Aquarius ha scritto:
Mi hai citato intere correnti filosofiche ma ciò che volevo facessi era una discussione Arendtiana, fuori da ogni precedente. Una critica obiettiva a tutto ciò che abbiamo sempre creduto come vero e come falso.
Un taglio netto a tutta la storia del pensiero occidentale per tornare... alla “sofistica”.
Non hai compreso che la presenza di atti omosessuali negli animali è stata citata da me per farti comprendere come dal punto di vista biblico c'è un errore nel considerarla un peccato adamico poichè dio non li ha puniti soggiogandoli allo spirito e alle inclinazioni sataniche.
E tu no hai capito che la differenza tra animale e uomo è che il primo, a differenza del secondo, non ha una coscienza morale e non è, pertanto, un soggetto morale, per cui può fare tutto quello che il suo istinto gli comanda di fare (anche uccidere un lattante nella sua culla) senza diventare “colpevole” di nulla.
Inoltre per limiti fisici intendevo anche quelli inerenti alle razze stesse o alle loro caratteristiche genetiche.
Se fossi un chirurgo plastico che ne diresti della "violazione del codice morale del proprio corpo" con un paio di candide rotondette e abbondanti tette?
Direi che non hai chiara la differenza tra sostanza ed accidente. Fermo restando che la chirurgia plastica, oltre certi limiti, non credo che sia moralmente ineccepibile.
Sono dell'idea, da buon agnostico (se non ateo o epicureo) che fatta fuori la religione venga fuori la verità. Ed è così del resto.
Affascinante, perché io sono convinto che senza Dio, senza il Vero, la “verità” sfuma nel nulla e tutti i nostri discorsi (perso ogni fondamento assoluto) si riducono a pure emissioni sonore più o meno ben confezionate.
Noi in primis sappiamo come le religioni sottopongano alla falsità, alla relatività, e al giudizio delle nostre vere nature formandole in un corpo di leggi divine che possibilmente nemmeno sono state pronunciate mai dal diretto interessato.
Sappiamo?
Ti prego di argomentare questa affermazione... perché io in questo “sappiamo” non mi riconosco affatto.
Ma fermati un attimo a pensare che tutto ciò che hai in mente sull'uomo possa essere sbagliato. Possa essere dovuto ad una mera riflessione sul ABBIAMO I PIEDI PER CAMMINARE OGNI ALTRO USO E' DA CONSIDERARSI IMMORALE PERCHE' NON CONSONO ALLO SCOPO PER IL QUALE TALI MEMBRA SONO STATE FATTE.
Non avremmo quindi dovuto volare.
Perché, tu voli con i tuoi piedi?! Se sì, mi piacerebbe vederti farlo.
Un aeroplano non “snatura” l'uomo così come non lo “snatura” la forchetta che usa per mangiare o la bombola d'ossigeno che usa per immergersi nelle acque del mare. L'uomo è chiamato all'attuazione di tutte le sue virtualità, in primis a quelle derivanti dal suo ingegno. Gli aeroplani sono i frutti del nostro ingegno e del nostro lavoro, congegni che ci permettono di viaggiare molto più rapidamente e di raggiungere posti che altrimenti non potremmo raggiungere. L'aeroplano, così come molti degli artifici di cui facciamo quotidianamente uso, non “snaturano” l'uomo, ma, al contrario lo esaltano quale “homo faber”.
Non avremmo dovuto esplorare lo spazio. Non avremmo dovuto correggere le malattie o fare sesso con il contraccettivo. Non avremmo dovuto masturbarci né avere rapporti omosessuali. Non avremmo dovuto cambiare sesso con un'operazione riabilitativa (in senso psichico) né avremmo dovuto rifarci le labbra o le mani o truccarci.
Metti insieme concetti che non hanno nulla a che vedere l'uno con l'altro.
L'esplorazione dello spazio rientra nelle potenzialità positive dell'uomo e sono una conquista del suo ingegno. Se un uomo viaggia nello spazio non fa violenza alla propria natura, ma, al contrario, ne porta a compimento delle potenzialità intrinseche. Anche il profilattico è una conquista dell'ingegno dell'uomo, ed in quanto tale, è una cosa positiva. E' il suo utilizzo, invece, che è cattivo, in quanto snatura l'atto sessuale, proprio come la masturbazione.
Sulle operazioni concernenti il cambiamento di sesso il discorso sarebbe troppo lungo, perché dovrei tirare in ballo un sacco di fattori onde discernere in quali casi queste sono moralmente lecite ed in quali no (se vuoi posso rimandarti ad un manuale specifico sull'argomento). Per ciò che riguarda il trucco, invece, non c'è nulla di male in questo (entro certi limiti), perché, ancora una volta, qui non siamo di fronte ad un qualcosa che comprometta il naturale esplicarsi di alcuna facoltà umana, ma ud un semplice artificio tecnico per esaltare caratteri somatici. Un discorso a parte, come dicevo sopra, meriterebbe invece la chirurgia estetica.
