“Sinceramente non vedo il nesso libero arbitrio con la presenzao o il rivelarsi”
Dio vuole che le creature umane siano libere di accettarlo o di rifiutarlo, di credere o non credere. Se apparisse tra le nuvole mostrando il suo volto imporrebbe di credere che egli esiste.
“allora perchè la Chiesa ha cercato le prove ontologiche dell'esistenza di Dio?”
Veramente di prova ontologica ce n’è solo una, quella di Anselmo ripresa da Cartesio, non vedo perché parli al plurale. Le altre prove sono a posteriori e non a priori. La Chiesa vuol una fede ragionata, per questo si dice Fides et Ratio. Nella ricerca del Signore la ragione senza la fede non va da nessun parte, infatti uno dei motti della scolastica fatto proprio da Anselmo è “Fides quaerens intellectum”, la fede che cerca l’intelligenza.
“poi la paura non centra ,perchè tanto le minacce religiose del Dio ci sono ugualmente ci sono inferni di fuoco,distruzioni,harmaghedon,ecc”
Ma non sono certi, è questo il punto. E’ il tarlo di Kant nella “Critica della ragion pratica”. Perché devo fare il bene? Kant ESIGE che esista il paradiso perché qualora sia il giusto che l’ingiusto dopo la morte piombassero nel nulla allora quelli che sono stati virtuosi in vita sono i più sciocchi degli uomini. Ovviamente questa idea dell’oltretomba fa trasparire una certa concezione retributiva e vede Dio come il giudice severo che spartisce le pene. (A questo proposito si vedano le pagine scansionate da Ciola in questa discussione
www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=47801&idd=2488&t=113172264... )
“Siano nati imperfetti e vuole la perfezione”
E dove leggi che Dio esige la perfezione? Suppongo tu ti riferisca a Mt 5,48, ma quella è solo una richiesta, un invito, un’additare un ideale , non un condannare a priori se non ci si adegua all’ordine. Stai usando la stessa argomentazione di Lutero quando sostenne che Dio non poteva pretendere che ci salvassimo grazie alle nostre opere buone giacché il peccato originale ci ha resi radicalmente peccatori ed incapaci di fare il bene. Lutero arrivò a sostenere che bastava la fede in Dio per salvarsi, è la cosiddetta “giustificazione paolina”, che tutti i cristiani riconoscono seppure in vari gradi. Bisogna stigmatizzare gli estremi, infatti la lettera di Giacomo dice che la “fede senza le opere è morta”, e tuttavia la lettera ai Romani come sosteneva Lutero afferma che “il giusto vivrà della fede”, ergo non angustiarti troppo se sbagli, Dio sa che non sei perfetto. I cristiani aspirano a un ideale più grande di loro, e anche tu devi cercare di essere santo(Lv 11,45), ma per questo finirai all’inferno se non ci riesci.
“La fede può solo essere vissuta come esperienza e si può vivere solo nella fede e cioè questo consiste essere in armonia con la Verità razionale ,che si vive nell’amore in armonia con la coscienza propria”
Non ho capito nulla.
“Il latino l'ho studiato poco”
Vuol dire semplicemente “Dio nascosto”.
Ad maiora