono imporlo anche agli altri. C’è analogia fra certe forme di fascismo dei regimi dittatoriali e le sette. Bisogna impedire ad ogni costo l’esercizio della libertà personale, che è necessariamente cattiva e conduce all’anarchia e al disordine.

    Devo confessare che agli inizi dell’Arca non prestavo molta attenzione ai vicini e alla gente del paese; pensavo alla mia iniziativa; accogliendo Raphael e Philippe, avevo un mio progetto. Eravamo chiusi fra di noi. Può darsi che una comunità, al momento della sua fondazione, sia costretta a chiudersi in se stessa. La vita nascente e l’identità ancora fragile devono essere protette. A poco a poco, però, mi sono reso conto dell’importanza di essere aperti ai vicini, di cercare il dialogo con loro, di non chiuderci fra di noi.

    La vera comunità, a differenza della setta, è finalizzata alle persone, alla loro crescita verso la maturità e la libertà interiore; vuole ottenere che ciascuno sia in grado di assumersi liberamente delle responsabilità. Quando una comunità è agli inizi può essere necessaria un’autorità che si impone con forza, ma in seguito bisogna arrivare a un’autorità che aiuti ciascuno a crescere, a diventare se stesso. Una vera comunità deve essere aperta, in modo da poter essere sorgente di vita per gli altri, per i visitatori, i vicini, gli amici, i “diversi”. E’ chiamata a inserirsi in un quartiere, in un comune, in una regione.»
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    berescitte
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    00 03/04/2009 17:27
    Spulciando sinteticamente e liberamente dal sito WWW.HOWCULTSWORK.COM che parla delle psicosette…
    … segnalo qualche punto che, secondo il parere di vari ex TG “pensosi” e che ora inquadrano il geovismo tra i “culti abusanti”, potrebbe risultare utile per una valutazione autocritica di chi si trova dentro un movimento, che anche se non si può definire propriamente setta, ne ricalca in parte alcune caratteristiche.

    1) INTIMIDAZIONE ARAZIONALE, ovvero ATTACCO ALLA PERSONA
    Si noti la differenza di questi diversi tipi di dialogo.

    DIRIGENTE- Uno più uno fa tre.
    SUBALTERNO - No, non credo. Vedi, quando ho una cosa e poi ne ho anche un'altra, allora ho due cose, non tre.
    DIRIGENTE – Comprendo le tue ragioni, ma devi capire che uno più uno, se calcolato in rapporto a questo dominio numerico complesso, che io ho appena inventato, e poi elevato al quadrato per la somma della nona tangente nella sequenza della serie di Fibonacci, dà come risultato tre!

    Questo ragionamento è strampalato e pertanto non ribattibile razionalmente. Fa derivare la sua “vittoria” non solo dalla impossibilità di controbatterlo senza dare del mestatore a chi l’ha posto, ma soprattutto dal tono trionfante che lo accompagna e dalla “carica” dirigenziale che permette al soggetto che lo pone di giocare sull’abuso di potere. E tuttavia conserva almeno una parvenza di ragionamento, poiché cerca di rispondere argomentando. Così fanno normalmente le persone che dialogano. Sia quando dialogano cercando la verità che volendo imporre una loro veduta non vera.


    Vediamo ora la diversità di quest’altra impostazione:
    DIRIGENTE- Uno più uno fa tre.
    SUBALTERNO - Veramente non mi sembra. Dovrebbe fare due.
    DIRIGENTE - Scusa sai, ma io sono un matematico da più tempo di te. Come osi dissentire! Sei evidentemente una persona molto piena di sé e superba. E forse non tieni presente che esiste un "principe della menzogna" che "svia tutta la terra abitata" facendo leva sul "pensiero indipendente". Penso anche che tu sia in disaccordo con me per gelosia nei miei confronti e, ad essere sincero, devo dirti che la tua ribellione ha non solo offeso me ma anche molte altre persone che sono d’accordo con me.

