dissociazione=dimissioni?

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irias
00martedì 10 gennaio 2006 07:14
[SM=x570892] ciao a tutti
chiedo gentilmente se la dissociazione equivale alle dimissioni nella Congregazione dei TdG.
Un grazie anticipato per la risposta
Siria [SM=x570865]
giainuso
00martedì 10 gennaio 2006 09:30
dipende
molto dipende dal senso che vuoi dare alla parola dimissioni.
in linea di massima io ho sempre usato i due termini
scambievolmente,in realtà oggi le cose sono un pò più complesse.

perfino i membri del cd si sono dimessi,ma da cosa ?

dai ruoli ricoperti all'interno della struttura amministrativa e lagale delle varie società legate all'organizzazione mondiale dei tdg.

in questo senso ci si può dimettere dagli organi legali senza dissociarsi dalla realtà confessionale che i tdg rappresentano.

quali saranno le prospettive per questa soluzione è argomento ampiamente dibattuto anche in questo forum.

spero di essere stato chiaro.

un saluto

bruno

[Modificato da giainuso 10/01/2006 9.30]

[Modificato da giainuso 10/01/2006 9.32]

Muscoril
00martedì 10 gennaio 2006 21:51
Ciao Siria,
Dico la mia fin dove sono in grado di arrivare.

Disassociazione: la persona viene esplusa è non è più TdG. Questo avviene tramite un comitato giudiziario sulla base di grvi peccati e in assenza di pentimento.

Dissociazione: su iniziativa dello stesso TdG che con una dichiarazione scritta, o verbale divanti a testimoni esprime la volntà di non voler oiù essere più TdG. Questo avviene automaticamente anche quando il TdG compie una grave azione in contrasto con le regole della WTS: violazione neutralità, trasfusione, e altre.

In entrambi i casi quello che era TdG non torna a essere una qualsiasi "persona del mondo", ma scatta il pesante l'ostracismo di cui si è gia parlato nel forum.

Dimissioni: le dà l'interessato da una "carica" o privilegio" o "speciale compito" che ha ricevuto.
Premesso che "anziano" dovrebbe essere una speciale condizione spirituale e "sorvegliante" un compito esercitato dagli anziani. Esempi: "Sorvegliante che presiede", "Segretario", "Sorvegliante del servizio", ecc., quindi:
Un "anziano" si può dimettere da tale posizione restando solo TdG;
Un "anziano" si può dimettere da "sorvegliante ..." rimanendo sempre anziano.
Questo può avvenire anche su iniziativa degli altri anziani se se si sono menifestate serie inadempienze nello svolgimento dei compiti affidati. In questo caso avviene una rimozione.

I membre del Corpo Direttivo, di cui si è parlato, si sarebbero dimessi da un compito amministrativo. Riguardo alle dimissioni di cui all'articol 5 dello Statuto che vede impegnanto l'amico Vito si esprimerà un giudice, ma dovremo anche aspettare di vedere come di "esprimerà" la WTS.

Scusa ma ho cercato di essere breve e di conseguenza un po' burocratico. Spero altri possano colmare mie eventuali lacune.

Sempre un caro saluto dal "brontolone"
Muscoril



[Modificato da Muscoril 10/01/2006 21.53]

irias
00martedì 10 gennaio 2006 22:37
[SM=x570892] ciao compagno Muscoril,
credo che il problema sia un pò diverso.
Ciascun ente giuridico come la Congregazione italiana dei TdG possiede un proprio Statuto.
Questo al (famoso [SM=g27816] ) art. 5 dice che:
la qualifica di socio si perde per
a) dimissioni
b) decadenza
c) espulsione
Sono soci aderenti i Testimoni di Geova battezzati, associati alle Congregazioni locali, che sono attivamente impegnati nella diffusione del messaggio biblico, frequentano le riunioni di culto e applicano le norme morali e di vita cristiana nella loro condotta
quindi non contempla il termine dissociazione
Il TdG che presenta le dimissioni non può essere disassociato non essendo più socio della Congregazione, quindi giuridicamente nona ppartiene più alla Congregazione ma può continuare a professare il suo credo come TdG.
Su questo problema c'è una grande confusione tra i TdG, molti non sanno neanche che esiste uno Statuto. bah..... [SM=g27833]
ciao [SM=x570865] Siria
.gandhi.
00martedì 10 gennaio 2006 22:46
Re:

Credo di questo si sia parlato molto nella discussione di Luigi, penso tu l'hai seguita bene, oltre non credo ci sia altro da dire. [SM=x570892]

Ciao ciao [SM=x570889]

[Modificato da .gandhi. 10/01/2006 22.46]

irias
00martedì 10 gennaio 2006 22:55
ciao gandhi [SM=x570893]

Credo di questo si sia parlato molto nella discussione di Luigi, penso tu l'hai seguita bene, oltre non credo ci sia altro da dire.


