autocommiserazione

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irias
00domenica 25 dicembre 2005 10:03

[SM=x570892] ciao a tutti,

continuo a leggere con molto interesse i vostri post che sono una vera fonte di conoscenza riguardo ad esperienze di vita e documentazione riguardante gli insegnamenti e gli atteggiamenti della WTS [SM=g27811]
Molti di voi hanno fatto un lodevole lavoro di ricerca e approfondimento su vari argomenti relativi a questa organizzazione [SM=g27811]

Ho partecipato alla vostra sofferenza e ai vostri dubbi, ho compreso la vostra rabbia per essere stati ingannati [SM=g27811]

Ora mi chiedo: perché continuare a piangere dentro un forum, a chi giova? a voi? a chi è ancora dentro l'organizzazione e non sa come uscirne fuori? [SM=x570868]

E' umano provare un sentimento di rabbia per quello che vi è stato fatto, ma penso che se questa rabbia non viene incanalata in un qualcosa di costruttivo non può risolversi ma troverà sempre l'occasione per essere nuovamente introiettata dentro di voi impedendovi di rompere definitivamente quel legame psicologico che si è instaurato in tutti gli anni di appartenenza all'organizzazione dei TdG.

Non parlo dall'alto di un podio, sono seduta su un umile sgabello.
Per mia esperienza personale e professionale mi permetto di dire che che dopo aver pianto (anche il pianto è terapeutico) [SM=x570866] bisogna tirarsi su le maniche e trovare le opportunità per combattere. Non ho mai visto nessuno vincere una battaglia asciugandosi gli occhi [SM=x570882]

vi voglio bene a tutti Siria [SM=g27836]
irias
00domenica 25 dicembre 2005 10:25
...ops, ho sbagliato aad inserire il post, [SM=g27816]

ringrazio che provedde a collocarlo nella sezione appropriata.

Siria [SM=x570881]
Daniela47
00domenica 25 dicembre 2005 10:56
Nuove proposte
Anche se capisco profondamente la necessità di uno sfogo liberatorio raccontandoci e condividendolo con altri.
Ricordiamoci! che è molto terapeutico parlare delle nostre rabbie tirarle fuori dal cuore, affinchè siano mitigate trovando una spalla su cui piangere, e niente è più utile che questo forum, pur tuttavia è vero che lo sfogo personale può essere utile quando diventa costruttivo e di supporto ad altri. Per questo sono con te, ma intanto vorrei conoscere quali potrebbero essere delle proposte valide e fattibili per essere "la vista e l'udito" per gli altri. Sarebbe auspicabile che coloro a cui possono venire in mente metodi ed iniziative informative guidassero tanti altri interessati ad aiutare per prevenire.
Augurandoti Buon Natale a te e a tutti gli uomini di buona volontà.
Daniela47
nemorino60
00domenica 25 dicembre 2005 10:57

Ora mi chiedo: perché continuare a piangere dentro un forum, a chi giova? a voi? a chi è ancora dentro l'organizzazione e non sa come uscirne fuori? [SM=x570868]

E' umano provare un sentimento di rabbia per quello che vi è stato fatto, ma penso che se questa rabbia non viene incanalata in un qualcosa di costruttivo non può risolversi ma troverà sempre l'occasione per essere nuovamente introiettata dentro di voi impedendovi di rompere definitivamente quel legame psicologico che si è instaurato in tutti gli anni di appartenenza all'organizzazione dei TdG.



Grazie Siria per il tuo contributo,
sai bene che il processo di recupero è molto lungo e sopratutto individuale. Anch'io ho avuto dei momenti di sconforto ma poi mi sono detto "ha da passa' a nuttata!".
Però quel legame in realtà non viene mai rotto anche se ci si riprende e ci si dedica più intensamente alla nostra vita.
Cerchiamo invece di fare tesoro anche di questa esperienza sopratutto per i nostri cari. Per uno che approda in questo forum , in un certo senso privilegiato perchè comincia a prendere coscienza di una forma di dissenso, ce ne sono tanti altri che non hanno nessuna possibilità di trasformare la propria fuoriuscita in un trampolino per recuperare la propria autodeterminazione, e ritornano dentro (dopo aver pianto). Quindi, qui c'è il primo passo, carico di dubbi e incertezze, unito a una forma di sofferenza che non chiamerei autocommiserazione ma solo "presa di coscienza" che si può esprimere in tanti modi anche con messaggi, a volte, "difficili" da capire!
Un caro saluto e Buon Natale
Valentino

Francesca Galvani
00domenica 25 dicembre 2005 11:03
Re:

Scritto da: irias 25/12/2005 10.03

Ora mi chiedo: perché continuare a piangere dentro un forum, a chi giova? a voi? a chi è ancora dentro l'organizzazione e non sa come uscirne fuori? [SM=x570868]



dove vedi tutta questa gente che piange?
Io non trovo qui nessun tipo di autocommiserazione.
Trovo persone che vivono un momento difficile appena si rendono conto di aver inseguito un falso miraggio, trovo persone che aprono il loro cuore raccontando pezzi di vita.
Ne trovo altre che hanno fatto un pezzo di strada in più e possono dare sostegno a chi lo chiede, e altre ancora che hanno solo bisogno di sapere che anche nel mondo possono esistere belle persone e grandi amicizie.


E' umano provare un sentimento di rabbia per quello che vi è stato fatto, ma penso che se questa rabbia non viene incanalata in un qualcosa di costruttivo non può risolversi ma troverà sempre l'occasione per essere nuovamente introiettata dentro di voi impedendovi di rompere definitivamente quel legame psicologico che si è instaurato in tutti gli anni di appartenenza all'organizzazione dei TdG.



dai tempo al tempo.
Se osservi attentamente la rabbia è un passaggio giusto e doveroso, poi si trasforma in consapevolezza e magari in voglia di aiutare altri affinchè non vengano a loro volta ingannati.
Certo che se tu ti trovassi isolata dalla tua famiglia o dai tuoi amici per una scelta religiosa ti renderesti conto che parlare di autocommiserazione potrebbe risultare anche offensivo.


