ricatti morali

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emyvale

00martedì 11 settembre 2007 16:55

Quando io e mio marito abbiamo deciso di uscire da questa pseuo regione , mia suocera ha detto a mio marito che se fossimo usciti non ci saremmo più seduti alla stessa tavola con loro , e che la loro casa serebbe stata chiusa . Quando sono venuti da noi gli anziani ho chiesto se fosse vero che dei figli dissociati , naturalmente sposati e quindi fuori dalla casa dei genitori , non potessero più sedersi a tavola con i loro genitori , fratelli , sorelle ecc... La risposta e stata SI ! Ma il motivo è stato ancora più stupido della risposta :cito testualmente :" Se verrete isolati anche e soprattutto dai vostri familiari capirete e tornerete indietro nella giusta via " . Naturalmente ne io ne mio marito ci siamo fatti abbindolare , anzi ho risposto loro che un Dio d'amore non può volere una famiglia divisa . Sono sette anni che siamo fuori ,ora andiamo a casa dei miei suoceri e di mia madre , anche se io non ho potuto entrare in casa dei genitori di mio marito per più di un anno e mio suocero non ha rivolto la parola al figlio per tre mesi,le cose vanno decisamente meglio ma da allora non abbiamo più fatto un pasto insieme . Io sono una mamma e sono certissima che a niente e a nessuno permetterei di farmi stare lontano dalle mie bambine . Allora mi chiedo come può una religione o meglio una setta arrivare a tanto ?

Muscoril

00martedì 11 settembre 2007 18:26

Carissma,

Dolorosamente molti dovranno risponderti: si!

La WTS ha imposto ai TdG questo comportamento. Di cio' cerca (la WTS) di dare adiritture una inspiegabile spiegazione scritturale, ma resta quello che e' un ricatto morale e una fonte di ingiusta sofferenza, a volte atroce sofferenza.

Hanno voluto farci credere che quello (e tanto altro) era la volonta' di Dio. Non mi metto certo a fare giudice, dalla WTS mi sono lasciato usare anche io, ma quell'Organizzazione, come chiunque altro, proprio a Dio dovra' rendere conto delle sofferenze inflitte ai propi adepti.

Un caro saluto dal vecchio
Matisse

gabriele traggiai

00martedì 11 settembre 2007 22:54

Queste sono tecniche, comuni a tutti "i culti distruttivi" che applicano tecniche di controllo del pensiero sugli aderenti.
In realtà, come hai ben detto, si tratta di un ricatto. Di fatto se tu ti senti isolata, la soluzione più semplice è tornare indietro per riavere i propri affetti. Purtroppo i TDG, sono vittime inconsapevoli di queste tattiche.

Ogni tanto, però, qualcuno ragiona da sè e "disubbidisce" al CD e pranza o cena con i figli o i genitori disassociati. [SM=g27828]

ciao
Gabry

Latinboy

00mercoledì 12 settembre 2007 01:25

Re:

emyvale, 11/09/2007 16.55:
Quando io e mio marito abbiamo deciso di uscire da questa pseuo regione , mia suocera ha detto a mio marito che se fossimo usciti non ci saremmo più seduti alla stessa tavola con loro , e che la loro casa serebbe stata chiusa . Quando sono venuti da noi gli anziani ho chiesto se fosse vero che dei figli dissociati , naturalmente sposati e quindi fuori dalla casa dei genitori , non potessero più sedersi a tavola con i loro genitori , fratelli , sorelle ecc... La risposta e stata SI ! Ma il motivo è stato ancora più stupido della risposta :cito testualmente :" Se verrete isolati anche e soprattutto dai vostri familiari capirete e tornerete indietro nella giusta via " . Naturalmente ne io ne mio marito ci siamo fatti abbindolare , anzi ho risposto loro che un Dio d'amore non può volere una famiglia divisa . Sono sette anni che siamo fuori ,ora andiamo a casa dei miei suoceri e di mia madre , anche se io non ho potuto entrare in casa dei genitori di mio marito per più di un anno e mio suocero non ha rivolto la parola al figlio per tre mesi,le cose vanno decisamente meglio ma da allora non abbiamo più fatto un pasto insieme . Io sono una mamma e sono certissima che a niente e a nessuno permetterei di farmi stare lontano dalle mie bambine . Allora mi chiedo come può una religione o meglio una setta arrivare a tanto ?

mi spiace veramente,quando leggo di queste cose davvero mi innervosisco soprattutto poi quando si cerca di motivare questi comportamenti con passi biblici(mal interpretati).cmq mi auguro che le cose ti volgano al meglio davvero,ciao

mezzo toscano

00mercoledì 12 settembre 2007 08:14

Ciao a tutti e coraggio a quelli che tentano con tanta fatica di ritrovare se stessi. Mai mollare.

Quando un genitore partecipa attivamente alla distruzione morale e civile del figlio va semplicemente contro natura e credo che questo si possa fare solo se si è completamente plagiati o del tutto matti.
La stessa fatica con la quale i "fuorusciti" fanno i conti per rientrare nella normalità sta a indicare che il plagio è la tecnica usata per asservire le sventurate persone che gli capitano a tiro.

Chi d'altronde conosce gli States sa benissimo quanto sia d'uso ogni tecnica illecita(dalla venticinquesima immagine in giù)per mantenere la gente in uno stato di perenne paura.

Agabo

00mercoledì 12 settembre 2007 08:51

So che non potrà consolarvi né risarcirvi dei danni emotivi e sociali subiti, comunque, sappiate che tale comportamento (ufficialmente negato) è uno dei principali indizi della loro debolezza.

I tdG sono deboli come organizzazione; essi temono che continuare a rapportarsi con i loro dissociati possano subire l'influsso delle loro convinzioni. Una possibilità, questa, molto remota per chi è veramente convinto della correttezza delle proprie idee.

i tdG sono deboli come singoli credenti perché temono a tal punto la suggestione esercitata dall'organizzazione attraverso i suoi delegati (dirigenti, e anziani) da rinunciare ad esercitare quel libero arbitrio che nemmeno Dio viola nelle scelte delle sue creature.

Molti tdG restano nell'organizzazione soltanto per PAURA, la paura di perdere l'affetto di parenti e amici e, magari dopo molti anni di permanenza in una congregazione, rimanere quasi del tutto isolati.

A questo vi aggiungono la bestemmia che tale 'misura disciplinare' è fatta nel nome di Dio e per il bene del dissociato!

Agabo.

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