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Ci troviamo di fronte ad un empasse, giacché, l’onere della prova spetta a chi fa le affermazioni. Io ho affermato che quella citazione è copiata da una pubblicazione geovista. La mia prova? E’ un testo del 1761 mai tradotto in italiano e dunque posso legittimamente dubitare che tu abbia nella tua biblioteca personale un libro del tempo di Voltaire, specie un libro sconosciuto come questo. Ho applicato un principio euristico noto come rasoio di Ockham: a parità di fattori l’ipotesi più semplice tende ad essere quella giusta. La domanda è la seguente: è più semplice che tu citi una pubblicazione geovista o che tu abbia letto un testo inglese mai tradotto in italiano addirittura antecedente alla rivoluzione francese? Capirai che i miei dubbi sono legittimi. Al contrario tu dici: “sono sicuro che il pensiero di chi ho citato non è stato mutilato dai puntini di sospensione”. Ora, io ho formulato solo un’ipotesi, tu invece ti dici sicuro che la citazione non sia manipolata. Ora sono io a dirti: l’onere della prova spetta a chi fa le affermazioni. Se sei così sicuro, che cosa ti costa dirci che cosa sta in mezzo? Oppure hai preso la citazione da una pubblicazione della WTS?


“Polymetis tu stai facendo delle accuse* Dici: La tua è una citazione copiata da una pubblicazione geovista.”



Non è un’accusa ma una constatazione, una certezza matematica. Infatti parlando di Catcott hai affermato: “ha scritto un libro a quanto pare”. Inoltre la tua citazione, puntini di sospensione compresi, è identica a quella apparsa su una Svegliatevi! del 1977. Ora, poiché questa opera di Catcott non è mai stata tradotta in italiano è evidente che se tu avessi in mano il libro originale l’avresti citato in inglese. Ora tu potresti replicarmi che l’hai tradotto in italiano avendo sotto mano il testo inglese, ma questo è impossibile, perché la traduzione sarebbe identica parola per parola con quella della Svegliatevi!, dalla scelta dei termini fino alle virgole, il che è impossibile sia avvenuto casualmente. Giacché, come dicevamo prima, entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem, la spiegazione più semplice è che tu abbia fatto un copia&incolla dalla Svegliatevi! del 1977.


“E’ prassi usuale della WTS citare fonti oscure ed incontrollabili, specie se datate, a sostegno delle sue folli teorie.”



Anche questa è una constatazione, ci sono decine di esempi dove la WTS cita studiosi settecenteschi e ottocenteschi, anzi, mi correggo, non decine ma centinaia.

A presto

[Modificato da Polymetis 23/10/2004 16.33]

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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)