Non parlo dall'alto di un podio, sono seduta su un umile sgabello.
Per mia esperienza personale e professionale mi permetto di dire che che dopo aver pianto (anche il pianto è terapeutico) [SM=x570866] bisogna tirarsi su le maniche e trovare le opportunità per combattere. Non ho mai visto nessuno vincere una battaglia asciugandosi gli occhi [SM=x570882]



sei diventata una guerriera anche tu?
Seduta dal basso del mio tappeto invece non credo che sia utile a tutti fare guerre o indossare armature, ma sia sempre doveroso rispettare le scelte di chiunque.
Ognuno ha un proprio percorso, un particolare vissuto, che noi non possiamo giudicare. Possiamo capire, tendere una mano, far sentire la nostra vicinanza e dare nel nostro piccolo quello che una persona ha bisogno, e per qualcuno qesto bisogno può essere solo quello di essere ascoltato senza che nessuno ti punti in dito dandoti del piagnone.

Buon Natale.

[Modificato da Francesca Galvani 25/12/2005 11.04]

Achille Lorenzi
00domenica 25 dicembre 2005 11:10
Considerando che la sezione "Umorismo" è una delle più attive e frequentate di questo forum, non mi pare che qui non si faccia altro che piangersi addosso... [SM=g27828]

Ciao
Achille
)Aurora(
00domenica 25 dicembre 2005 11:27

A mio modesto avviso non si tratta di autocommiserazione,ma una sorta di "depurazione" nel raccontarsi e nel prendere coscienza di ciò che si è vissuto nel bene e nel male.
Qui nel forum ci sono tante persone pronte a comprendere, e a fornire pur nei loro limiti l'appoggio e i consigli necessari.
A volte basta un semplice " Ciao" per riempirti il cuore e farti dimenticare almeno per un istante ciò che hai vissuto,e per capire che in fondo,le persone del mondo come te le hanno sempre dipinte in realtà non rispecchiano affatto tale descrizione.
Lo vedo come l'inizio di un faticoso cammino per liberarsi,come una sorta di terapia in cui ognuno ha i suoi tempi,l'importante è cominciare da qualche parte.
A me piace pensare al forum come una grande famiglia,in cui ogni giorno si va alla scoperta dell'altro e ci si arricchisce.

Ciao
Aurora [SM=x570892]
irias
00domenica 25 dicembre 2005 11:36
ciao Francesca [SM=x570892]

inizio questo post con il saluto finale

vi voglio bene a tutti Siria [SM=g27836]

cosa intendo per autocommiserazione: provare dolore per se stessi , cosa penso che faccia chi prova dolore? Può trovare sfogo nel pianto Questo è il significato delle mie parole.

scrivi

Certo che se tu ti trovassi isolata dalla tua famiglia o dai tuoi amici per una scelta religiosa ti renderesti conto che parlare di autocommiserazione potrebbe risultare anche offensivo.



Io non ho mai conosciuto una vera famiglia, non per motivi religiosi, non ho neanche voluto cercare il motivo, e forse non mi rendo conto di cosa significa essere isolati dalla famiglia.
Sono stata sola senza sapere che si può far parte di una famiglia.
Ora ho un figlio di 13 anni ed è lui la mia famiglia, non sono più sola.
Anche io ho provato dolore per questa solitudine e ne sono consapevole ma, dicendo questo, non credo di offendere la mia persona.

Se vi siete sentiti offesi da quello che ho detto vi chiedo scusa, non era nelle mie intenzioni.

Penso (per la mia esperienza personale) che le battaglie non si vincono asiugandosi gli occhi,
vi voglio bene a tutti Siria [SM=x570865] [SM=x570865]

Francesca Galvani
00domenica 25 dicembre 2005 12:09
Re:

Scritto da: irias 25/12/2005 11.36

Io non ho mai conosciuto una vera famiglia, non per motivi religiosi, non ho neanche voluto cercare il motivo, e forse non mi rendo conto di cosa significa essere isolati dalla famiglia.
Sono stata sola senza sapere che si può far parte di una famiglia.
Ora ho un figlio di 13 anni ed è lui la mia famiglia, non sono più sola.
Anche io ho provato dolore per questa solitudine e ne sono consapevole ma, dicendo questo, non credo di offendere la mia persona.
Se vi siete sentiti offesi da quello che ho detto vi chiedo scusa, non era nelle mie intenzioni.



