incomunicabilità con il Testimone di Geova

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gianni068006
00giovedì 26 ottobre 2006 17:58
Ho riflettuto su questo argomento, su come deve comportarsi un cristiano cattolico nei loro confronti, o anche una persona che non crede, ho osservato e ascoltato a lungo quanto mi esponevano nelle pur brevi occasioni in cui ne ho incontrati, per arrivare a capire quale fosse lo scopo ultimo delle visite dei tdg così insistenti nel suonare ai campanelli, così apparentemente disponibili al dialogo e amorevoli.

Faccio alcune osservazioni:

primo punto:

il dialogo lo cercano sempre loro, non io, allo scopo di diffondere la loro conoscenza e di attrarre il prossimo nel loro movimento.


punto secondo:

il Testimone non cede di una virgola su quello che ti espone, è chiaro, è anche giusto dal suo punto di vista, e non cederà mai nemmeno sotto tortura, perché proprio non gli interessa.
Perché lui solo sa (anche in buona fede) di detenere la verità che gli deriva dalla conoscenza delle sue scritture rivisitate che ha rivisitato, rivelate da Dio e quindi vere, e si conforta nel suo agire, grazie alla convinzione che anche i primi cristiani facessero come lui, si trovassero discriminati come lui a diffondere ai pagani la loro unica via di salvezza, che per il Tdg è diventata conoscenza e questa conoscenza lo deve rendere felice, ma soprattutto gli deve bastare e lo salverà.

punto terzo:

ha senso tentare un dialogo sincero o spontaneo con loro?
vi è, come dire, la dimensione del dubbio, la dimensione esistenziale dell'uomo nel mondo, il peccato e la sua remissione, la fede che è mistero cui la ragione sola non ha modo di arrivare, o altri argomenti che pensate di poter domandare durante un colloquio coi tdg per obiettare qualcosa o per invitarli a chiudere per un attimo la loro bibbia e a lasciar sfogare il loro cuore.
Ebbene: Scordatevi tutto questo, scordatevi di chieder loro che ne pensano, loro hanno una risposta a tutto perché tutto gli è dato di conoscere. Non hanno dubbi.




E' tremendo, è una chiusura totale, il testimone difronte all'altrui convincimento lo nega, il cristiano se anche lo respinge, mantiene un dubbio.

Il loro sembra essere un approccio razionale alla religione portato al più alto grado. Se tutto si spiega con la ragione e con la conoscenza di una Bibbia non si può andare da nessuna parte.
E di fronte a chi sente di aver la verità e la sola verità non avrebbe senso né prestar ascolto e nemmeno rivolgergli delle accuse perché anche quello è il loro pane quotidiano, il difendersi da chi li accusa.

Questo è una serie di semplici osservazioni sicuramente di superficie, come mi appare il mondo dei testimoni dall'esterno così ve lo descrivo, anzi ditemi dove sbaglio, e chiedo a chi avesse voglia di rispondere, perché c'è questa aspra incomunicabilità unilaterale con il cattolicesimo, dove è avvenuta la rottura, e a livello di esperienze personali, quando eravate (chi di voi lo fosse stato) Testimoni,come vi comportavate con un cattolico, chi era per voi un cattolico?
Un ignorante? Un pagano? Un relativista? Un nemico? Una persona da evitare?



Vi saluto, alla prossima!

Gianni
berescitte
00giovedì 26 ottobre 2006 19:15
Se guardi bene, prima dell'avversione al cattolicesimo la WT inculca ai suoi testimoni l'avversione al Bereanesimo ed è tanto abile da far credere che invece i suoi adepti sono diventati tutti Bereani.*

Alle varie osservazioni ti risponderanno con piacere in tanti. Io ti dirò solo che il muro non è senza crepe e il diventare esperti nel loro pensiero permette di individuarle e di... "applicare colla sul loro errore";, una funzione del tutto divina se leggi Giobbe 14,17 nella Traduzione del Nuovo Mondo [SM=g27827]:

____________________
* Del "bereanesimo" parlo nel 3D "La WT SBAGLIA o IMBROGLIA?"
wall.kill
00giovedì 26 ottobre 2006 21:25
il proselitismo non ammette un vero e proprio dialogo quanto una pseudo maieutica in cui si vuole esclusivamente che l'interlocutore non abbia altro ruolo che quello di partorire i frutti del pensiero altrui.