    Aggiungiamoci che queste parole vengano dette tenendo il viso molto vicino a quello del subalterno, con fare intimidatorio, e avremo che il povero subalterno si zittisce e abbassa gli occhi senza replicare più.

    Come si vede, il Dirigente non ha risposto al ragionamento del Subalterno. Se ne è infischiato ricorrendo d un attacco alla persona. Si è spostato dal piano razionale a quello emotivo, mettendogli paura.
    Se non ci si rende conto che questo attacco funziona bypassando ogni ragione, esso diventa uno strumento potente da parte di chi comanda per esercitare controllo e tenere soggetti.
    L’attacco alla persona è indizio inequivocabile che si è in una setta.


    2) CLIMA DI LIBERTA’ VIGILATA, ovvero SPIONAGGIO E DELAZIONE
    Laddove esiste “un tempo per parlare” nel senso che è fatto obbligo per il subalterno riferire fatti parole e comportamenti che, a detta dei dirigenti, possono essere di discredito per l’Organizzazione, gli adepti si sentono immersi in un clima di libertà vigilata. Viene meno quindi la libertà di espressione perché “anche i muri hanno orecchie!” e non si deve scantonare dall’allineamento intruppante che la setta esige da tutti.
    Tutti sono incoraggiati a stare in guardia dai confratelli che accennassero a un qualsiasi minimo “deragliamento” o “opposizione”, sia dottrinale che comportamentale, e a riferire ai capi ciò che vedono e sentono. Spesso accade che informazioni date in assoluta confidenza vengono riportate automaticamente ai leader. Questi ultimi potrebbero usare poi tali informazioni non solo per convincere i loro soggetti che sono ben vigilati e conosciuti, ma perfino che i capi sono dotati di una luce superiore in forza della loro funzione di “fratelli che prendono la direttiva” e “portano il peso del gregge” così da essere meritevoli di “doppio onore”.
    L'adepto, che si fida, non sospetta il vero meccanismo che c'è dietro questa “luce soprannaturale” e, quando riceve ammonizioni o imput di qualsiasi tipo, si convince di essere diretto amorevolmente dalla stessa divinità tramite i dirigenti. (Canale, teocrazia?)
    Quanto a quelli che, con buona memoria, ricordassero che le informazioni sono partite dalle loro imprudenti confidenze, allora accadrà che questi si faranno più cauti così da nascondere anche i loro veri pensieri e sentimenti, e si metteranno una maschera che li faccia apparire adepti perfetti. Questa maschera è una difesa contro l'eventualità di essere "accusati" ai leader e di essere puniti per non essere all'altezza.*
    _________________________________
    * A questo riguardo va detto che gli adepti di qualsiasi movimento totalizzante non si sentono mai all'altezza degli ideali del gruppo, e tuttavia spesso credono che gli altri membri intorno a loro lo siano, quando in realtà gli altri si sentono esattamente come loro. Da questo meccanismo psicologico deriva una notevole spinta alla emulazione e a non figurare per ultimi in eventuali tabelle di rendimento.
    [Modificato da berescitte 17/04/2009 16:20]
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    berescitte
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    00 09/04/2009 05:04
    3) LOVE BOMBING E CONTROLLO DELLE RELAZIONI

    Le psicosette sanno che se riescono a controllare le relazioni degli adepti,possono controllare gli adepti e, facendoli sentire controllati cioè sotto libertà vigilata, condizionarli.

    Quando si entra per la prima volta in una psicosetta, si è fatti oggetto di un "bombardamento affettivo", di offerte spontanee di amicizie immediate.
    Sembrerà meraviglioso,come potrebbe mai essere sbagliato un gruppo così amabile? Ma presto ci si accorge che se per caso si volesse esprimere dissenso o si lascia il gruppo, si perderanno in un istante tutti i nuovi "amici". Questa minaccia, sottaciuta ed esperimentata continuamente da chi rimane dentro e vede il trattamento riservato ai fuorusciti, influenza le relazioni nella psicosetta. Cose che normalmente avrebbero creato una reazione di protesta nel soggetto passeranno sotto silenzio perché egli non vuole essere messo al bando ed ha terrore se venisse messo al bando perfino da familiari che con lui hanno aderito alla setta.
    Come in una "relazione disfunzionale" l'amore, o meglio la sua parvenza, viene "acceso" o "spento" a comando da questo meccanismo psicologico, al solo scopo di esercitare il controllo sugli adepti.