Cara Siria,
mi rendo conto che tramite la parola scritta è molto semplice fraintendersi, soprattutto se neanche riusciamo ad intenderci sulla terminologia usata.
Autocommiserarsi significa "provare e il manifestare pietà per se stessi, il compiangersi" e non solo provare dolore o rabbia per un qualcosa che è accaduto.
Come ripeto, qui non trovo persone che fanno questo.
Neanche io ho avuto una famiglia tradizionale,e in più a 18 anni sono rimasta orfana e ho dovuto inventarmi la mia vita, certamente con poco tempo per piangere. Non sono neanche mai diventata tdG però ho studiato con loro, sono entrata nella loro realtà e quello è stato l'unico vero momento di crisi avuto con mio marito.
Ora una famiglia ce l'ho, ed è bellissima, e finalmente mi godo la serenità che mi è sempre mancata.
Io non ho motivi personali per essere arrabbiata con la WTS, a parte quel famoso piccolo periodo di crisi, non mi ha creato nessun problema, ma so bene che nella sua ragnatela si può cadere e rimanere impigliati, perchè non mi reputo una persona stupida e nonostante questo per un soffio non ci sono caduta dentro.
Le persone che scrivono qui, non credo trascorrano la vita ad autocommiserarsi, lavorano, studiano, portano avanti le loro famiglie, e lottano quotidianamente come lottiamo tutti.
Qui però possono trovare un luogo protetto dove lasciarsi andare, dove raccontare cose che non racconterebbero neanche al migliore amico, dove ci può esser qualcun altro che possa dirti "ci sono passato anch'io" "ti capisco".."per me è stata durissima ma ora sto meglio.."
Dopo essere passati dall'esperienza geovista è indispensabile trovare un luogo dove nessuno ti giudichi per cosa dici, cosa pensi, e dove puoi finalmente buttar fuori tutto senza trovare decine e decine di occhi pronti a valutare quanto sei spirituale, leale o allineato.
E' per questo che mi si gonfia la vena ogni volta che percepisco un "attacco" più o meno esplicito alle modalità con le quali una persona si esprime o ai contenuti che esplicita, mi scuso quindi se ti ho risposto con troppa veemenza.
Di persone che sono passate su questo forum e in quelli precedenti, ne ho conosciute davvero tante, molte delle quali ora sono sparite perchè hanno voltato pagina e mi mandano ogni tanto una mail di saluti raccontandomi della loro nuova e felice vita.
Per alcuni questo forum è un passaggio, altri invece decidono di rimanerci ancora dopo aver risolto le loro magagne per condividere quelle degli altri.. Insomma, non esiste un postatore tipo, esistono persone diverse, legate da una stessa esperienza di partenza che poi scelgono liberamente che svolta dare alla loro vita.

un abbraccio a te e al tuo piccolo grande uomo.

Teo60
00domenica 25 dicembre 2005 18:00
Re:

Scritto da: irias 25/12/2005 10.03

[SM=x570892] ciao a tutti,

[...]
Ora mi chiedo: perché continuare a piangere dentro un forum, a chi giova? a voi? a chi è ancora dentro l'organizzazione e non sa come uscirne fuori? [SM=x570868]



Ciao Siria ho letto con molta attenzione il tuo post e mi sono soffermato sulla frase che ho quotato per raccontarti una mia esperienza.
Una volta un amico, sapendo dei miei studi di psicologia mi chiese di partecipare ai lavori di un gruppo di recupero dall'alcolismo. Dopo un pò di riunioni a cui avevo partecipato feci a loro la stessa domanda che poni tu. Sai cosa mi risposero? Mi dissero: " Quì è l'unico posto dove ci sentiamo compresi, solo un alcolista può capire un altro alcolista".
Credo che la stessa cosa succeda quì, chi per anni ha vissuto dentro una gabbia creata dalla WTS può essere compreso perfettamente solo da chi ha vissuto la stessa esperienza. Per chi questa esperienza non l'ha vissuta potrebbe sembrare un piangersi addosso ma così non è. Secondo me è un raccontarsi dolore e sofferenze sicuri di essere capiti. E al giorno d'oggi trovare un luogo così è una speranza di recupero.

Shalom
irias
00domenica 25 dicembre 2005 19:27
ciao Teo [SM=x570892]

dici riguardo agli alcolisti con cui hai fatto esperienza:

Quì è l'unico posto dove ci sentiamo compresi, solo un alcolista può capire un altro alcolista".



Anche io ho fatto circa 8 anni di volontariato nei club di auto-mutuo aiuto di alcolisti in trattamento.
Quello che dici è vero ma, per cambiare il loro stile di vita,(così viene coniderato l'alcolismo in questi gruppi) gli alcolisti, una volta sentitisi a loro agio ed aver raccontato la loro storia all'interno del gruppo, si sono impegnati con me a preparare le diapositive per fare lezioni sulle dipendenze dall'alcol nelle scuole. Sono venuti a portare la loro testimonianza dicendo" Mi chiamo Mario Rossi", vi racconto la mia storia di alcolista e come sono riuscito a cambiare il mio stile di vita.
Dopo aver pianto e aver provato dolore per se stessi hanno aderito ad iniziative (es quella della scuola) che aiutassero gli altri a non lasciarsi coinvolgere nel problema. Sono diventati operativi.
Ovviamento la relazione con la WTS è diversa, perchè mentre nel caso dell'alcolismo è la dipendenza-ubiddienza al soggetto alcol a causare sofferenza, nel caso dei TdG è la disubbidienza al soggetto WTS a generare uno stato di sofferenza, di angoscia.
Poi so bene che ognuno ha i suoi tempi che vanno rispettati, nessuno vuole dare giudizi ma, secondo me, è un impegno morale, cristiano aiutare gli altri.
Da qui scaturiscono le mie parole che vogliono solo essere uno stimolo (senza nessuna presunzione) a non rinchiudersi nell'atteggiamento di provare dolore per se stessi.

Spero di non essere di nuovo fraintesa

ciao Siria [SM=x570865]
animhatua
00domenica 25 dicembre 2005 21:13
C’è una cosa che vi devo confessare
Ci sono determinati tipi di persone In genere professionisti
Che mi fanno un po ‘’fuggire’’ da loro
in genere sono medici, non sono i dentisti ;DDD
pensate che
Ci ho a che fare ogni giorno… faccio mea culpa alcuni sono anche amici in senso largo :oD
All’interno di queste tipologie devo confessarvi che ho un avversione particolare
Per psicologi, psichiatri, psicoterapeuti e tutti gli abbrancati ‘’curiosi’’ della mente
Ma devo confessare a me stessa
Che ce una categoria di persone che mi fa inorridire di più: e questi in genere sono
Gli ‘’psicologi dell’ultima ora’’ quelli improvvisati, senz’arte ne parte, quelli che amano scrutarti nell’anima Pensando di poter guarire e discernere cio che non hanno capito nemmeno loro, dispensando consigli a destra e a manca… non me ne voglia Siria non è diretta a lei, in genere hanno una soluzione per tutto che più o meno è questa: ‘’ non rinchiudersi nell'atteggiamento di provare dolore per se stessi.’’ ‘’Quando hanno fretta le parole diventano piu spicciole nel piu generico ‘’è inutile che ti piangi addosso’’ ‘’la vita è bella’’
Eccecc :D

