1^ Parte
In questi giorni con il mio amico "interessato" TdG si è affrontato l'argomento 144.000, a supporto delle sue ragioni mi ha dato questo materiale, tratto dal loro "armamentario".
Quanti sono i suggellati?
(osservazioni del mio amico TdG)
10 A coloro che avevano la prospettiva di ricevere questo suggello Gesù disse: “Non aver timore, piccolo gregge, perché il Padre vostro ha approvato di darvi il regno”. (Luca 12:32) Altri passi biblici, come Rivelazione 6:11 e Romani 11:25, indicano che il numero dei componenti di questo piccolo gregge è davvero limitato, anzi, predeterminato. Le successive parole di Giovanni lo confermano: “E udii il numero di quelli che erano suggellati, centoquarantaquattromila, suggellati da ogni tribù dei figli d’Israele: Dalla tribù di Giuda dodicimila suggellati; dalla tribù di Ruben dodicimila; dalla tribù di Gad dodicimila; dalla tribù di Aser dodicimila; dalla tribù di Neftali dodicimila; dalla tribù di Manasse dodicimila; dalla tribù di Simeone dodicimila; dalla tribù di Levi dodicimila; dalla tribù di Issacar dodicimila; dalla tribù di Zabulon dodicimila; dalla tribù di Giuseppe dodicimila; dalla tribù di Beniamino dodicimila suggellati”. — Rivelazione 7:4-8.
11 Non potrebbe trattarsi di un riferimento all’Israele letterale, carnale? No, perché Rivelazione 7:4-8 differisce dal normale elenco delle tribù. (Numeri 1:17, 47) È chiaro che qui l’elenco non ha lo scopo di identificare gli ebrei carnali secondo le loro tribù, ma di mostrare l’esistenza di una simile struttura organizzativa in seno all’Israele spirituale. È una struttura equilibrata. Questa nuova nazione dev’essere costituita esattamente da 144.000 membri: 12.000 per ciascuna delle dodici tribù. In questo Israele di Dio nessuna tribù è esclusivamente regale o sacerdotale. Tutti i componenti della nazione devono essere sia re che sacerdoti. — Galati 6:16; Rivelazione 20:4, 6.
12 Anche se i giudei naturali e i proseliti giudei furono i primi a ricevere l’opportunità di essere scelti come membri dell’Israele spirituale, solo una minoranza di quella nazione accettò. Per questo motivo Geova estese l’invito ai gentili. (Giovanni 1:10-13; Atti 2:4, 7-11; Romani 11:7) Come gli efesini, che un tempo erano stati “esclusi dallo stato d’Israele”, ora i non giudei potevano essere suggellati con lo spirito di Dio e divenire parte della congregazione degli unti cristiani. (Efesini 2:11-13; 3:5, 6; Atti 15:14) È dunque appropriato che i 24 anziani cantino dinanzi all’Agnello: “Col tuo sangue comprasti a Dio persone di ogni tribù e lingua e popolo e nazione, e le hai fatte essere un regno e sacerdoti al nostro Dio, ed esse regneranno sulla terra”. — Rivelazione 5:9, 10.
13 La congregazione cristiana è “una razza eletta, un regal sacerdozio, una nazione santa”. (1 Pietro 2:9) Sostituendo l’Israele naturale nel ruolo di nazione di Dio, essa diviene un nuovo Israele che è “realmente ‘Israele’”. (Romani 9:6-8; Matteo 21:43) Per questa ragione fu del tutto appropriato che Giacomo, fratellastro di Gesù, indirizzasse la sua lettera pastorale “alle dodici tribù che sono disperse”, cioè alla congregazione mondiale degli unti cristiani che col tempo sarebbero diventati 144.000. — Giacomo 1:1.
L’odierno Israele di Dio
14 Fatto interessante, Charles T. Russell, primo presidente della Società (Watch Tower), riconobbe che quello dei 144.000 componenti dell’Israele spirituale era un numero letterale. Nel libro (inglese) La nuova creazione, volume VI dei suoi Studi sulle Scritture, pubblicato nel 1904, egli scrisse: “Abbiamo ogni ragione di credere che il preciso e fissato numero degli [unti] eletti è quello più volte dichiarato in Rivelazione (7:4; 14:1): cioè 144.000 ‘redenti di fra gli uomini’”. Nel libro Luce, volume I, pubblicato nel 1930 da J. F. Rutherford, secondo presidente della Società, si diceva similmente che “i 144.000 membri del corpo di Cristo sono radunati, istruiti, eletti ed unti, ossia segnati [suggellati]”. I testimoni di Geova si sono coerentemente attenuti al concetto secondo cui l’Israele spirituale è letteralmente formato da 144.000 cristiani unti.