    Le psicosette tentano anche di isolare da amici e familiari rimasti "fuori" perché temono il fatto che altri possano influenzare gli adepti, sia "inquinandoli" con idee diverse da quelle del gruppo, sia cercando di recuperarli alla vita normale e agli affetti parentali sostituiti dalla "nuova famiglia". Una setta che esercita controllo mentale cercherà di manovrare la vita dei singoli per intentificare fino a esclusivizzare i contatti con gli adepti e minimizzare
    quelli con le persone esterne al gruppo, specialmente con quanti si oppongono al coinvolgimento dell'amico-parente nella setta.

    Succo del discorso

    - Bisogna diffidare delle amicizie "istantanee". Quelle vere si sviluppano sulla base di una conoscenza personale, e questa richiede tempo.

    - E bisogna vedere con sospetto quel gruppo che stabilisce quali categorie di persone si possono frequentare e quali no, quali informazioni ricevere e quali no.
    [Modificato da berescitte 17/04/2009 16:16]
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    00 09/04/2009 11:08
    Innanzitutto, grazie Berescitte per la tua preziosissima analisi, ci fai capire tante cose della nostra sfera emotiva rispetto alle crisi che l'impatto con questo ed altri culti ci hanno procurato e, purtroppo continuano a perseguitare molti
    In particolare, il "love bombing" trova terreno fertile in una società come l'attuale, in cui un approccio amichevole è oramai rarissimo e l'indifferenza è principale costituente della nostra quotidianità.
    Mi chiedo se la raffinatezza dell'approccio comune a questi culti non sia dovuto anche a "consulenze" di esperti nel campo della psicologia o se sia solo frutto di tecniche di marketing ( anche se, suppongo, anche queste ultime debbano aver estrapolato qualcosina dalla psicologia)
    Gabriella
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    berescitte
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    00 17/04/2009 16:16
    4)ESCLUSIVISMO

    Una normale organizzazione religiosa avrebbe dispiacere ma non avrebbe nulla da obiettare se i suoi adepti passassero ad un'altra organizzazione simile, purché nell'ambito della stessa religione. Perché è il sistema di credenze che conta, non l'affiliazione ad un'organizzazione. Per esempio, se tu fossi un cristiano, potresti passare da una Chiesa all'altra e, tuttavia, continuare ad essere un Cristiano. Se poi questa organizzazione è rispettosa della personalità al punto da rispettarla come la rispetta il Creatore che lascia a ciascuno la libertà (anche nel caso di illiceità) della propria autodeterminazione, allora accetterà, per quanto con rammarico, anche il passaggio alla totale non credenza, esigendo solo che si mantenga comunque una rettitudine naturale propria di un’etica laica.
    Invece i leader delle psicosette vi diranno che potete "salvarvi" (o avere successo) solo nella loro organizzazione. Nessun'altra organizzazione possiede, a detta loro, la verità, tutti gli altri sono fuori strada. Così non è solo il sistema di credenze che decide il vostro futuro, ma è il sistema di credenze unitamente alla vostra affiliazione a quel particolare gruppo. “Chi non è con noi è contro di noi”.


    Appunti utili
    Qualunque gruppo dica che dovete appartenere alla sua organizzazione per salvarvi e' quasi certamente una setta. I leader della psicosetta devono farvi credere che non c'è altro luogo dove poter andare ed essere salvati, e che se mai doveste lasciare quella loro “unica vera Chiesa", andreste all'inferno o sareste puniti in altri modi.
    Questo è un meccanismo di controllo basato sulla paura, mirante a trattenervi nella setta.
    Conferisce, inoltre, ai leader della setta un tremendo potere su di voi perché è in loro facoltà mantenervi affiliati alla setta o espellervi. Se davvero credete che lasciare il gruppo equivalga a lasciare Dio (o significhi che state abbandonando la vostra unica opportunità di riuscire bene nella vita), allora obbedirete ai leader della setta anche quando sarete in disaccordo con loro, piuttosto che rischiare di essere cacciati via dal gruppo. L'esclusivismo è usato come minaccia, e serve a controllare il vostro comportamento attraverso la paura.



