Achille Lorenzi ha scritto:
Ho segnalato ad un amico che conosce il tedesco questo video:
Questo amico mi ha tradotto il contenuto del video:
Tu sei stata quasi dalla nascita con i TdG.
Sì.
Come hai fatto… o perché hai voluto uscire da questa comunità di credenti?
Perché per me la pressione psicologica era troppo forte. Ci sono troppe regole, tu non puoi fare questo e quello, tu non puoi celebrare il compleanno, il Natale, non devi truccarti, non puoi andare al cinema, non guardare certe trasmissioni televisive… il mio “bisogno” di ribellione era grande.
Quando non si accettano certe regole, ci si ribella, hanno minacciato qualche cosa? Cosa potrebbe succedere poi?
Direttamente no, ma si sa cosa succede quando si fa così. Per esempio s eio commetto un errore, la cosa perversa è che se mi vede un TdG lui deve denunciarmi agli anziani, altrimenti se non lo fa anche lui si rende colpevole dello stesso errore, qui la STASI avrebbe….. (non capisco) Poi vieni portato davanti a un comitato, tutto solo, così come siamo qui adesso, c’è tutta una fila di anziani che cercano praticamente di colpirti con la Bibbia… fai così, fai così..
Domanda dal pubblico: E’ vero che questo gruppo rifiuta aiuti medici/di medicinali?
Sì!
Lei trova normale che quando un bambino sta dissanguandosi per strada che non sia aiutato? E’ Normale? Pensa lei che sia giusto?
Io non posso dire cosa sia normale perché io non sono coinvolta (ma non capisco bene perché c’è l’applauso)
Perché i TdG non permettono la trasfusione di sangue quando c’è di mezzo la vita o la morte?
Risponde l’uomo con il pizzetto. Elga, io non trovo che sia giusto quello che tu dici, non è vero che aiuti medici o di medicine viene proibito. La questione qui è per il sangue. Ci sono liste di medici che vengono inviate e messe a conoscenza di tutti, questi medici operano senza bisogno di trasfusione di sangue.
Sì, questo lo so. Sì, ne sono a conoscenza. Certo, ma questo non mi aiuta assolutamente quando vieni schiacciato da un mezzo di 7,5 tonnellate.
Sì, questo è vero, in questo caso non aiuta.
Sì, per operazioni che io posso programmare, posso mettermi in contatto con il dottore, ma in caso d’urgenza…
Sì, .. io sono ormai da diversi anni fuori (dai TGd), però da quanto so, ogni TdG ha una lista di dottori che ti possono aiutare
Tu sai che ogni neonato attraverso il latte materno riceve più sangue che attraverso una trasfusione di sangue.
Io penso che sia un altro tema.
No, è sempre sangue.
Qui c’è un signore che vuole dire anche qualcosa, si chiama Robert Schlittenbauer, ha fondato un gruppo di mutuo-aiuto per coloro che vogliono uscire dalle sette.
Io voglio, per quanto riguarda la tematica del sangue, contraddirla; ci sono centinaia e migliaia di persone morte, genitori hanno perso i loro figli perché dei genitori, in caso di incidenti gravi si sono rifiutati di aiutare i figli con una trasfusione di sangue. Ci sono degli incidenti gravi e non si può aiutare se non con la trasfusione. E quando dei genitori sono così contorti dalla religione, noi ci dobbiamo chiedere… perché ci arrivano sempre notizie di persone che anche dopo 30 o 40 anni di appartenenza ai TdG, non riescono più a far collimare certe situazioni con la propria coscienza, e ci raccontano delle situazioni che fanno venire la pelle d’oca, perché conoscono persone dalle proprie file che sono morti dissanguati a causa di questa religione. I TdG non sono una religione, ma una setta, sono uno stato nello stato, hanno delle loro leggi, regole, noi lo abbiamo ascoltato prima da suo figlio e dalla vicina. Vi viene proibito molto, viene usata pressione, siete in uno stato di stress permanente, c’è un servizio segreto che usa i metodi della Stasi, e voi dite che non c’è niente di meglio dei TdG e del resto lo posso anche capire, voi non avete conosciuto altro, ma voi dovete anche ascoltare le persone che escono e così sapere che metodi si usano contro le persone.
Noi ti abbiamo invitata perché proprio volevamo sapere dei metodi di pressione che si esercitano.
Non avevo ancora 18 anni quando sono uscita dai TdG, io non ero ancora maggiorenne e quindi mio padre non poteva mettermi fuori dalla porta. Ho perso subito il mio mondo sociale che è cambiato immediatamente, ma non potevo neanche crearmene uno perché non è come lei ha detto che si accetta, è vero invece che i TdG sono uno stato nello stato, e il resto del mondo bisogna evitarlo il più possibile
Questo è vero, sì.
Ho perso la mia vita sociale: i miei genitori, il mio unico fratello e io questo non riuscivo a sopportarlo, ho trascorso due giorni nella sala di rianimazione e dopo sono ritornata. Sono stata visitata da un cattolico e subito ecco qua un TdG.
Li hai conosciuto il tuo futuro marito, che si è interessato molto della situazione e quindi sei ritornata dai TdG. Come sei riuscita quindi a uscire?
E’ un processo lungo. Quando si vedono le cose criticamente, si deve imparare come uscente ad essere persona responsabile di se stessa, prendere decisioni, è stata una cosa per me così tremendamente difficile.
Lei non ha mai imparato?
Non ho mai imparato! Faccio così o faccio così.. Ho avuto grandi problemi nel prendere decisioni, nel fare qualcosa autonomamente, fare domande critiche, non sono mai stata abituata a porre domande critiche. Questo si è sviluppato in me e quando è arrivato il secondo momento l’atmosfera era come nel frigorifero, ma mi sono detta: tu devi uscire al più presto. Il processo è durato dai 3 ai 4 anni e quando finalmente sono uscita ero a pezzi.
Ma suo marito e sua figlia sono ancora TdG.
Si, sono ancora TdG, tutta la mia famiglia è TdG.
Lei si è dovuta anche per forza separare dal marito?
Da lui mi sono separata con piacere.
E tua figlia cosa dice.
Mia figlia vede che io ora ho una vita di coppia nel mondo e sono felice, più felici di prima.
E tua figlia può venire a trovarti?
Lei sa che quando vuole può venire da me, sia di giorno che di notte.
E’ vero che la pressione era così forte che tu hai voluto mettere fine alla tua vita?
Sì, sono stata tre giorni in ospedale. E la reazione di mio padre è stata questa: Come hai potuto farmi questo? Il suo buon nome è stato naturalmente danneggiato.