15 Ciò nonostante, non merita l’attuale Israele naturale almeno qualche favore speciale? Nel periodo immediatamente precedente il giorno del Signore, quando sinceri studenti biblici stavano riscoprendo molte basilari verità della Parola di Dio, si pensava che con la fine dei tempi dei Gentili i giudei avrebbero nuovamente ottenuto una posizione di favore dinanzi a Dio. Così il libro (inglese) di C. T. Russell Il tempo è vicino (volume II degli Studi sulle Scritture), pubblicato nel 1889, applicava Geremia 31:29-34 ai giudei naturali, e diceva: “Il mondo è testimone del fatto che la punizione di Israele sotto il dominio dei gentili è proseguita ininterrottamente dal [607] a.C., che continua ancora e che non c’è motivo di aspettarsi la loro riorganizzazione nazionale prima del 1914 d.C., anno in cui scadranno i loro ‘sette tempi’, o 2.520 anni”. Sembrava che allora dovesse esserci una restaurazione nazionale degli ebrei, e questa aspettativa parve rafforzarsi nel 1917, quando la Dichiarazione Balfour assicurò l’appoggio britannico alla creazione in Palestina di una dimora nazionale per gli ebrei.
16 Dopo la prima guerra mondiale, la Palestina fu affidata in mandato alla Gran Bretagna, e per molti ebrei si aprì la prospettiva di tornare in quella terra. Nel 1948 nacque lo stato politico di Israele. Non era questa una prova che gli ebrei stavano per essere benedetti da Dio? Per molti anni i testimoni di Geova pensarono di sì. Così nel 1925 pubblicarono in inglese un libro di 128 pagine intitolato Conforto per i Giudei. Nel 1929 stamparono un attraente volume di 360 pagine dal titolo Vita, che era rivolto in particolare agli ebrei e conteneva fra l’altro una trattazione del libro biblico di Giobbe. Furono fatti grandi sforzi, specialmente nella città di New York, per portare agli ebrei questo messaggio messianico. Alcuni lo accettarono, ma la stragrande maggioranza degli ebrei, come i loro antenati del I secolo, rigettò le prove della presenza del Messia.
17 Era ovvio che gli ebrei, come popolo e come nazione, non erano l’Israele di cui si parla in Rivelazione 7:4-8 e in altre profezie bibliche riguardanti il giorno del Signore. Seguendo la tradizione, essi continuavano a rifiutarsi di usare il nome divino. (Matteo 15:1-3, 7-9) Trattando Geremia 31:31-34, il libro Geova, pubblicato dalla Società nel 1934, affermava categoricamente: “Il nuovo patto non ha nulla a che vedere con i discendenti naturali di Israele e con l’umanità in generale, ma . . . è limitato all’Israele spirituale”. Le profezie bibliche sulla restaurazione non riguardano né i giudei naturali né lo stato di Israele, che è membro delle Nazioni Unite e parte del mondo di cui Gesù parlò in Giovanni 14:19, 30 e 18:36.
18 Nel 1931 gli schiavi di Dio sulla terra avevano ricevuto, con immensa gioia, il nome di Testimoni di Geova. Potevano condividere di tutto cuore le parole di Salmo 97:11: “La luce stessa ha brillato per il giusto, e l’allegrezza anche per i retti di cuore”. Potevano chiaramente discernere che solo l’Israele spirituale era stato introdotto nel nuovo patto. (Ebrei 9:15; 12:22, 24) Né l’insensibile Israele naturale, né l’umanità in generale vi partecipavano. Questo intendimento consentì alla luce divina di brillare fulgidamente, e costituì una pietra miliare negli annali della storia teocratica. Avrebbe rivelato quanto fossero abbondanti la misericordia, l’amorevole benignità e la verità di Geova nei confronti di tutti gli esseri umani che si accostano a lui. (Esodo 34:6; Giacomo 4:8) Sì, altri in aggiunta all’Israele di Dio avrebbero tratto beneficio dal fatto che gli angeli trattenevano i quattro venti della distruzione. Chi potrebbero essere questi altri? Potreste essere fra loro? Vediamo.
Aggiunge anche una serie di citazioni bibbliche:
Eccone alcune
(Luca 12:32) “Non aver timore, piccolo gregge, perché il Padre vostro ha approvato di darvi il regno.
(Rivelazione 6:11) E a ciascuno di loro fu data una lunga veste bianca; e fu detto loro di riposarsi ancora un po’, finché fosse completo anche il numero dei loro compagni di schiavitù e dei loro fratelli che stavano per essere uccisi come lo erano stati anche loro.
(Romani 11:25) Poiché non voglio, fratelli, che ignoriate questo sacro segreto, affinché non siate discreti ai vostri occhi: che un intorpidimento della sensibilità è avvenuto in parte a Israele finché non sia entrato il numero completo delle persone delle nazioni,
(Rivelazione 7:4-8) E udii il numero di quelli che erano suggellati, centoquarantaquattromila, suggellati da ogni tribù dei figli d’Israele: 5 Dalla tribù di Giuda dodicimila suggellati; dalla tribù di Ruben dodicimila; dalla tribù di Gad dodicimila; 6 dalla tribù di Aser dodicimila; dalla tribù di Neftali dodicimila; dalla tribù di Manasse dodicimila; 7 dalla tribù di Simeone dodicimila; dalla tribù di Levi dodicimila; dalla tribù di Issacar dodicimila; 8 dalla tribù di Zabulon dodicimila; dalla tribù di Giuseppe dodicimila; dalla tribù di Beniamino dodicimila suggellati.