Il dialogo si fa in due.

Credo che un punto attaccabile nello schermo di amianto a protezione del tdg sia raggiungibile analizzando alcune peculiarità di altre sette che non siano quella tdg... il proselitismo stesso,l'autoritarismo,i trucchi psicologici di "difesa del castello mentale",l'accettazione passiva, il bipensiero, la modifica del passato storico della setta ecc...

Credo che sia più utile intavolare con un tdg una conversazione su Tom Cruise vittima di scientology che sputargli addosso il libro di Franz o qualsiasi controsenso dottrinale.

Tempo qualche giorno e forse qualche domanda e qualche paragone con se stesso e col proprio credo, il tdg potrebbe cominciare a farlo... Si spera almeno...

Per il resto.. è difficile comunicare con chi barrica le proprie convinzioni all'interno di un castello: magari le tirerà fuori per una sortita, ma le ritirerà dentro immancabilmente, a freddo..

Yoshiko.Yoshi
00giovedì 26 ottobre 2006 22:38
Wall.kill:

Credo che sia più utile intavolare con un tdg una conversazione su Tom Cruise vittima di scientology che sputargli addosso il libro di Franz o qualsiasi controsenso dottrinale.



E a quale scopo secondo te? I Tdg riescono ad essere incredibilmente acuti quando si tratta di sputtanare le altre fedi, quanto ottusi nell'analizzare lucidamente la loro. Già provato mille volte, c'è poco da sperare davanti ad una fede così incrollabile! Ricorda che loro hanno sempre un ritorno logico per ogni cosa. Inoltre ad aprire gli occhi non hanno davvero nessun tornaconto. Quelli di Brooklyng se la sono studiata davvero bene quella volta...
Bicchiere mezzo pieno
00giovedì 26 ottobre 2006 23:31
Ciao Yoshiko, capisco perfettamente la tua preoccupazione. Parrebbe che sia davvero impossibile per un Tdg ragionare in maniera critica sulla sua fede. Sembra che oramai la sua realtà sia completamente rinchiusa all’interno di una teca di vetro indistruttibile. O per meglio dire, la sua visione della vita è offuscata. Riesce a scorgere qualche immagine ma non a comprenderne l’esatta consistenza, al punto che si rende conto che c’è qualcosa che non quadra, ma il suo raziocinio alterato lo porta a pensare che sia negli altri e non nel suo modo di esistere.
Come ha colto molto bene l’autore di una pagina web del sito di Achille (non mi ricordo esattamente chi fosse l’autore), il tdg è come un carcerato che riesce a vedere le sbarre. Gli altri cercando di dirgli che lui è in gabbia, ma lui vedendo le sbarre dice che in gabbia sono gli altri.

Il fatto è che il Tdg si rende conto delle sbarre che esistono fra lui e gli altri ma le interprete diversamente da ciò che dovrebbe fare. Crede che tutti gli altri siano prigionieri (di Satana) e che lui è libero grazie alla vera conoscenza della Bibbia (la conoscenza del CD). E’ davvero una cosa assurda ma purtroppo questa è l’inelluttabile realtà.

Ci sono delle ancore poi che fanno restare attraccato il Tdg allo Schiavo Fedele e Discreto dandogli piena fiducia di essere nel Vero: 1) il fatto che il CD ha scoperto le vere dottrine della Sacra Bibbia, 2) il fatto che il CD è stato l’unico ad aver interpretato correttamente il ‘segno composito’ di Cristo nel capitolo 24 di Matteo (ricordi? Terremoti in un luogo dopo l’altro, pestilenze carestie, ecc), 3) il fatto che il CD ha capito che Gesù è stato intronizzato Re nel 1914, 4) il fatto che in tutto il mondo gli unici a predicare siano i Tdg, 5) il fatto che da loro regna incontrastato il vero amore cristiano in tutti e sei i milioni di fedeli.