.. nonostante se ne sia parlato molto mi sembra che le idee sono ancora confuse.
Chiudo qui la discussione
ciao Siria [SM=x570865]
Muscoril
00martedì 10 gennaio 2006 23:19
Ciao Siria,
concordo che la cosa sia complessa, specialmente alla luce dello Statuto. Io mi sono limitato a dire come hanno funzionato le cose finora, e forse continueranno a funzionare.

In effetti i TdG come religione o movimento religioso, o setta, devono servirsi di enti giuridici per poter operare nelle varie nazioni: WTS, Congregazione Cristiana dei TdG, ecc. Questo può creare situazioni (mi sembra ancora da chiarire) come quella dell'art. 5.

Resta però il fatto che i TdG hanno un altro "Statuto" non sottoposto a sentenze o autorita umane: la loro Bibbia(compresa la loro interpretazione). A questa possono sempre dire di voler applicare, non come ente giuridico, ma come religione". Vedremo come va a finire, anche se io un'idea me la sono già fatta, e da qualche parte devo anche averla scritta.

Buonanotte, ci vediamo domani in miniera. [SM=g27835]

Muscoril






gabriele traggiai
00martedì 10 gennaio 2006 23:54
Siria scrive


Questo al (famoso ) art. 5 dice che:
la qualifica di socio si perde per
a) dimissioni
b) decadenza
c) espulsione
Sono soci aderenti i Testimoni di Geova battezzati, associati alle Congregazioni locali, che sono attivamente impegnati nella diffusione del messaggio biblico, frequentano le riunioni di culto e applicano le norme morali e di vita cristiana nella loro condotta
quindi non contempla il termine dissociazione
Il TdG che presenta le dimissioni non può essere disassociato non essendo più socio della Congregazione, quindi giuridicamente nona ppartiene più alla Congregazione ma può continuare a professare il suo credo come TdG



OK, HAI centrato il punto.
E' doverosa una precisazione:

Lo statuto prevede che si perda la qualifica di SOCIO ADERENTE per 3 motivi:

1-dimissioni

2-decadenza

3-espulsione

Credo che non si siano capiti dei fondamenti.
In primo luogo non bisogna confondere LA DISSOCIAZIONE CON LE DIMISSIONI che sono due cose completamente diverse.

Dal punto di vista dello statuto la DISSOCIAZIONE e la DISASSOCIAZIONE sono la medesima cosa, ovvero appartengono al punto TRE. E' da notare che la DISSOCIAZIONE venne "coniata" ad HOC per la situazione di R. FRANZ, infatti prima non esisteva.

Per quanto riguarda il Punto UNO: NEL MOMENTO IN CUI UN INDIVIDUO DA LE DIMISSIONI DALL'ENTE GIURIDICO NON SUSSISTE PIU' NESSUN MOTIVO GIURIDICO PER ESPELLERE TALE PERSONA.

Pertanto non è possibile disassociare un dimissionario.
Ne tantomeno e' possibile sottoporre un DIMISSIONARIO ad un comitato giudiziario,(IN OGNI CASO ILLEGALE) a meno che un corpo degli anziani volesse di propria iniziativa procedere in tal senso autonomamente dalla sede centrale. In questo caso, però, tale corpo degli anziani (non avendo forma giuridica) risponderebbe "personalmente" dell'ILLECITO comitato giudiziario.

Quindi in conclusione:

DISSOCIAZIONE NON E' ASSOLUTAMENTE LA STESSA COSA DI DIMISSIONI.