Mi diceva un simpatico psicoterapeuta…, a grandi linee
Per cio che mi ricordo ve lo riporto

‘’La Psiche è come un qualsiasi altro
arto del corpo
finchè un camion gli sta con le ruote sopra
il dolore è l’effetto di quella pressione,
ci sono cause facilmente removibili
(spostamento del camion)
e ci sono cause che si sono incollate talmente addosso
da esser diventate parte di un arto
ma non lo sono e generano comunque ‘’pressione’’
di conseguenza dolore sull’arto
il dolore genera un tentativo di lenimento facendo
uscire questa ‘’energia’’
‘’pianto’’ ‘’grido’’ ‘’lamento’’
le cause a volte
non possono essere rimosse con uno ‘’spostamento’’
non possono essere sfogliate come una cipolla
che in questo caso avrebbe l’effetto di uno strappo
che genera una lacerazione peggiore
sull’arto portandosi via addirittura parte ‘’dell’arto’’
a volte si puo alleggerire il peso della pressione
ascoltando ‘’il lamento di dolore’’

la cura come diceva bene qualcuno anche qui è *l’ascolto*
la funzione di questo in parte la svolge bene anche il forum
ascoltare significa non necessariamente cercare di trovare una soluzione
partendo dalle proprie sensazioni,
essendo in se una delle ‘’medicine’’ vere che si possono offrire
non professionalmente,
l’ascolto sincero ed empatico...

a chi non gli stanno bene i ‘’pianti’’ puo anche cambiare ‘’canale’’
ma la vita è fatta anche di questo…
purchè sia tutto vero e non un reality show…

scusate lo sfogo , confesso, quando sento parlare di psicologi e affini mi viene l’orticaria…
e una certa insofferenza… [SM=g27830]
un abbraccio [SM=x570865]

[Modificato da animhatua 25/12/2005 21.17]

Muscoril
00domenica 25 dicembre 2005 21:21
Quello che ho compreso
Cara Siria,
sia pure con qualcosa che mi sarà sfuggito, sia dei tuoi interventi che di altri, io ho compreso questo, se ho compreso bene:

Siria scrive: "Poi so bene che ognuno ha i suoi tempi che vanno rispettati, nessuno vuole dare giudizi ma, secondo me, è un impegno morale, cristiano aiutare gli altri."

Diversi commenti hanno toccato i benefici derivanti dal forum (e altre iniziative di Achille e altri) per chi è stato TdG. Queste iniziative, prese da persone che hanno vissuto quali TdG, che una volta "usciti", hanno sentito questo "… impegno morale, cristiano (per) aiutare gli altri." Grazie a ciò si è sostenuti nel percorrere il cammino che altri hanno già illustrato. E questa mi sembra già una cosa buona.

Poi quello che io ho colto (se è così) dalle espressioni di Siria, è che oltre questo modo di aiutare ve ne sono altri: per gli alcolisti, negli ospedali, per gli anziani (tiro un po’ l'acqua al mio mulino* [SM=g27822]) ecc. Questi altri impegni possono aiuteranno a uscire dalle proprie pene (autocommiserazione?) e il prossimo. Su questo mi trovo d'accordo, anche per esperienza personale che sto attualmente vivendo.
Inoltre ricordo l'esempio avuto da bambino. Una zia (non centrano i TdG) rimasta vedova e sola si è subito dedicata, poi fino a tarda età, al volontariato per l'infanzia. Questo ha contribuito a vincere (o sopportare) il suo dolore, e si è resa utile agli altri.

Un caro saluto dal *vecchio
Muscoril (compagno di miniera di Mignolo)




irias
00domenica 25 dicembre 2005 21:34

Gli ‘’psicologi dell’ultima ora’’ quelli improvvisati, senz’arte ne parte



R.nel 1986 ho conseguito una laurea in medicina e chirurgia,



R. ho fatto circa 8 anni di volontariato nei club di auto-mutuo aiuto di alcolisti in trattamento.


[SM=x570880] prima di parlare mettere in moto il proprio circuito di neuroni e sinapsi.

garzie per l'attenzione Siria
irias
00domenica 25 dicembre 2005 21:40
.... ops, caro Muscoril

mi hai fatto ricordare che forse non tutti comprendono il linguaggio dei nani [SM=x570866]

e va beh Siria [SM=x570865]
animhatua
00domenica 25 dicembre 2005 22:32
Re:

Scritto da: irias 25/12/2005 21.34

Gli ‘’psicologi dell’ultima ora’’ quelli improvvisati, senz’arte ne parte



R.nel 1986 ho conseguito una laurea in medicina e chirurgia,

ma siria
non ho mica chiesto il tuo curriculum
e le mie parole non erano rivolte a te...
poi se proprio vogliamo essere pignoli
ti posso dire questo
se voglio aquistare un etto di prosciutto
non vado certo dal calzolaio ti pare? [SM=g27818]
allo stesso modo non posso conseguire
una laurea in medicina e chirurgia
ed avere ''voce in capitolo''
in ortopedia, gastroenterologia,psicologia,dermatologia, ''maniscalcheria'' varia, ti sembra ragionevole?


ho fatto circa 8 anni di volontariato nei club di auto-mutuo aiuto di alcolisti in trattamento.