Ti ripeto, siamo così. Pronti a valicare i nostri limiti. Ne abbiamo valicati così tanti e in modi così sbagliati che annoverare gli atti omosessuali fra questi mi pare meschino e quanto meno irrispettoso per "la natura" di persone che si identificano come tali.
Ed io ti ripeto che la fonte di tutta la tua confusione (e delle tue contraddizioni) è proprio l'incapacità di comprendere che il superamento del “limite” non è un bene in sé (altrimenti farebbe bene anche chi superasse il limite di velocità in autostrada), ma è un bene solamente quando questo comporta un “perfezionamento” dell'uomo.
Dio, infine, (per rimanere in tema giusto per figura) se ci ha concepiti lui, ha sbagliato eccome. Ha creato in noi la libertà di essere quello che vogliamo ma proprio secondo teorie filosofiche che tu conoscerai di certo, tutto questo non ha senso! Poiche ci ha creati con la libertà.. si, ma limitata. E non esiste il concetto di libertà se ad essa imponiamo delle limitazioni.
Anche qui, tu confondi la libertà con il capriccio. Si ha vera libertà quando si è padroni delle proprie azioni, quando ci si autodetermina, non quando ci si lascia trascinare dal capriccio e dagli istinti come se questi fossero ineluttabili. La ragione ci pone di fronte un cammino, dischiude alla nostra coscienza morale il giusto e l'ingiusto e noi siamo moralmente liberi proprio perché possiamo scegliere se seguire i dettami della nostra coscienza morale o meno. Siamo liberi di decidere se rimanere liberi (vale a dire autoderminarci seguendo quelli che sono i dettami della ragione) o farci schiavi dei nostri capricci e dei nostri istinti.
Comunque personalmente posso confermarti che se un credente non riesce a smettere di credere momentaneamente per poter comprendere chi non crede non giungerà mai da nessuna parte.
Io comprendo benissimo i “non credenti”, perché lo sono stato per gran parte della mia vita. Quelli che non capisco sono i “non pensanti”, perché sono un ente razionale e non posso davvero fare a meno di pensare.
Gocciazzurra ha scritto:
Ma visto che è stato appurato che non si tratta di disfuzione ma di questione di una natura differente, perchè non permettere loro di potersi sposare ed esternare il loro sentimento di amore e dedizione ad un altro essere umano?
E' stato appurato? E da chi, di grazia? Solo perché l'omosessualità è stata depennata dal DSM IV dietro le pressioni delle lobby gay americane e solo perché le medesime stanno facendo uso di tutto il loro peso per far passare l'idea che omosessuali ci si nasce e che le pulsioni omosessuali sono perfettamente normali come quelle eterosessuali... beh... non significa che questo sia stato “appurato”, perché non c'è nessun esperimento scientifico che possa corroborare questa posizione. Tempo fa parlai della “cattiva metafisica” come il peggior male del nostro secolo... ecco, basta solo un po' di buona metafisica per capire come le pulsioni omosessuali non portano a quella che è una delle finalità essenziali dell'atto sessuale (la riproduzione), per cui, come dire, non possono essere affiancate a quelle eterosessuali come una semplice variante di una medesima categoria.
Ma se è vero che gli animali non sanno di soffire (e chi lo ha stabilito?) allora per assurdo non dovrebbe essere così biasimevole peocurare loro della sofferenza gratuita.. tanto non se renderebbero conto, no?
Sì che sarebbe biasimevole, qualora questa sofferenza fosse assolutamente gratuita. Per inciso, anche io amo gli animali e non ho mai picchiato nemmeno mio cane, per esempio, ma so benissimo che il mio cane non è “persona” (e pertanto non è dotato di autocoscienza e di libertà morale) perché non sono mai riuscito ad avere alcun rapporto interpersonale con lui.
Appunto!
Quindi qualsiasi "spiegazione" o congettura è inutile perchè tanto, al presente, tutto il genere umano è inabissato in una profonda confusione che non è certo sinonimo di amore e cura da parte di un Dio..
I piani di Dio sono imperscrutabili nel loro dettaglio, ma noi viviamo in un mondo intellegibile, che è nostro dovere, pertanto, tentare di comprendere (ed è quello che fanno la “metafisica”, per quanto riguarda l'ordine sostanziale, e le scienze sperimentali, per quello che riguarda l'ordine fenomenico).
Matrix ha scritto:
Quello che hai detto mi ha incuriosito: Vorrei provare a prendere a calci il mio cane per cercare di capire se si rende conto di soffrire o meno. Che dici? Lo faccio l'esperimento?
Ho scritto che infliggere dolore gratuito ad un animale è un male. Anche far morire di fame il tuo cane sarebbe un male e sta di fatto che per non far morire di fame il tuo cane lo devi nutrire... ehm... e, secondo te, da dove viene la ciccia che dai da mangiare al tuo cane? Te lo dico io: da degli animali che sono stati uccisi (si spera non arrecando ai suddetti delle sofferenze inutili).