    5) PAURA E INTIMIDAZIONE
    I leader del gruppo, o chi fa per loro, sono, devono essere temuti. Essere in disaccordo con loro equivale
    ad essere in disaccordo con Dio. Il filo diretto che unisce dirigenza a Dio è d’obbligo. I leader sosterranno di avere l'autorità, discendente direttamente da Dio, di controllare quasi tutti gli aspetti della vostra vita. Lo sosterranno a voce o perfino nei loro testi dottrinali ove si presenti la loro funzione di delegati da Dio come un “Canale di trasmissione” di cui Dio si serve per comunicare con il suo popolo. Se la setta non è un gruppo religioso, allora mettere in dubbio i leader o il programma sarà interpretato come segnale di ribellione e stupidità sia dai capi che dai compagni.
    Il far sentire costantemente in colpa o anche, nel caso di pedissequa obbedienza, sul punto-rischio di cadervi, sarà usato per controllarvi. Forse la ragione per cui non fate soldi, non riuscite a vendere il materiale di propaganda, è che non siete in linea "con il programma". Forse la ragione per cui non riuscite a convertire i nuovi reclutati è che "il vostro cuore è gonfio d'orgoglio e di peccato". Non può mai essere che
    quel programma non stia funzionando, che sia difettoso l’apparato dottrinale, o che quelle nuove reclute abbiano valide ragioni per diffidare e non affidarsi. Sarà sempre colpa vostra avrete sempre torto voi. E quindi dovrete impegnarvi di più! Inoltre vi faranno sentire molto in colpa per aver eventualmente disobbedito alle regole, scritte e non, della setta.
    Questa colpevolizzazione tuttavia procede di pari passo (contraddittoriamente ma una dirigenza assolutista può permettersi ogni contraddizione, riuscendo sempre a “spiegarla”, cioè a farla digerire agli adepti) va di pari passo con la colpevolizzazione delle persone che non accettano l’invito. Questo avviene qualora voi dimostraste ai capi che da parte vostra avete fatto davvero di tutto e di più, ricorrendo a ogni suggerimento impartito nell’addestramento. Allora, per evitarvi sia la depressione e la perdita di autostima quanto alla vostra efficienza, sia il senso di inadeguatezza nelle vostre capacità comunicative, sia infine il dubbio che qualcosa della dottrina che trasmettete sia poco convincente, vi si rassicurerà che se i… pesci non abboccano, è perché non hanno buona disposizione d’animo, “non sono di cuore sincero” o “giustamente inclinati per la vita eterna”.

    Appunti utili
    Se vi sentite sempre in colpa e controllati. Se vi si spinge a gareggiare con i conservi per rendere di più facendovi credere che se non funzionate è perché non siete stati bravi, e che la dottrina e il tipo di organizzazione stabilito dall’alto resta sempre a galla. E se, insieme a questo, vi si rassicura che è colpa di chi riceve la proposta se la rifiuta, così che anche di fronte a chi vi contestate sia dottrina che metodo, voi non dovete né esaminarvi né colpevolizzarvi ma restate sempre a galla perché sono loro a non essere bravi. Allora è molto probabile che state dentro una psicosetta che rischia di inculcarvi un modo di ragionare schizoide che accetta il criterio del “doppio peso e doppia misura”.
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    berescitte
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    Registrato il: 13/07/2004
    Utente Master
    00 22/09/2009 23:59
    Seguiteremo nel nuovo forum, con nuove considerazioni.
    Grazie a tutti per l'apprezzamento.
    Bery
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