00 30/12/2004 21:23
“Bè, il masochismo di voi cristiani è degno di un "fachiro". Mi sembrava una lettura fondamentalista da TdG questa”

No, semplicemente la cultura moderna ha rimosso dai suo occhi tutto ciò che riguarda il dolore e la morte, ma gli antichi pensavano ben altro. Penso che Eschilo l’abbia espresso con chiarezza: “attraverso la sofferenza, l’apprendimento”.

“Affermi che Dio non ha promesso nulla sulla Terra. Ha cambiato idea, perchè la lettura da TdG della Bibbia, afferma che aveva creato una Terra paradisiaca. E non penso che nella Terra paradisiaca i nipotini di Adamo non dovessero addentrarsi troppo nel rincorrere la bassa marea per timore dello TSUNAMI. O mi sbaglio??”

E’ un problema che non esiste giacché l’uomo non è mai stato immune dalle sofferenze e non è mai esistito un Eden con Adamo ed Eva, i racconti della creazione nella genesi sono un eziologia metastorica sapienziale. Il messaggio di Gesù resta: ci saranno terremoti, guerre, carestie, ecc., io non ho mai detto che ve ne libererò, quindi se volete un Dio che vi scampi da questi flagelli mentre siete qui sulla Terra avete sbagliato religione.

“Aveva creato l'uomo per amore? Lo aveva creato per farlo soffrire ma promettendogli che poi avrebbe vissuto in uno "stato spirituale dell'anima?”

Sì, per amore. Semplicemente la vita è dolore, ma è sempre un dono. Le cose positive nella vita superano di gran lunga quelle negative, (ma di quelle positive non si parla perché non fanno notizia. Non troverete mai su un giornale che Mario Rossi ha aiutato una vecchietta ad attraversare la strada). Inoltre bisogna ricordare quello che di solito viene chiamato “male metafisico”, ossia il “male necessario in un mondo imperfetto”. Dio è il solo essere perfetto, creare un mondo incorruttibile e senza imperfezioni avrebbe significato creare un altro Dio, ma Dio non può creare un altro Dio altrimenti non sarebbe più Dio, quindi il male metafisico è necessario e deriva dalla cogente imperfezione del creato. Il creato è imperfetto in quanto non può eguagliare la perfezione di Dio, altrimenti sarebbe divino.

“Allora poteva tranquillamente crearlo subito in uno "stato spirituale dell'anima" O no?”

Io non sarei stato affatto contento. Ci ha dato l’occasione di vivere questa vita, e di avere comunque la comunione con lui alla fine. Due vantaggi anziché uno.

“Se essere qui divorati dal cancro, soffocati dal maremoto ecc ecc, vuol dire meritarsi un bene più grande, perchè affermi che il terremoto è il bene più grande?”

Non hai capito, non è il terremoto il bene più grande, il terremoto è il male necessario in vista di un bene più grande, cioè la nascita della vita sulla terra. Se non fossero esistiti fenomeni tettonici la vita non sarebbe mai nata. I terremoti servono anche oggi in quanto riciclano nutrienti che altrimenti si esaurirebbero sulla crosta continentale a causa delle erosioni e del ciclo idrico. Ergo i terremoti sono un male in vista di un bene, e questo bene è paradossalmente la nostra stessa sopravvivenza a livello globale.

“Esiste un papà psicologicamente "normale" che per dare serenità e pace al proprio bambino gli fa percorrere un tormentato percorso pieno di ostacoli che gli torturino le carni?”

Veramente tutti i padri dovrebbero fare così. Ogni pedagogista e ogni filosofo ti confermerà che si cresce e si matura attraverso la sofferenza. E’ quella che Hegel chiamava “l’immane potenza del negativo”, altrimenti saremmo dei bambini immaturi a vita. Solo chi ha sofferto sa che cos’è la vita. I greci la chiamavano “la scuola del dolore”, il “Pathei mathos”, l’apprendere attraverso il patire che Eschilo dipinge nel suo Agamennone.

“Questo è il Padre celeste che voi cristiani presentate.
Tenetelo pure, grazie.”

Infatti, come detto sopra, se cerchi un Dio che ti eviti le sofferenze sulla terra hai sbagliato religione. L’ho già spiegato: è inutile addurre cataclismi come prova della non esistenza del Dio cristiano, perché Egli non ci ha mai promesso che li avremmo evitati per opera sua, anzi, ce li ha garantiti.

A presto
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)