tutto il rispetto che ti devo
comprese le mie lodi e te le faccio volentieri...
ma non centra una cippa con gli ex tdg,
quindi hai la stessa ''voce in capitolo che ho io'' con meno supponenza...
e lauree non ne ho, ho solo la mia esperienza..di me medesima


[SM=x570880] prima di parlare mettere in moto il proprio circuito di neuroni e sinapsi.

propongo una tazza di acqua limone e bicarbonato [SM=g27816] [SM=g27828]
oltre a ciò
un consiglio spassionato...
se non ti piaccionio le risposte pubbliche che ricevi in un tread pubblico su forum pubblico
c'è sempre la posta privata
ti scegli gli interlocutori, assenzienti a quanto mi pare di capire,
io ho espresso solo un opinione la mia sulla mia esperienza diretta, magari non lo pensavi...
ti piaccia o non ti piaccia,
se sono nei canoni od oltre i limiti consentiti lo decideranno
i moderatori

garzie per l'attenzione Siria

figurati lo faccio volentieri...
non si nega mai a nessuno
il pane, l'acqua, e l'ascolto [SM=g27823]
ciao
Lucy

[Modificato da animhatua 25/12/2005 22.36]

animhatua
00domenica 25 dicembre 2005 23:19
Sinceramente se vogliamo dirlo...
visto che si parla di ex tdg
il titolo del tread a me pare anche un attimo offensivo e non corrispondente,
non sono riuscita a trovare degli interventi in questo senso
nelle esperienze narrate nel forum,
un mode di ''autocommiserazione'',
ma solo tanta voglia di condividere le proprie esperienze

siria
detta alla napolatana (sono nata a milano di genitori siciliani)

a ricere a verità?

nu capisc o' tuoj intervent

è diretto a che?
è questa la sensazione che ti abbiamo dato?
Me ne dispiaccio sinceramente

cordialita e stima
lucy
irias
00lunedì 26 dicembre 2005 00:43

detta alla napolatana (sono nata a milano di genitori siciliani)




[SM=x570872] [SM=x570872] [SM=x570872] [SM=x570872] peccato che non ti hanno insegnato neanche la grammatica !!

firmato

un medico con la presunzione di conoscere la psicologia [SM=g27811]
animhatua
00lunedì 26 dicembre 2005 01:14
Re:

Scritto da: irias 26/12/2005 0.43

detta alla napolatana (sono nata a milano di genitori siciliani)




[SM=x570872] [SM=x570872] [SM=x570872] [SM=x570872] peccato che non ti hanno insegnato neanche la grammatica !!

firmato

un medico con la presunzione di conoscere la psicologia [SM=g27811]


Cara Dottora (cosi si dice vè?)
peccato che la grammatica nion sia la vita, e la vita è fatta pure di sgrammaticati come me
e la tua palese mancanza di rispetto di questa realtà
mi fa capire perchè non sopporti nemmeno cio che tu definisci ''piagnistei'' da ''autocommiserazione''
cio che invece sono esperienze di vite condivise..
tuo malgrado ci siamo anche noi (io)
cio che io rappresento ovviamente è solo me stessa poiche ognuno poi è unico

e adesso bigbang ha detto stop [SM=g27828]

saluti all'equipe (medicochirurgica)

lucy
parliamonepino
00lunedì 26 dicembre 2005 01:30
Nel 1963 avevo 8 anni.
Con i miei genitori abbiamo trascorso due mesi a Roma.
Lo zio Ciccio faceva da cicerone, portandoci in giro a visitare i monumenti della città.
Certamente, l'opera artistica che mi ha lasciato la traccia più indelebile nella memoria è: La scultura della Pietà di Michelangelo.
In quest'opera viene rappresentata la "pietà", nella forma umana più elevata. Maria che tiene tra le braccia il corpo esanime di Gesù.
Nel 1963 non c'erano ancora le barriere di protezione. Potevo toccare un capolavoro assoluto e universalmente riconosciuto nella storia universale dell'arte.
Sono stato oltre 2 ore ad osservare in assoluto silenzio lo sguardo di commiserazione, compassione, pietà, di Maria nei confronti di quel corpo martoriato.
Non potrò mai dimenticarmi di una delle più grandi rappresentazioni della pietà.
Lo stesso sguardo l'ho visto, 7 anni fa, negli occhi della mamma di Michele, mio figlio, dopo l'intervento al cuore che ce lo stava "portando via".
Molte esperienze nella vita possono portarci a provare sentimenti di commiserazione. A volte, episodi significativi, ci portano a commiserare noi stessi.
Ad autocommiserarci.
Non ce niente di male!
Se però, come in tutte le cose, questo atteggiamento perdura, allora diventa un piangersi addosso, la "teoria del povero me".
La bibbia dice che uno spirito abbattuto non può sostenere la sua malattia.
Ecco cosa vuole sostenere Siria.
Da buon medico suggerisce di manifestare uno spirito più combattivo nei confronti dei propri disagi e delle nostre sciagure.
Tutto qui!
Trovo, in Siria, tutte le carte in regola per dare il suo parere a riguardo.
Siria è sicuramente "animata" da buone intenzioni, nel dire queste cose.

Grazie.

