00 02/05/2005 18:02
Scritto da: Achille Lorenzi:

...La parola "geovistico" (senza virgolette) è stata usata anche dalla WTS nella w59, p. 222, parlando delle "teorie documentarie" sulla composizione del Pentateuco. Se tale termine fosse irrispettoso o inopportuno, la WTS lo avrebbe almeno virgolettato.

Attualmente comunque - indipendentemente dalle sue origini - il termine "geovismo" è usato dalla gente in generale. Non è necessariamente un termine offensivo o dispregiativo, come non lo sono le parole cristianesimo, cattolicesimo, protestantesimo, gesuita, ecc. Del resto non esiste un'altra singola parola che riesca ad esprimere il concetto di "Religione dei Testimoni di Geova". Geovismo è un neologismo perfettamente adatto a tale scopo. ...

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Mentre si discuteva di questo argomento, in un forum "geovista" un TdG ha scritto ad uno storico, il prof. Claudio Vercelli:
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Inviato il: Sep 20 2004, 11:42 AM

Egr. Prof. Vercelli,

Secondo alcuni ricercatori, il termine italiano "geovista" (e l'affine "geovismo") fu usato per la prima volta durante il periodo fascista in senso dispregiativo. Esistono delle prove che dimostrino questo? Ed è vera l'asserzione che il termine fu coniato proprio dalla gerarchia fascista in senso denigratorio?

Grazie in anticipo,
Bert

(http://www.tdgforum.it/public/forum/index.php?showtopic=938 )
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Ecco la risposta che è stata data da questo ricercatore (il grassetto è mio):

Inviato il: Sep 26 2004, 01:31 PM

La leggo solo adesso, benché il quesito giaccia in attesa di risposta già da alcuni giorni. Le autorità fasciste italiane ebbero serie difficoltà nell' identificare la "natura" a sé del movimento e, di riflesso, a definirlo con un nome derivato dalla denominazione stessa, fosse anche in mera chiave dispregiativa. Solo nel 1939-40, in prossimità della guerra, si pervenne a cogliere la specificità dei testimoni di Geova, procedendo poi al loro arresto. Rammento a memoria (che, spero, non mi tradisca) che in un documento di polizia si parlava di "tremolanti", riecheggiando il convincimento, diffuso tra quanti erano chiamati dal regime mussoliniano a monitorare i culti non cattolici - ed eventualmente a fornire elementi di giudizio per una loro possibile repressione - che la denominazione non avesse autonomia alcuna dal protestantesimo americamo; che, in quanto tale, era a sua volta tematizzato dal fascismo come presenza pericolosa, poiché estranea al tessuto culturale italiano. Si riteneva che la condotta dei membri italiani della denominazione fosse una commistione tra influenze straniere, volte a mettere in discussione la cattolicità della nazione italiana (divenuta poi, a fare dalle guerre coloniali della metà degli anni Trenta, "razza" tout court), credulità popolare e inganno politico. Quello che si reputava fosse un mix tra questi innesti era guardato con sospettosità ma non condusse a una risposta persecutoria generalizzata, se non con l'inverarsi di condizioni appropriate, ovvero con la radicalizzazione delle scelte del regime. Detto questo non so se furono i fascisti ad adottare per la prima volta, in chiave - ovviamente - offensiva, il termine "geovista". Non ho le competenze, al momento, per darle una appropriata risposta. Mentre le posso senz'altro dire che dal punto di vista del lessico totalitario i termini che supportano il suffisso "-ista" e "-ismo" hanno sempre una valenza denigratoria, almeno che non siano applicati alla autodefinizione, ovvero alla apologia di sé e del proprio movimento, fazione, partito e così via. In linea generale, come lei stesso dice, il denominare con prefissi o suffissi un interlocutore - ovvero il renderlo elemento di una scala seriale, l'inserirlo in una successione, cancellandone così la specificità e attribuendogli delle mere qualità ascrittive (in quanto parte di una totalità, non soggetto a sé) - può essere un atto linguistico neutro, ovvero ispirato al presupposto che si tratta di una mero giudizio di fatto. Tuttavia - e qui la questione si fa circolare - gli atti linguistici non sono mai neutri, ovvero non sono mai esenti da un (pre)giudizio di valore. Poiché designano, contrassegnano quindi confortano qualcosa che preesiste all'oggetto stesso della loro definizione, seguendo dei codici di senso che sono anche circuiti di valore. C'è effettivamente un problema contestuale, di campo semantico, che afferisce all'aspetto dell'uso delle parole, di chi e come le usa, a quale scopo. La lingua, in buona sostanza, è il vettore con il quale stabiliamo (ma anche distruggiamo, a volte) rapporti sociali. E con essi le persone che ne sono parte...Per un regime totalitario, che ambisce a tenere in sé, a "comprendere" tutto e tutti, non si dà il caso di eccezioni rispetto alle proprie articolazioni. Da ciò il ricorso ai suffissi di cui sopra serviva a stigmatizzare i destinatari per poi poterli meglio colpire. Dichiarando la loro estraneità dalla "nazione", dalla "razza", dalla "comunità di stirpe" o "di popolo", dal "ceppo originario" e così via.
Claudio Vercelli

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Il prof. Vercelli non è quindi a conoscenza di documentazioni che attestino quanto questi TdG sostengono da parecchio tempo, e cioè che furono i fascisti a coniare il termine "geovismo". Sarebbe ora quindi che questi anonimi TdG internettiani la smettessero di fare affermazioni che non sono in grado di dimostrare e che fra l'ìaltro non vengono sostenute nemmeno dalla loro organizzazione.

Aggiungo ancora qualche osservazione a questo thread:
Il termine Jahvismo è uno dei modi in cui viene definito il culto di YHWH.
Questa parola viene usata comunemente e senza alcun problema da molti cristiani di varie denominazioni:

Per esempio:

www.bibliosofia.net/files/Dio.htm
www.chiesadicristo-padova.it/profetismo.html (evangelico)
digilander.libero.it/domingo7/TETRAGRAMMA%20E%20SETTANTA.htm (cattolico)
www.nostreradici.it/Martini_Gerusalemme.htm (cattolico)
www.adventist.org.mt/BibleWorld/Israele_XIII_Jehu_fine_Isr... (avventista)

Il termine "jahvismo" è l'equivalente di "geovismo".

Anche la parola "jahvista" viene usata comunemente in ambito cristiano, fra studiosi di varie denominazioni.
(qui molti esempi: www.google.it/search?hl=it&rls=GGLD%2CGGLD%3A2004-49%2CGGLD%3Aen&q=jahvis... )

Jahvista = Geovista.

Perfino gli ebrei a quanto pare non si fanno scrupoli ad usare il termine "Jahvista", come si nota da questo intervento in un newsgroup di cultura ebraica: «...da qui a qui Jahvista, poi tre parole elohiste, il resto sacerdotale con ultimo versetto deuteronomista» (link).

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 02/05/2005 21.03]