00 19/01/2005 11:29
AIDS. Luce progressiva, cattolica?
Vorrei rispondere al sapiente Polymetis e anche a te gentile bery, ma, alcuni avvenimenti impellenti si presentano sulla scena.
Ad esempio:
la Conferenza episcopale spagnola si è espressa favorevolmente sull’uso del preservativo per fronteggiare la diffusione dell’AIDS, coincidendo con la prestigiosa rivista scientifica “The Lancet” la quale nota in positivo una combinazione tra “astensione, fedeltà e uso del preservativo”.
IL portavoce della Conferenza, Martinez Camino, ha dichiarato che l’impiego del profilattico può svolgere una funzione importante “all’interno di una strategia integrale e importante” contro questa malattia.
Bene. Si dirà che una Conferenza episcopale di un singolo paese, non fa.... primavera, ma a me sembra che la “luce progressiva” non sia solo prerogativa dei TdG.
Coraggio amici cattolici, uscite dall’integralismo e apritevi.
Vedi bery, tu scrivi a proposito dell’aborto e dei suoi sostenitori: “una volta presa coscienza che hanno ucciso persone innocenti”. Ma, dopo questa iniziale e parziale presa d’atto di una parte della gerarchia cattolica, che, per l’AIDS, per ora, l’unico rimedio è il profilattico, quando, tutta la gerarchia cattolica approverà tale uso, e prendereà atto che nel frattempo.... “avete ucciso tanti innocenti”??
Attendo che la luce radiosa del mezzogiorno, illumini al più presto il resto del rimanente clero.
E che un altro Papa tra centinaia d’anni in un discorso intitolato “Confessioni delle colpe e richiesta di perdono” inserisca le gravi e omicide colpe della Santa Sede per avere vietato il preservativo.
Come i TdG per le trasfusioni.

Ciao
Maurizio