Saluti
Pino

animhatua
00lunedì 26 dicembre 2005 02:03
Re:

Scritto da: parliamonepino 26/12/2005 1.30
Nel 1963 avevo 8 anni.
Con i miei genitori abbiamo trascorso due mesi a Roma.
Lo zio Ciccio faceva da cicerone, portandoci in giro a visitare i monumenti della città.
Certamente, l'opera artistica che mi ha lasciato la traccia più indelebile nella memoria è: La scultura della Pietà di Michelangelo.
In quest'opera viene rappresentata la "pietà", nella forma umana più elevata. Maria che tiene tra le braccia il corpo esanime di Gesù.
Nel 1963 non c'erano ancora le barriere di protezione. Potevo toccare un capolavoro assoluto e universalmente riconosciuto nella storia universale dell'arte.
Sono stato oltre 2 ore ad osservare in assoluto silenzio lo sguardo di commiserazione, compassione, pietà, di Maria nei confronti di quel corpo martoriato.
Non potrò mai dimenticarmi di una delle più grandi rappresentazioni della pietà.
Lo stesso sguardo l'ho visto, 7 anni fa, negli occhi della mamma di Michele, mio figlio, dopo l'intervento al cuore che ce lo stava "portando via".
Molte esperienze nella vita possono portarci a provare sentimenti di commiserazione. A volte, episodi significativi, ci portano a commiserare noi stessi.
Ad autocommiserarci.
Non ce niente di male!
Se però, come in tutte le cose, questo atteggiamento perdura, allora diventa un piangersi addosso, la "teoria del povero me".
La bibbia dice che uno spirito abbattuto non può sostenere la sua malattia.
Ecco cosa vuole sostenere Siria.
Da buon medico suggerisce di manifestare uno spirito più combattivo nei confronti dei propri disagi e delle nostre sciagure.
Tutto qui!
Trovo, in Siria, tutte le carte in regola per dare il suo parere a riguardo.
Siria è sicuramente "animata" da buone intenzioni, nel dire queste cose.

Grazie.

Saluti
Pino




peccato che quà l'unica a commiserarci è proprio lei
che al limite è solo un medico mica la Madonna [SM=g27817]
ciao
lucy
irias
00lunedì 26 dicembre 2005 08:16
ciao a tutti,

vorrei chiudere qui questo 3D che si sta rivelando una squallida conversazione non attinente agli scopi del forum.

Solo un'ultimo chiarimento:
quoto:

peccato che quà l'unica a commiserarci è proprio lei



Non credo di aver commiserato nessuno, se si pensa questo ciò che ho detto è stato frainteso.

Al mio paese c'è un proverbio che dice:
"Il medico pietoso fa la piaga puzzolente"

Siria [SM=x570865]
Francesca Galvani
00lunedì 26 dicembre 2005 19:25
ricapitolando
prima di chiudere la discussione mi preme spendere qualche parola sui problemi legati alla comunicazione, problemi che sono stati ampiamente evidenziati in questa discussione.

Partiamo dal presupposto che ognuno di noi scrive animato dalle migliori intenzioni e non è mia volontà mettere in dubbio la buonafede di nessuno (vorrei che questo presupposto sia tenuto in considerazione fino al termine di questa mia).

Siria pensando di fare cosa buona e giusta ha aperto un thread titolandolo "autocommiserazione" e spiegando l'inutilità del piangersi addosso.

Una frase del genere, pur edulcorata da faccine e dichiarazioni d'affetto non può che scatenare reazioni.

Il perchè è fin troppo ovvio: questo è un luogo dove le persone si sentono in diritto di raccontare la propria vita e le proprie esperienze anche più sofferte, leggiamo di madri che hanno rischiato la vita per non accettare una trasfusione di sangue, di genitori che vengono allontanati dai propri figli, di persone che chiedono perdono al padre prematuramente scomparso, di sensi di colpa che ci schiacciano.. Insomma storie intense, sofferte e durissime.

Catalogare queste persone come soggetti che si piangono addosso è quantomeno ingiusto, anche se come poi Siria ci ha spiegato non era sua intenzione giudicare nessuno.

Siria avrebbe potuto dire le stesse cose non partendo da un giudizio (vi state commiserando) ma da una proposta: "cosa possiamo fare una volta usciti dai tdG"?

Avrebbe ottenuto certamente un risultato diverso ed evitato che i postatori (me compresa), si mettessero sulla difensiva, reazione normale di chi si sente attaccato.

Passiamo alla risposta di Lucy che sentendosi toccata ha risposto manifestando la propria antipatia nei confronti dei medici e in particolare degli psicologi. Nelle intenzioni di Lucy non c'era la voglia di attaccare Siria e ci tiene anche a specificarlo:

"Gli ‘’psicologi dell’ultima ora’’ quelli improvvisati, senz’arte ne parte, quelli che amano scrutarti nell’anima Pensando di poter guarire e discernere cio che non hanno capito nemmeno loro, dispensando consigli a destra e a manca… non me ne voglia Siria non è diretta a lei, in genere hanno una soluzione per tutto che più o meno è questa: ‘’ non rinchiudersi nell'atteggiamento di provare dolore per se stessi.’’ ‘’Quando hanno fretta le parole diventano piu spicciole nel piu generico ‘’è inutile che ti piangi addosso’’.

In queste parole di Lucy io vedo il passato di Lucy, le sue esperienze e magari mi verrebbe da chiederle cosa le hanno fatto..anche se un po' riesco ad immaginarmelo.

Probabilmente certe frasi possono farci ricordare un passato, e in base a questo passato possono scatenare reazioni.

Siria però continua a prenderla sul personale e invece che chiedere a Lucy il perchè delle sue affermazioni ci presenta il suo curriculum vitae, che nulla ha a che fare con la psicologia (categoria alla quale Lucy rivolge il suo attacco) e consiglia di mettere in moto neuroni e sinapsi prima di risponderle.

A questo punto la guerra è dichiarata e si arriva al punto più basso nel momento in cui vengono rinfacciati gli errori grammaticali.

Ma davvero non si poteva evitare tutto ciò, stando un pochino più attenti al modo di comunicare e soprattutto a come le nostre frasi possono venir percepite?

Quando nel regolamento si insiste sul fatto che non sono ammessi giudizi sulle persone o attacchi personali, lo si fa perchè questo dovrebbe essere l'abc della comunicazione e del confronto. Se tu mi attacchi io t'attacco, se tu mi giudichi io mi difendo, e a quel punto non diventa più uno scambio di idee ma una lite pubblica senza senso.

