00 22/11/2004 01:45
Re:

Scritto da: Polymetis 19/11/2004 21.02

>>>>Il problema allora è che cosa sia un essere umano,
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Non credo che un ovulo fecondato sia un essere umano, e la diagnosi genetica "PREIMPIANTO" vietata dalla nuova legge italiana, si fa su un ovulo fecondato da TRE giorni su un sistema di cellule che ha la stessa "personalità" dello spermatozoo/ovulo da dove sono appena derivate. Tu sai che nelle cellule embionali ci sono 23 cromosomi come in uno spermatozoo e in un ovulo, e la diagnosi genetica preimpianto si fa su un insieme di cellule non su un embrione già tramutato per diventare feto. Cioè quello che è stato fatto alla coppia di genitori talassemici permettendo di avere due figli sani e di fare guarire, grazie a questo, il fratello malato talassemico.
Questo significa, che non si è lasciato al cieco caso di stabilitre se l'incontro tra spermatozoo e ovulo femminile si debbano fondere anche i geni della malattia.
Chi deve stabilire se fare nascere due bambini sani o due bambini malati usando o no la diagnosi genetica preimpianto?
Io ritengo che siano i genitori con l'aiuto della scienza medica.
Ha detto il tuo professore:
“Io sono contrario all’aborto. Non mi interessa nulla del fatto che l’embrione sia vivo, mi interessa il fatto che sia unico e che l’aborto cancelli questa unicità”.
Non è "troglodita" questo modo di ragionare? O, (anche se era ateo), integralista religioso? A me sembra di si.
Quale persona sarebbe chi nasce focomelico, mongoloide o mutoleso o con gravi malattie che lo destinerebbero ad atroci sofferenze?

Arrivederci.
Maurizio