Un saluto a tutti
GABRY


raceplus@tiscali.it

Muscoril
00mercoledì 11 gennaio 2006 08:26
Carissimi,
la spiegazione che viene data in relazione all'art. 5 sembra almeno lociga. Ciò non toglie che nelle congregazioni, senz'altro, continua l'andazzo che ho descritto, "nell'ignoranza" delgli aspetti che avete illustrato.
Sarebbe interessante sapere se la Betel ha diramato qualche documento confidenzialissimo sulla questione con la sua interpretazione, o con le misure da prendere quando il caso si presenti, oppure quali cambiamenti di Statuto ha in serbo per ovviare all'inconveniente. Fermo restando che lo Statuto (almeno fino a quando ero in attività)veniva mostrato solo su richiesta ovviamente a chi era al corrente che esistesse uno Statuto, un po' come la circolare ONU, che poi veniva solo "spiegata". Tenere nell'ignoranza i ""sudditi"" aumenta il potere. [SM=x570866]

Un caro saluto dall'infreddolito [SM=x570883]
Muscoril
hushai
00mercoledì 11 gennaio 2006 10:33

Credo di questo si sia parlato molto nella discussione di Luigi, penso tu l'hai seguita bene, oltre non credo ci sia altro da dire.

Scritto da Gandhi


Ciao Gandhi, [SM=x570892]

eh dai, non fare l'acido. [SM=x570874] [SM=x570874] Spiega il tuo modo di vedere la cosa...anche se non sei d'accordo. Mi sembra che il tono della discussione sia molto costruttivo.

p.s. puoi rispondermi solo con tanti smiles sorridenti [SM=g27827]: [SM=g27828] [SM=g27823]

Ciao. Un abbraccio.
Hushai
irias
00mercoledì 11 gennaio 2006 13:06
Ciao compagno Muscoril,
non prendere troppo freddo, sai noi nani siamo un po’ delicati, ti fornisco un po’ di fuoco per l’occasione

Riprendo la discussione in un altro punto (se qualcuno non è interessato è libero di non leggere).
…. Ancora secondo lo Statuto (art.5)

La decadenza e l’espulsione dei soci aderenti sono deliberate dall’Assemblea su proposta del corpo degli anziani delle Congregazioni locali, ratificata dal Comitato Direttivo
In base a questo deve esistere un documento (delibera) che attesti la decisione presa. Ora, contenendo tale documento dati personali e dati sensibili quali la motivazione dell’espulsione e quindi anche possibili dati inerenti la vita privata, credo che sia un diritto del soggetto che è stato espulso ( per la legge di tutela della privacy) verificare se la Congregazione è in possesso di tali dati e chiederne anche la cancellazione.
Achille ha pubblicato una sua lettera indirizzata al Garante in merito a tale problema.
Se però tale documentazione non esiste ( e da quello che dite riguardo al comportamento tenuto dagli anziani e dalla sede centrale è possibile) gli anziani della Congregazione locale hanno compiuto un atto illecito e quindi sono legalmente perseguibili.
So che direte che contro la WTS è impossibile combattere, ma se tutte le persone che sono state dissociate si avvalgono di tali diritti almeno si crea un po’ di scompiglio all’interno della Torre
ciao Siria [SM=g27827]:
hushai
00mercoledì 11 gennaio 2006 18:58

Quindi in conclusione:

DISSOCIAZIONE NON E' ASSOLUTAMENTE LA STESSA COSA DI DIMISSIONI.

Scritto da Gabriele

Sottoscrivo il post di Gabriele ed in particolare la frase che ho quotato. Come già detto è chiaro che col tempo la wts troverà qualche macchiavellico sistema (ma non troppo vista la cieca obbedienza inculcata nei "sudditi-fratelli") per ostracizzare chi usa l'art. 5 come già ventilato negli articoli di studio della torre di guardia di inizio anno.
Ciò doverosamente premesso, sono convinto che in questo momento se uno ha deciso di "uscire" sicuramente fa bene a farlo usando l'art. 5. Primo perchè almeno per ora rallenta di un bel po'(e forse per un po' la si ferma) la macchina bellico-giudiziaria che la wts mette in moto ogni volta che qualcuno dissente pubblicamente. Quindi si ha la possibilità di non essere "tagliati fuori" immediatamente da familiari, "fratelli" ecc. ma il processo è più graduale e meno traumatico. Secondo, si crea un bel "problemino" alla wts che anche quando avrà trovato il sitema per "far fuori" i dimissionari dovrà farlo comunque in modo palesemente illegale esponendosi così non poco.

Quindi, a mio modestissimo avviso, in questo momento per chi vuole uscire "ufficialmente" la via delle dimissioni ai sensi dell'art. 5 è senz'altro da valutare con attenzione.

Saluti by Hushai [SM=x570892] [SM=g27823]

[Modificato da hushai 11/01/2006 19.00]

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