Se attacchi le mie idee invece cambia tutto, le idee fanno parte della persona ma non sono quella persona, e sul confronto di idee, soprattutto se ben argomentate, possiamo crescere tutti.

Perdonatemi se ho preso spunto da questa discussione per fare una sorta di "predicozzo" che non vuole accusare nessuno, ma solo richiamare l'attenzione di chi ne ha voglia, sul modo di comunicare qui dentro.

Tengo a precisare che non ho nessun master di comunicazione, non sono laureata in psicologia e neanche in medicina, ho forse solo un po' di buonsenso ed è questo che mi anima.

[SM=x570865]

[Modificato da Francesca Galvani 27/12/2005 13.32]

aramisdherblay
00lunedì 26 dicembre 2005 19:40
volevo scrivere più o meno le stesse cose, ma la discussione era bloccata.... privilegi dei moderatori.... [SM=x570867]

Francesca Galvani
00lunedì 26 dicembre 2005 19:43
Re:

Scritto da: aramisdherblay 26/12/2005 19.40
volevo scrivere più o meno le stesse cose, ma la discussione era bloccata.... privilegi dei moderatori.... [SM=x570867]



ora la discussione è sbloccatissima e puoi scrivere quello che vuoi ed elencarci tutti i più e i meno [SM=x570864]

[SM=x570892]
aramisdherblay
00lunedì 26 dicembre 2005 19:57
Ok raccolgo l'invito più veloce della luce [SM=g27811]. Avevo scritto i miei pensieri in un file ed eccoli.

Io penso che qui ci misuriamo con un aspetto molto particolare nell'ambito delle relazioni interpersonali: questo è un forum, ossia un luogo non fisico cui accedono di volta in volta le persone più disparate, del cui passaggio spesso non c'è traccia.... I destinatari dell'opera svolta in questo forum sono loro: TUTTI quelli che aprono queste pagine e le leggono (alcuni magari col cuore a mille perché stanno facendo qualcosa che non piace a Geova). E ci sono in questo calderone persone che, nell'ideale cammino che parte dalla Sala del Regno ed arriva a quella che alcuni di noi chiamiamo Liberazione, si trovano in punti molto diversi del percorso. C'è chi percorre gli ultimi metri a passo spedito, c'è chi sta a metà e si guarda spesso indietro incerto sul proseguire o meno, c'è chi si è solo affacciato alla finestra della Sala, guarda la strada, ma non sa neppure se un giorno comincerà a percorrerla. Lungo il cammino, poi, sparpagliati, ci sono tutti quelli che cercano di essere di aiuto, che sono pronti a sorreggere, spronare, ascoltare, consolare..... E poi ci sono quelli che stanno semplicemente a guardare, non coinvolti direttamente, e interessati a queste vicende per i motivi più diversi. Insomma una varietà che più varia non si può.... E' difficile gestire il tutto. A volte le storie dei TdG fanno davvero rabbia e l'impulso sarebbe quello di scrollarli fisicamente: "Svegliatevi!", in una specie di contrappasso per analogia..... Ma non per tutti lo scrollone è salutare. Per alcuni potrebbe essere doloroso sentirsi "richiamati", dopo aver provato tante sofferenze, quasi che queste fossero inutili, o indice di debolezza, di eccessiva fragilità, di scarsa reattività. Per altri potrebbe essere anche irrimediabilmente dannoso, potrebbe farli richiudere per sempre nei meandri del geovismo seppure non vi si trovano più a proprio agio.... Forse alcuni avrebbero davvero bisogno di una sonora pacca sulle spalle per darsi una mossa.... Ma chi può dirlo? Come discernere?
Cosa fare quindi? Come essere utili? Come operare per il meglio nei confronti di tutti?
L'unica possibilità a mio avviso è quella di offrire proposte, lasciando a chi vuole la opportunità di usufruirne.... Ultimamente mi sembra che spesso vengano sollecitazioni all'operatività, all'agire... Ebbene si potrebbe dedicare una sezione alle iniziative concrete, alle azioni da intraprendere a beneficio di chi vorrà seguirle.... Un tendere la mano pronti a tirare se qualcuno l'afferrerà, tenendo bene a mente però una cosa: tutti noi traiamo qualcosa di positivo da questa esperienza nel forum; tutti, nessuno escluso.... Non c'è chi dà e chi prende ma tutti scambiamo. Scambiamo idee, sensazioni, esperienze, amicizia... E siamo tutti più ricchi. TUTTI e IN OGNI CASO.

Scusate per la lunghezza.


Serenità.
TYkE
00martedì 27 dicembre 2005 01:07
ora scrivo...scusate..
Work in progress..

[Modificato da TYkE 27/12/2005 1.08]

animhatua
00martedì 27 dicembre 2005 02:26

Scritto da: irias 26/12/2005 8.16
ciao a tutti,

vorrei chiudere qui questo 3D che si sta rivelando una squallida conversazione non attinente agli scopi del forum.

Solo un'ultimo chiarimento:
quoto:

peccato che quà l'unica a commiserarci è proprio lei



Non credo di aver commiserato nessuno, se si pensa questo ciò che ho detto è stato frainteso.

