Capisco perfettamente!
Anche se non ho viaggiato così tanto come voi, e per questo vi invidio fortemente
, anch'io sono sempre stato molto riflessivo. Fin da piccolo i miei maestri delle elementari raccontavano ai miei genitori, in occasione degli incontri per parlare del mio rendimento scolastico, che dimostravo, rispetto a tutti gli altri miei compagni di scuola, di essere più serio e maturo.
La mia esperienza con i Tdg è iniziata a 6 anni, allorchè i miei genitori cominciarono a studiare la Bibbia con un fratello. Studiavano il libro 'Potete vivere su una terra paradisiaca'. Io imparavo tutto ascoltando le loro conversazioni col fratello. Andando a scuola amavo parlare delle verità di Geova, del suo proposito per tutta la terra e delle meraviglie della creazione.
Crescendo ho fatto anche il pioniere per qualche tempo, dopo essermi battezzato all'età di 16 anni. Però sono sempre stata una persona razionale e anche concreta. Di conseguenza riesco a distinguere le mie emozioni dalla realtà di fatto.
Mi rendo conto che mi sono lasciato troppo trasportare dai sentimentalismi senza decidermi di avvicnarmi allo studio delle Sacre Scritture in modo aperto e a 360 gradi perchè ero convinto che Geova era dalla mia parte.
E' ovvio che Dio è sempre dalla nostra parte se siamo persone sincere. Ma, vedete, una cosa è Geova e una cosa sono gli uomini. E' nevessario non lasciarsi trascinare dai sentimentalismi quando si studia la Bibbia perchè di esperienze positive e negative se ne possono trovare sempre.
Concordo che a volte capitino delle esperienze in cui alcuni ricevono una 'risposta' da parte di Dio trovando delle pubblicazioni WTS. Però a volte succede che altri invece ricevono 'un segno' venendo contattati da un cristiano evangelico.
Proprio l'altro giorno ho avuto una conversazione con un ex-evangelico che mi spiegava che lui aveva, anni fa, aveva fatto una sentita preghiera a Dio affinchè gli indicasse la via giusta da seguire. Di lì a poco è andato a trovarlo un cristiano evangelico per invitarlo a un loro raduno.
Lui lo ha visto come un segno!
Cosa dobbiamo pensare allora? Io credo che si tratti di fatalità. Non è su queste cose che dobbiamo basare la nostra fede, bensì su quello che viene insegnato dalla Bibbia.
Ecco il metro da usare. La soggettività è bella,ma prima viene bisogna studiare e, dopo aver trovato la via, allora lasciarsi andare ai sentimenti.
Questo per quanto riguarda la specifica religiosità, cioè l'appartenere o meno a un'organizzazione religiosa specifica. I sentimenti verso Dio ovviamente nessuno ce li può togliere.
Dio èe rimane sempre il nostro migliore amico.