Il punto è che, come ha descritto saggiamente l’autore di quel famoso articolo tradotto da Trianello, se il Tdg non comincia già lui a voler mettere in chiave critica la propria fede, disposto ad ascoltare e valutare ciò che viene detto dagli altri costruendo volta per volta nuovi concetti cristiani così da paragonarli ai concetti cristiani propri, non ci sarà nulla da fare.

E’ solo da qualche tempo a questa parte che riesco a comprendere veramente il senso della parole che Claudio Forte mi scrisse in risposta alla mail che gli inviai qualche mese prima di registrarmi su Infotdgeova (parlo quindi dell’anno scorso, prima di Agosto): ero io il fautore del mio risveglio, non lui, Achille, o qualcun altro. Il fatto che io fossi andato a leggere il sito, il fatto di decidere di scrivere a Claudio, il fatto di cercare di confrontarmi era stata una scelta scaturita da me. Questo è importante perché mette in chiaro che dev’essere il Tdg stesso a volersi sincerare in maniera logica e profonda il proprio credo religioso. Solo quando matura questa decisione allora tutti i discorsi che vengono fatti in questo forum, le informazioni del sito di Achille e i sentimenti benigni mostrati dagli altri cominciano ad avere il giusto effetto nella mente del Tdg: così comincia il processo di ‘svegliamento’, il quale si conclude quando tutti quei punti fermi (i 5 che ho messo nell’elenco sopra) vengono smontati uno ad uno facendo crollare la tracotante sicumera in cui il Tdg affidava le proprie certezze.

Nessuna disperazione quindi. I Tdg non si disperano quando le persone ‘del mondo’ chiudono loro la porta in faccia o finanche quando vengono presi a brutte parole dai padroni di casa. Applicano la scrittura in cui Gesù consiglia agli apostoli di ‘scuotere la polvere dai loro sandali e proseguire nella testimonianza’. Ecco, uno spirito analogo deve muovere noi. Dobbiamo raggiungere la pace mentale e continuare a svolgere la nostra missione di aiuto verso i fratelli Tdg senza disperarci. Prima o poi qualcuno si ridesterà. E non pensiamo che non succeda. Dopotutto se il tasso di crescita dei Tdg qui in Italia è zero, allora vuol dire che il numero dei fuoriusciti, che hanno messo in discussione critica il loro credo da Tdg, è considerevolmente alto.
wall.kill
00venerdì 27 ottobre 2006 10:05
Re:

Scritto da: Yoshiko.Yoshi 26/10/2006 22.38
Wall.kill:

Credo che sia più utile intavolare con un tdg una conversazione su Tom Cruise vittima di scientology che sputargli addosso il libro di Franz o qualsiasi controsenso dottrinale.



E a quale scopo secondo te? I Tdg riescono ad essere incredibilmente acuti quando si tratta di sputtanare le altre fedi, quanto ottusi nell'analizzare lucidamente la loro. Già provato mille volte, c'è poco da sperare davanti ad una fede così incrollabile! Ricorda che loro hanno sempre un ritorno logico per ogni cosa. Inoltre ad aprire gli occhi non hanno davvero nessun tornaconto. Quelli di Brooklyng se la sono studiata davvero bene quella volta...



Al solo scopo di attivare in ogni modo un processo critico che cominci da loro, che possano più facilmente interiorizzare.
Poi il passaggio dalla critica verso le sette in generale alla critica verso la propria in particolare è quello più delicato, ma che dovrebbe cominciare già a livello inconscio.

La trattazione dei punti particolari di cui parla bicchiere mezzo pieno è un momento solo successivo del percorso, e ha senso solo dopo che l'atteggiamento protezionista ad ogni costo del tdg ha mostrato qualche segno di cedimento, anche se minimo, il che significa che egli abbia già ripreso confidenza con una attitudine critica rispetto a una determinata sintomatologia.

Credo che questo sia solo uno dei diversi approcci possibili, per quanto mi è dato di capire dalla conoscenza diretta di diversi casi (tra cui il mio) ritengo sia discretamente efficiente (si spera anche efficace).

Ciao Lenuccia che non sei altra [SM=g27836]
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