Al mio paese c'è un proverbio che dice:
"Il medico pietoso fa la piaga puzzolente"

Siria [SM=x570865]


e questo tuo ribadire continuamente
il fatto che tu sei un medico
cosa di cui legittimamente posso anche infischiarmene (permetti?)
fa capire che sei in cerca di ''malati da curare''

quindi forse non sei un ''medico pietoso''
ma io ci vedo ancora bene

chiudo qui la polemica e chiedo scusa a tutti per i miei toni iniziali
forse potevano essere piu comprensivi della situazione,
in realtà ho visto anche un tentativo di sbeffeggio dei sentimenti altrui forse solo una provocazione
dato che hai postato con lo stesso titolo nella sezione umorismo
con una gift sbeffeggiante
che ti è stata cancellata,
la mia risposta in altri termini casomai era solo questa,
in fine ho compreso che:
un medico
di cui le credenziali non ho ancora accertato e non credo che lo farò mai...
dice di conoscere bene la psicologia, ( e la grammatica )
ritiene dunque che qua ce gente che si autocommisera, piange su stessa...
infine
sbandiera i suoi curriculum vitae
come se avesse con questi aquisito voce in capitolo sulle vite e i sentimenti della gente ...
in questo ce anche pino lupo che viene a fare il ''l'avvocato'' delle buone intenzioni
di questo medico
scusami pino se ti cito non per accusarti di qualcosa,
mi serve solo per dire questo
da quanto si evince in questo tread
anche non fosse
me ne importa poco delle intenzioni buone o cattive di qualcuno che viene ad accusarmi ingiustamente
io guardo solo che mi sta accusando ingiustamente
inoltre mi danno fastidio le provocazioni
di un medico
che dice di non voler ''curare'' nessuno ma mi sbatte in faccia
la sua laurea in medicina
abbi pazienza
ma chemme frega a me
autocommiserazione o no
ed è no (che ha preso una grossa cantonata)
non accetto provocazioni da medico o presunto tale che a questo punto evinco come intenzionali


permetti?



alla fine il medico parla anche di squallore ( un altra provocazione da medico? )

ma vedi un po....

un medico non pietoso che comunque ci commiseracon le sue ''buone intenzioni'' perche ci vede ''malati'' (?)



cordiali saluti
lucy


parliamonepino
00martedì 27 dicembre 2005 03:43
Cara Lucy,

A quest'ora di notte dovresti dormire o ascoltare musica notturna per rilassare lo spirito.

Concentrati sulle cose belle della vita, sii serena e non accanirti con persone che non ti hanno fatto nulla.
Nulla, nulla, nulla, nulla, nulla di nulla.


Ci sono persone che cercano di rendersi utili e basta!

Nessuno di noi ti ha fatto del male!
Non c'entriamo con i tuoi problemi e non possiamo risolverli.

Se tu pensi che io o Siria siamo un problema per te, possiamo anche fare a meno di comunicare.
Se tu pensi che io ti abbia creato dei problemi, dimmi dove ho sbagliato. Se non ho sbagliato, perchè tanto accanimento?

Io non ho niente contro di te!
Trovo che sei una "anima" delicata e ricca di poesia.
Se non vuoi che faccia l'avvocato, dimmelo tu che mestiere vuoi che faccia.
Il cuoco, ti piacerebbe?
Il camionista?
Il fioraio?
Accetto qualsiasi suggerimento da te. L'importante, per me, è non leggere tutta la tua amarezza nei confronti di persone che non ti hanno fatto nulla di male.

Buonanotte [SM=x570894]
Pino
animhatua
00martedì 27 dicembre 2005 05:28
Re:
Scritto da: parliamonepino 27/12/2005 3.43
Cara Lucy,

A quest'ora di notte dovresti dormire o ascoltare musica notturna per rilassare lo spirito.

ecco un altro che cerca di dirmi cosa devo fare io
ma ti pare normale?


Concentrati sulle cose belle della vita, sii serena e non accanirti con persone che non ti hanno fatto nulla.
Nulla, nulla, nulla, nulla, nulla di nulla.


ma sai parlare solo per luoghi comuni?
mi spieghi il perchè di questa arringa?
ed io cosa ti avrei fatto?



Ci sono persone che cercano di rendersi utili e basta!

e dunque?


Nessuno di noi ti ha fatto del male!
Non c'entriamo con i tuoi problemi e non possiamo risolverli.

ancora...
ma fai finta di non capire?
come quando ti scrivo di non inviarmi file da 800 mega l'uno in posta privata,
invece me ne invii altri 4 mostrando fintamente di aver compreso solo dopo altri quattro?

hai problemi di apprendimento mi sembra



Se tu pensi che io o Siria siamo un problema per te,

sei tu e siria che lo pensate
e giri la frittata mettitelo in testa
non ce l'hai ai miei occhi tutta questa importanza




possiamo anche fare a meno di comunicare.


appunto non vedo perchè continui a dire queste cose senza capo ne coda


Se tu pensi che io ti abbia creato dei problemi, dimmi dove ho sbagliato. Se non ho sbagliato, perchè tanto accanimento?


accanimento, problemi?

Hai troppe manie di protagonismo
pensi erroneamente che tutto il mondo gira intorno a te
caro pino
devo farti una confessione
leggila bene
e ricordatela che non voglio ripeterla

NON TI PENSO PROPRIO!!!

compreso il punto?



Io non ho niente contro di te!
Trovo che sei una "anima" delicata e ricca di poesia.
Se non vuoi che faccia l'avvocato, dimmelo tu che mestiere vuoi che faccia.
Il cuoco, ti piacerebbe?
Il camionista?
Il fioraio?
Accetto qualsiasi suggerimento da te. L'importante, per me, è non leggere tutta la tua amarezza nei confronti di persone che non ti hanno fatto nulla di male.

mi basterebbe che tu non facessi lo gnorri
mi basterebbe che tu non pensassi di avere tutta questa importanza nei miei pensieri
per il resto puoi fare cio che piu ti aggrada

come posso fare io del resto.

ma tu come al solito
imponi la tua ''pesantezza''
sei troppo egocentrico
mi stai dicendo delle cose senza senso
e completamente immotivate


ora siccome data l'esperienza che mi sto facendo di te
non reputo che tu sia uno stupido
credo proprio che tu lo stia facendo intenzionalmente.






saluti
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