00 27/01/2005 18:54
COME SOPRAVVIVERE QUANDO SI LASCIA IL GEOVISMO (2)
Prima di abbandonare il movimento, il Testimone che comincia ad avere delle critiche da fare, cerca, forse per anni, di "riformare" l'Organizzazione scrivendo lettere, parlando agli "anziani", sottolineando l'inopportunità, per esempio, di predire date dal momento che il CD ha già sbagliato troppe volte nel passato. Anch’io ho conosciuto diverse persone rimaste sconcertate nel leggere in La Torre di Guardia che il cuore umano è letteralmente la sede e la fonte delle emozioni umane; e poi, invece, queste stesse persone si sono rese conto, leggendo articoli seri sui trapianti di cuore, che la personalità non cambia dopo tali interventi. Dopo aver fatto presente agli "anziani" una simile contraddizione e, nel migliore dei casi, aver incontrato la loro resistenza su questo punto, si veniva generalmente messi in guardia sulla debolezza della propria fede e si subiva un sermone sui pericoli che provengono dall'avere dei dubbi sull’Organizzazione e, quindi, subentrava uno stato di scoraggiamento.
A questa fase di tentativo di “riforma dall’interno” fa seguito una sempre maggiore delusione, cioè si comincia a cercare cose che non vanno nel Movimento e si comincia a guardare al mondo esterno in maniera diversa. Una volta che si passa così il "Rubicone", il tdg in crisi comincerà ad avere sempre maggiori conferme ai propri dubbi. Da questo momento in poi, la struttura che sostiene il credo dei Testimoni comincerà ad andare rapidamente in frantumi.

Riprendersi dopo l’esperienza di adesione al geovismo spesso è molto difficile e talvolta può richiedere anni; la ripresa comporta un riorientamento nella visione del mondo e della propria vita, comprenderete, quindi, che non è una questione da poco.
Fra tutti i rimedi possibili, il tempo è la più efficace delle medicine.
Durante tale periodo gli amici e i familiari non devono far altro che sopportare, come meglio possono, la depressione, il nervosismo, le ansie cui va incontro l'ex Testimone. Per aiutare una persona a guarire dal trauma della propria fuoriuscita, bisogna essere "estremamente pazienti" e tolleranti, e occorre sempre pensare che l'ex Testimone è come qualcuno che ha sperimentato una seria malattia. La “convalescenza” può essere molto problematica e può durare anni talvolta. Essa implica un enorme riorientamento del proprio modo di guardare al mondo e alla vita, cosa per niente facile.

geovologo

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Cordialmente
geovologo

Non è vero che chi non parla non ha nulla da dire: il silenzio è ricco di significati che spesso perdiamo perché prigionieri di una specie di ebbrezza della parola.